Salute. Majorino: “Un patto con la Regione per potenziare servizi alternativi all’ospedale”
Un patto con la Regione per rafforzare i servizi sanitari sul territorio. È la proposta lanciata dal Comune di Milano durante il convegno “Ospedale e dintorni” che si è svolto oggi a Palazzo Marino. L’incontro è stato organizzato dal progetto “A casa lontani da casa”, in collaborazione con l’assessorato alle Politiche sociali e Cultura della Salute del Comune di Milano.
“Chiediamo alla Regione – ha detto Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali e Cultura della salute – di aprire un tavolo di confronto per potenziare i servizi che consentono al cittadino di trovare risposte diagnostiche e terapeutiche prima dell’ospedale e fuori dall’ospedale. Ci sono diverse prestazioni sanitarie, come le fasi post-acute di una malattia o quelle che richiedono riabilitazioni brevi, che potrebbero essere erogate in modo diverso dall’attuale”.
Durante il convegno, dal Comune è stata rilanciata anche l’opportunità di sviluppare le cosiddette case mediche, vale a dire spazi dove più medici associati possono offrire ai cittadini maggiori possibilità in termini di orari e disponibilità. Sempre nell’ottica di un’implementazione dei servizi territoriali, in particolare quelli più utili alla popolazione anziana, è stato proposto il rafforzamento dell’assistenza domiciliare e della modalità low care, cioè quella delle cure a bassa intensità dove il lavoro infermieristico prevale su quello medico.
“Con la Regione – ha aggiunto Majorino – vogliamo ragionare su forme alternative alla rete ospedaliera. In questo quadro è arrivato il momento di iniziare a sperimentare anche le ‘Case della salute’, strutture dove le cure primarie possono essere integrate con attività specialistiche, servizi sociali e sociosanitari”.
Nel corso del convegno, le associazioni promotrici del progetto “A casa lontani da casa” ne hanno illustrato il contenuto. Si tratta di un’iniziativa finalizzata a trovare un alloggio temporaneo ai malati in cura negli ospedali milanesi e ai loro famigliari e accompagnatori. Il progetto è realizzato da Associazione Prometeo con AVO-Associazione volontari ospedalieri Milano, Associazione CasAmica, LILT-Lega italiana per la Lotta contro i Tumori Sezione Provinciale di Milano, Associazione Marta Nurizzo.
“La costruzione e il successo
di un progetto così importante, in grado di rispondere a un problema avvertito
come urgenza per la città di Milano – ha dichiarato Guido Arrigoni, segretario
generale Associazione Prometeo – non può prescindere dall’aiuto concreto
delle istituzioni coinvolte. Comune, ASL e Regione prima di tutti. L’apertura
nei confronti del problema è stata dimostrata, ad oggi, dal Comune che
si è impegnato ad affiancarci in maniera attiva e ci auguriamo che questo
convegno sia seguito da azioni concrete e costruttive. Il fatto che ASL
partecipi al dibattito indica la sua volontà di contribuire a migliorare
il problema della continuità assistenziale per connettere in maniera più
efficace “Ospedali e Territorio” . Gli ospedali sicuramente si stanno
muovendo. Anche questo aspetto è rappresentato dalla partecipazione al
convegno. Sarebbe auspicabile e fondamentale il contributo degli enti preposti
regionali. E’ la partecipazione di queste istituzioni che permetterà a
Milano di trasformarsi in una città solidale, in grado di accogliere i
malati che vengono a farsi curare nei suoi centri di eccellenza sanitaria”.