Lavori pubblici. Comune rescinde contratto per lavori edilizi in via Cogne per infiltrazione mafiosa

Assessore Rozza: “Risultato ottenuto grazie alla collaborazione dell’Amministrazione  con la Dia di Milano”
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Il Comune di Milano ha disposto il recesso dal contratto stipulato con il Consorzio Stabile Aedars S.c.a.r.l. per gli insediamenti di edilizia sociale di Via Cogne relativi al progetto Abitare Milano 2.  

L’Amministrazione aveva richiesto nelle settimane scorse un’informativa antimafia alla Prefettura di Roma che è pervenuta lo scorso 15 ottobre. In conseguenza del carattere interdittivo il Comune ha proceduto, già il giorno successivo, oltre al recesso del contratto, anche all’allontanamento del Consorzio dal cantiere: si tratta di un atto dovuto adottato a garanzia della legalità e della trasparenza.

“E’ stato prezioso il lavoro di sinergia tra il Comune, in particolare della Centrale unica Appalti e degli uffici tecnici dell’assessorato ai Lavori pubblici, con la Dia di Milano che ha svolto l’indagine su questo Consorzio. Adesso l’impegno dell’amministrazione è di assicurare il completamento dell’opera nei tempi più rapidi possibili”. Lo dichiara l’assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza.

Il Consorzio Stabile Aedars S.c.a.r.l. era subentrato ad un’impresa fallita poco dopo l’aggiudicazione della gara in qualità di secondo aggiudicatario. Dopo la verifica dei requisiti autocertificati, l’acquisizione del nulla osta antimafia e la successiva sottoscrizione del contratto, sorgevano le prime difficoltà: in base a propri controlli l’Amministrazione contestava alla Fracla srl, l’impresa indicata dal  Consorzio  quale esecutrice dei lavori, l’inadeguatezza dell’organico per lo svolgimento dei lavori. Il Consorzio rispondeva con la sostituzione dell’impresa con un’altra consorziata.

In seguito ad alcune varianti legate alla bonifica dell’area in cui doveva sorgere l’edificio l’importo contrattuale veniva aggiornato superando così la soglia comunitaria di 5milioni di euro. Lo scorso settembre la Dia di Milano contattava il Comune per le indagini sul Consorzio: l’assessorati ai Lavori pubblici, la Centrale unica Appalti e il settore Tecnico fornivano tutte le informazioni in loro possesso.  Al tempo stesso l’Amministrazione procedeva a richiedere alle Prefetture competenti le informative antimafia relative al Consorzio Stabile Aedars S.c.a r.l. e all’esecutrice consorziata ricevendo l’informativa interdittiva per il Consorzio.


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