Via Pirelli. Inammissibile la proposta arrivata al Comune per la permuta dello stabile
De Cesaris: "Stupore per mancanza di rispetto di operatori che consapevolmente
avanzano proposte non accettabili per l'Amministrazione"
(CS Comune di Milano)07/10/2013
(CS Comune di Milano)07/10/2013
L'unica proposta di permuta arrivata al Comune
di Milano in relazione alle stabile di via Pirelli 39 è stata giudicata
inammissibile dalla Commissione che si è riunita questo pomeriggio in sessione
pubblica. La proposta è stata avanzata dalla società Hines Italia ed è
stata ritenuta inammissibile dalla Commissione in quanto non allineata
ai requisiti del bando aperto da Palazzo Marino lo scorso 5 agosto e chiuso
il 30 settembre, per la ricerca di un immobile da adibire a uffici comunali
e da acquistare in proprietà mediante contratto di permuta con l’edificio
di via Pirelli 39.
Dopo un'attenta valutazione sono state rilevate infatti due difformità: in primo luogo il proponente si rende disponibile a cedere il proprio immobile in cambio del palazzo di via Pirelli 39 e di un’ulteriore area con relativi diritti edificatori; in secondo luogo lo stabile proposto ha una superficie inferiore rispetto a quella indicata dal bando (circa 12mila mq a fronte dei 16mila mq minimi richiesti).
“Si resta sempre stupiti dalla mancanza di rispetto di certi operatori che avanzano consapevolmente proposte fuori contesto e non accettabili per l'Amministrazione, pur sapendo che un bando ha regole certe da rispettare e conoscendo bene la serietà della vicenda. Senza considerare, poi, che quegli stessi operatori hanno utilizzato questa occasione per farsi pubblicità non autorizzata sul proprio sito”. Questo il commento della vicesindaco con delega all'Urbanistica Ada Lucia De Cesaris relativa alla proposta di permuta avanzata al Comune.
Dopo un'attenta valutazione sono state rilevate infatti due difformità: in primo luogo il proponente si rende disponibile a cedere il proprio immobile in cambio del palazzo di via Pirelli 39 e di un’ulteriore area con relativi diritti edificatori; in secondo luogo lo stabile proposto ha una superficie inferiore rispetto a quella indicata dal bando (circa 12mila mq a fronte dei 16mila mq minimi richiesti).
“Si resta sempre stupiti dalla mancanza di rispetto di certi operatori che avanzano consapevolmente proposte fuori contesto e non accettabili per l'Amministrazione, pur sapendo che un bando ha regole certe da rispettare e conoscendo bene la serietà della vicenda. Senza considerare, poi, che quegli stessi operatori hanno utilizzato questa occasione per farsi pubblicità non autorizzata sul proprio sito”. Questo il commento della vicesindaco con delega all'Urbanistica Ada Lucia De Cesaris relativa alla proposta di permuta avanzata al Comune.