Adolescenza. Comune, lo psicologo entra a scuola racchiuso in un fumetto

Majorino: “Ci avviciniamo agli adolescenti utilizzando un linguaggio familiare affinché chiedano aiuto allo psicologo senza timore o vergogna”
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Uno psicologo a portata di mano, racchiuso in un fumetto distribuito a scuola. Parte oggi l’iniziativa realizzata dal Comune di Milano e dall’Ordine degli Psicologi della Lombardia in collaborazione con l’Ufficio Scolastico di Milano che porterà in 58 istituti superiori della città un giornalino in versione comics dedicato ai problemi di relazioni più comuni di ragazze e ragazzi. Bullismo, abuso dei social network e della rete, disturbi del comportamento alimentare, conflittualità con i genitori e con i professori sono tra le prime cause di disagio e crisi in età adolescenziale e per affrontarle è possibile rivolgersi a uno psicologo, senza vergogna o paura. Il fumetto “Uno psicologo tra i banchi” è nato proprio per lanciare questo messaggio, per intercettare il bisogno degli adolescenti con uno strumento familiare e accattivante, per evitare che situazioni di malessere, se non affrontate in tempo, possano condurre a situazioni più gravi e patologiche.
Oggi a Palazzo Marino la presentazione dell’iniziativa. Sono intervenuti l’assessore alle Poltiche sociali e Cultura della Salute, Pierfrancesco Majorino e il presidente dell’Ordine Psicologi Lombardia, Mauro Grimoldi, Rita Garlaschelli, coordinatrice Ufficio inteventi educativi dell'Ufficio scolastico provinciale e Brian Barlocchi, vicepresidente della Cosulta provinciale studenti.
Oltre che nelle scuole (sarà distribuito a tutte le classi dalla prima alla quinta) il fumetto è disponibile sul sito del Comune (www.comune.milano.it) e dell’Ordine (www.opl.it).

“Vogliamo aiutare i ragazzi più giovani - ha detto Pierfrancesco Majorino, Assessore alle Politiche sociali e Cultura della salute del Comune di Milano - ad avvicinarsi a professionisti seri e competenti che li aiutino nelle diverse situazioni che caratterizzano il complicato e complesso periodo dell’adolescenza. Vogliamo che si possano rivolgere senza vergogna e senza paura a persone preparate, in grado di dare risposte efficaci e rassicuranti ai loro problemi, alcuni dei quali possono assumere forme gravi come l’anoressia e la bulimia o le conseguenze del bullismo. L’obiettivo della sinergia con l’Ordine degli Psicologi, con cui abbiamo firmato lo scorso anno un protocollo di intesa è sfruttare le energie positive della città mettendole in rete per superare una crisi che non è solo economica, ma sempre più spesso anche sociale”.

“Il nostro scopo – afferma Mauro Grimoldi, presidente dell’Ordine Psicologi della Lombardia – è quello di prevenire il disagio informando direttamente i ragazzi sulla presenza e la disponibilità a scuola di un professionista qualificato, come è lo psicologo, in grado di aiutarli e di non lasciarli da soli nei momenti di difficoltà. L’adolescenza è un tempo in cui si annidano oggi insidie sconosciute alle precedenti generazioni. La scuola non è più solo il luogo dove si impara ma anche dove si vive e si cresce. Quindi, basta poco ad intervenire presto su piccole ‘ferite’, mentre aspettando domani si potrebbe scoprire che non è più possibile e che il problema è sfuggito di mano”.

“Lo psicologo - sottolinea Grimoldi-  non cura i matti: in Europa, l’istituzione che si avvale maggiormente della consulenza di psicologi è proprio la scuola, luogo principale in cui si fa prevenzione e cultura della salute. In Italia, purtroppo, tale prevenzione è considerata spesso non indispensabile, alla stregua di una spesa accessoria. Infatti, non c’è ancora una legge, come invece esiste in ben 22 Paesi dell’Unione europea, che istituisca obbligatoriamente lo psicologo nelle scuole, perciò la sua presenza è lasciata alla sensibilità e disponibilità dei dirigenti scolastici. A Milano, per fortuna, tale collaborazione è molto ben avviata con la presenza dello psicologo in numerosi istituti: auspichiamo che questa situazione sia di esempio ed esporti miglioramenti nel resto della Regione Lombardia e nell’intero Paese, anche grazie a questa nostra iniziativa con il Comune di Milano”.

Il disagio in età evolutiva presenta caratteristiche epidemiche e può essere prevenuto e curato bene e rapidamente se l’intervento è precoce. Per questo, l’Ordine lombardo ha realizzato un fumetto consegnato da oggi nelle scuole con una tiratura di 60mila copie. Il soggetto e i testi del fumetto sono stati curati dallo psicologo Paolo Campanili, i disegni sono dell’illustratore Giuseppe Candita, mentre la colorazione è di Spartaco Lombardo. Supervisione di Mauro Grimoldi, presidente Ordine Psicologi della Lombardia.

II fumetto illustra la storia di Anna e Ricky, due adolescenti come tanti. Sono compagni di classe, entrambi con problemi  che influiscono sull’attività scolastica e i rapporti con gli amici.
Anna soffre di disturbi alimentari: di notte si abbuffa di cibo davanti al frigorifero e poi corre in bagno a vomitare. Per lei è difficile interpretare il proprio ruolo a scuola e nella società ed ha un rapporto problematico con il cibo e con il proprio corpo.
Ricky è preda di una rabbia che non riesce a controllare e che sfoga impennando con la moto, mettendo a repentaglio la propria vita e quella dei compagni, con i quali ha rapporti difficili e bruschi. Non riesce a capire da solo come deve comportarsi.

I due saranno convinti da insegnanti e amici a parlare con la psicologa presente nel loro istituto, una professionista disponibile e autorizzata all’intervento psicologico all’interno della scuola. Con lei affrontano i problemi e insieme, nell’assoluto rispetto del segreto professionale, migliorano sensibilmente la loro situazione.

I dati sui disagi giovanili
Il rapporto 2010 della Sidca (Società italiana per lo studio dei disturbi del comportamento alimentare) e i dati Istat (2009) indicano che in Italia l'anoressia-bulimia colpisce circa 200mila ragazze ed è la prima causa di morte nelle adolescenti tra i 12 e i 25 anni, gli incidenti stradali come seconda e gli agiti autolesivi come terza, mentre quasi il 16% degli undicenni dichiara di consumare abitualmente alcol. Gli adolescenti italiani si troverebbero al terzo e quarto posto in Europa per consumo rispettivamente di cannabis e cocaina. Il bullismo ed il cyberbullismo, infine, stanno conoscendo un forte aumento a causa dell’ampio utilizzo delle tecnologie legate a Internet ed ai social media.

In allegato il formato il fumetto in formato digitale e l'elenco delle scuole in cui sarà consegnato.

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