La zona si sta degradando?

Interi pezzi di Zona Tre sono sempre più sporchi e trasandati. Là, la pulizia delle strade da parte dell'Amsa è ormai un lontano ricordo. E anche i piccoli spazi di verde pubblico  appaiono abbandonati a se stessi. Le strade mostrano divertenti e incontrastate fioriture di piante spontanee. Ma questo è solo l'aspetto più gradevole di qualcosa di peggio. Dov'è l'Amsa? E il Comune?
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Un nuovo tipo di arredo urbano sta silenziosamente crescendo, un po’ dovunque, nella zona tre: le piante spontanee (anzitempo definite erbacce). Spuntano dai marciapiedi, dai cordoli, tra le auto posteggiate.
E crescono anche alte e rigogliose, perché nessuno ormai le toglie. E’ il segnale più gentile di un crescente stato di sporcizia delle strade della zona, dove i camioncini con spazzoloni dell’Amsa paiono spariti da tempo.
E, oltre alle buche nelle strade, particolarmente perniciose per i ciclisti, si trova ormai un po’ di tutto.
Abbiamo provato, insieme a Massimo Cecconi che vi abita, a fare una semplice passeggiata fotografica su via Donatello, Garofalo, Balzaretti, i giardini Sergio Ramelli, Sansovino e di nuovo Garofalo. Ovunque lo stesso spettacolo.

I posteggi a spina di pesce sono ormai ad occupazione permanente, non vi è un cartello che segnali una notte per la pulizia della strada. E un portinaio di via Garofalo ce lo conferma, mentre pulisce il suo rettangolo di strada. “Qui ormai a pulire non viene nessuno – dice – alcuni di noi lo fanno per puro spirito di servizio. Ma siamo in pochi”.
Da una fabbrica dismessa di Via Garofalo emana, dietro il cancello, un cattivo odore che lascia pensare a imputridimenti. Più avanti un piccione defunto, sotto un’auto è lì, secondo Massimo, da almeno tre mesi. E così una bottiglia frantumata.
Per non parlare dei soliti escrementi animali. Segno che la via è abbandonata a sé stessa.

Le stesse piante spontanee decorano anche Via Sansovino, sede del consiglio di zona, via Bronzino e via Balzaretti (ho poi riscontrato che lo stesso avviene per la strada in cui abito a Città Studi).
Ma il peggio sono i giardinetti dedicati a Sergio Ramelli. Più che giardini sono ormai campetti di sabbia e polvere. Decorticati, senza manutenzione. In cui i bambini devono giocare in un piccolo deserto davvero triste a vedersi.

Domanda quindi: dov’è il Comune, dovè l’Amsa? I tagli e le restrizioni di bilancio hanno forse portato a un silenziosa ritirata dai servizi primari di igiene e verde pubblico?

Attendiamo fiduciosi una risposta. Tra le erbe spontanee che ormai connotano l’austerity di Palazzo Marino.

 

 


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Re: La zona si sta degradando?
18/07/2013 Aldo
Nella doviziosa inchiesta/denuncia si mirabilmente documentata con eloquentissime foto parmi che Giuseppe Caravita abbia, per eccesso di zelo, dato credito a Massimo Cecconi su un punto che ho difficoltà a credere vero: "un piccione defunto, sotto un’auto è lì, secondo Massimo, da almeno tre mesi. E così una bottiglia frantumata." (Non è dato sapere se anch'essa è trapassata).
Dico ciò perché recentemente mi sono documentato sui piccioni e ho tratto giovamento dalla lettura della voce Piccione al link http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Piccione.
In detto link alla voce Morte(dei piccioni) si confuta quanto sostenuto dal sig. Massimo Cecconi, secondo quanto riferito dal sig. Caravita:
"Non si può propriamente parlare di morte per queste creature dato che prive di coscienza, di scopo vitale e anche di un minimo istinto di sopravvivenza, è difficile considerarle vive. Si può invece notare come, quando esse rimangano immobili per un periodo prolungato o quando massacrate da un cane o schiacciate da un'automobile, siano impossibilitate a muoversi, comincino repentinamente e senza preavviso a decomporsi."


Re: La zona si sta degradando?
14/07/2013 guisy


 
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