La Milanesiana 2013
(Massimo Cecconi)03/06/2013
L’edizione quattordici si apre il 12 giugno con una serata al Teatro Dal Verme dedicata all’incombente Expo che prevede un prologo letterario di Edoardo Nesi, scrittore pluridecorato nonché neoparlamentare, una lectio magistralis affidata a Jeremy Rifkin, acclamato economista “responsabile “ made in USA, e un concerto (classico) di Michele Campanella. Il tema affrontato? Aprire la strada alla terza rivoluzione industriale. Niente male come inizio.
Da lì si parte per un viaggio “segreto” che mette in discussione le certezze ma anche le incertezze attraverso letteratura, musica, cinema, scienza, arte, filosofia, teatro. Un mondo intero di conoscenze messe a confronto, sovrapposte, discusse e condivise. Si entra nel cuore della manifestazione, dopo altri due appuntamenti “in attesa di”, il 21 giugno sempre al Teatro Dal Verme
Con Roberto Calasso e Michael Nyman, nel segno della più tradizionale Milanesiana (letteratura+ musica di livello sempre altro). Nelle ulteriori serate nel teatro milanese, sino al 26 giugno, ecco cimentarsi, in ordine sparso, Gianna Nannini e Paolo Giordano, Amitav Ghosh e Wole Soynka, premio Nobel per la letteratura 1986, John Coetze, Nobel 2003, e Sandro Veronesi.
Serata imperdibile quella di mercoledì 26 giugno quando sul palco salgono Umberto Eco (sempre presente alla Milanesiana tranne che, curiosamente, nella prima edizione) e le Mondine di Novi con Cisco, già elemento di punta dei Modena City Ramblers. Proprio una bella contaminazione.
Il programma della manifestazione è talmente ampio, oltre 40 appuntamenti e oltre 160 ospiti, che non è facile orientarsi nelle scelte. Per sciovinismo territoriale si ricorda che alcuni appuntamenti sono allo Spazio Oberdan e, uno in particolare, alla Biblioteca Valvassori Peroni (venerdì 5 luglio, ore 12) dove numerosi relatori, capitanati da Piergiorgio Odifreddi, si cimenteranno sul tema “I segreti della matematica e della letteratura”.
Un’intera sezione è dedicata a “La filosofia, il cinema e il segreto” presso l’Auditorium HQ Pirelli.
In questo caso si concateneranno parole e immagini con autori di assoluto riguardo come Marco Bellocchio, Massimo Cacciari, Emanuele Severino, Giovanni Reale, Giulio Giorello e Remo Bodei, tra i più grandi filosofi italiani contemporanei. Prevista anche una incursione di Piero Chiambretti, con le elucubrazione di enrico ghezzi che pretende, per contratto, che le sue generalità vengano scritte senza maiuscole…
Programma ricco anche alla Sala Buzzati a cura della Fondazione Corriere della Sera per gli “Aperitivi con l’autore” dove si avrà modo di incontrare vis à vis i protagonisti della manifestazione.
Altri sottotitoli: “Il respiro della musica” (Sala delle Colonne di Palazzo Reale), “Viaggio in Italia, Europa, Mondo” (Sale Buzzati e Sala delle Cariatidi), “ La rosa monografica- I segreti delle arti” in sedi varie. In questo contesto, per i più coraggiosi, si segnala la proiezione presso Spazio Oberdan di Melancholia di Lav Diaz un film filippino del 2008 che dura quattrocento cinquanta minuti. Si entra alle ore 12 del 6 luglio e si esce alle 19.30
Coraggio, dicono ne valga la pena.
Anche qui, per le rassegne indicate, qualche nome in ordine sparso: David Riondino e Franca Valeri, Gianrico Carofiglio e Concita De Gregorio, Amin Malouf e Roberto Cacciapaglia. E inoltre, Franco Loi, Andrea Vitali, Claudio Magris, Gao Xingjian, Nobel letteratura 2000, Paolo Fresu, Petros Markaris.
Avremo sicuramente fatto torto a qualcuno, ma potete rimediare visitando il programma completo sul sito www.lamilanesiana.it
Giusto per la cronaca, anche quest’anno La Milanesiana emigra in quel di Torino dove, tra l’altro, presenterà la mostra “Tonino Guerra, tra cinema e letteratura”, dal 25 giugno al 9 luglio, doveroso omaggio a una personalità poliedrica e affascinante della cultura italiana.
Elisabetta Sgarbi, nella lunga, secondo tradizione, conferenza stampa della manifestazione, con elegante approccio, ha sciorinato anche qualche cifra. La Milanesiana costa quasi 700mila euro di cui oltre 460mila derivanti da sponsorizzazioni private.
La memoria va alle prime edizioni quando unica sponsor e complice era la Provincia di Milano a cui va riconosciuto il merito di aver creduto in questa proposta che, dopo tredici anni, tiene ancora botta.
La formula resiste anche se, gioco forza, gli ospiti sono ricorrenti. Tra coloro che non potremo vedere/ascoltare più Nanda Pivano, Carmelo Bene e Georges Moustaki a cui si deve uno straordinario concerto nel cortile di Palazzo Isimbardi nell’edizione 2004.
Con Elisabetta Sgarbi, instancabile a sperimentare con gli alambicchi della cultura , i collaboratori storici: Luca Volpatti, a cui si deve la regia scenografica, Eugenio Lio e Anna Maria Lorusso. Tutti bravi, come sempre.
In allegato il programma
(Massimo Cecconi)