La Milanesiana 2013

Dal 12 giugno è di nuovo tempo di Milanesiana. In varie sedi, con importanti personalità della cultura internazionale. Filo conduttore: il segreto.
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elisabetta sgarbi
Eccola di nuovo. Giunta alla quattordicesima edizione, La Milanesiana ripropone il suo percorso di contaminazione assoluta miscelando le arti con sapiente alchimia ed effetti un po’ speciali. Del resto Elisabetta Sgarbi, che ne è l’ideatrice e la direttrice, è laureata in farmacia.
L’edizione quattordici si apre il 12 giugno con una serata al Teatro Dal Verme dedicata all’incombente Expo che prevede un prologo letterario di Edoardo Nesi, scrittore pluridecorato nonché neoparlamentare, una lectio magistralis affidata a Jeremy Rifkin, acclamato economista “responsabile “ made in USA, e un concerto (classico) di Michele Campanella. Il tema affrontato? Aprire la strada alla terza rivoluzione industriale. Niente male come inizio.
Da lì si parte per un viaggio “segreto” che mette in discussione le certezze ma anche le incertezze attraverso letteratura, musica, cinema, scienza, arte, filosofia, teatro. Un mondo intero di conoscenze messe a confronto, sovrapposte, discusse e condivise. Si entra nel cuore della manifestazione, dopo altri due appuntamenti “in attesa di”,  il 21 giugno sempre al Teatro Dal Verme
Con Roberto Calasso e Michael Nyman, nel segno della più tradizionale Milanesiana (letteratura+ musica di livello sempre altro). Nelle ulteriori serate nel teatro milanese, sino al 26 giugno, ecco cimentarsi, in ordine sparso, Gianna Nannini e Paolo Giordano, Amitav Ghosh e Wole Soynka, premio Nobel per la letteratura 1986, John Coetze, Nobel 2003, e Sandro Veronesi.
Serata imperdibile quella di mercoledì 26 giugno quando sul palco salgono Umberto Eco (sempre presente alla Milanesiana tranne che, curiosamente,  nella prima edizione) e le Mondine di Novi con Cisco, già elemento di punta dei Modena City Ramblers. Proprio una bella contaminazione.
Il programma della manifestazione è talmente ampio, oltre 40 appuntamenti e oltre 160 ospiti, che non è facile orientarsi nelle scelte. Per sciovinismo territoriale si ricorda che alcuni appuntamenti sono allo Spazio Oberdan e, uno in particolare, alla Biblioteca Valvassori Peroni (venerdì 5 luglio, ore 12) dove numerosi relatori, capitanati da Piergiorgio Odifreddi, si cimenteranno sul tema “I segreti della matematica e della letteratura”.
Un’intera sezione è dedicata a “La filosofia, il cinema e il segreto” presso l’Auditorium HQ Pirelli.
In questo caso si concateneranno parole e immagini con autori di assoluto riguardo come Marco Bellocchio, Massimo Cacciari, Emanuele Severino, Giovanni Reale, Giulio Giorello e Remo Bodei, tra i più grandi filosofi italiani contemporanei. Prevista anche una incursione di Piero Chiambretti, con le elucubrazione di enrico ghezzi che pretende, per contratto, che le sue generalità vengano scritte senza maiuscole…
Programma ricco anche alla Sala Buzzati a cura della Fondazione Corriere della Sera per gli “Aperitivi con l’autore” dove  si avrà modo di incontrare vis à vis i protagonisti  della manifestazione.
Altri sottotitoli: “Il respiro della musica” (Sala delle Colonne di Palazzo Reale), “Viaggio in Italia, Europa, Mondo” (Sale Buzzati e Sala delle Cariatidi), “ La rosa monografica- I segreti delle arti” in sedi varie. In questo contesto, per i più coraggiosi, si segnala la proiezione presso Spazio Oberdan di Melancholia di Lav Diaz un film filippino del 2008 che dura quattrocento cinquanta minuti. Si entra alle ore 12 del 6 luglio e si esce alle 19.30
Coraggio, dicono ne valga la pena.
Anche qui, per le rassegne indicate, qualche nome in ordine sparso:  David Riondino e Franca Valeri, Gianrico Carofiglio e Concita De Gregorio, Amin Malouf e Roberto Cacciapaglia. E inoltre, Franco Loi, Andrea Vitali, Claudio Magris, Gao Xingjian, Nobel letteratura 2000, Paolo Fresu, Petros Markaris.
Avremo sicuramente fatto torto a qualcuno, ma potete rimediare visitando il programma completo sul sito www.lamilanesiana.it
Giusto per la cronaca, anche quest’anno La Milanesiana emigra in quel di Torino dove, tra l’altro, presenterà la mostra “Tonino Guerra, tra cinema e letteratura”, dal 25 giugno al 9 luglio, doveroso omaggio a una personalità poliedrica e affascinante  della cultura italiana.
Elisabetta Sgarbi, nella lunga, secondo tradizione,  conferenza stampa della manifestazione, con elegante approccio, ha sciorinato anche qualche cifra. La Milanesiana costa quasi 700mila euro di cui oltre 460mila derivanti da sponsorizzazioni private.
La memoria va alle prime edizioni quando unica  sponsor e complice era la Provincia di Milano a cui va riconosciuto il merito di aver creduto in questa proposta che, dopo tredici anni, tiene ancora botta.
La formula resiste anche se, gioco forza, gli ospiti sono ricorrenti. Tra coloro che non potremo vedere/ascoltare più  Nanda Pivano, Carmelo Bene e Georges Moustaki a cui si deve uno straordinario concerto nel cortile di Palazzo Isimbardi nell’edizione 2004.
Con Elisabetta Sgarbi, instancabile a sperimentare con gli alambicchi della cultura , i collaboratori storici: Luca Volpatti, a cui si deve la regia scenografica, Eugenio Lio e Anna Maria Lorusso. Tutti bravi, come sempre.

In allegato il programma

(Massimo Cecconi)




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Re: La Milanesiana 2013
05/07/2013 Aldo
P.S. Ovviamente Edoardo Nesi fa parte della formazione politica Scelta Civica


Re: La Milanesiana 2013
05/07/2013 Aldo
Ho partecipato all'"Aperitivo in biblioteca", in via Valvassori Peroni.
Mi permetto di proporvi alcune note.

Nei giorni scorsi vi è stato un gran domandarsi, tra i bibliotecari, se l'aperitivo in biblioteca di venerdì 5 luglio annunciato nell'ambito della manifestazione "La milanesina" avrebbe dovuto essere preso alla lettera. Chi ha scommesso su patatine, olive e un calice di vino è andato deluso.
Non lo sono stati coloro che senza confidare nel rinfresco hanno partecipato in circa 200 all'incontro sul tema "I segreti della matematica e della letteratura". Dico ciò perché, sino alle 13,45, sono rimaste in sala, circa 150 persone, a sentire gli oratori che, grazie anche alle domande poste dal moderatore, Armando Besio, hanno potuto andare fuori tema. Dopo il saluto di Aldo Pirola,
Yi MunyoØl ha auspicato la riunificazione della Corea del Sud con la Corea del Nord senza sottacere che tale processo sarà comunque difficile, perché la Corea del Nord ha la Cina come paese amico e sino ad oggi i Coreani del Nord non pensano alla riunificazione perché la Cina ha loro lavato la testa. (Essendo egli un coreano del Sud ha taciuto del "lavaggio della testa" fatto al suo popolo dagli americani).
Piergiorgio Odiffredi ha parlato strumentalmente del Movimento 5 stelle dicendo che il loro gesto di restituire 1,5 milioni di euro di finanziamento ai parlamentari ha un significato meramente simbolico considerato che l'ammontare del costo della politica è di 4 miliardi di euro l'anno. Ma detto ciò si è chiesto perché i media parlano tanto dei costi della politica e non dicono che la chiesa cattolica costa il doppio di quanto costi la politica: 8 miliardi, per difetto.
Odiffredi ha successivamente dichiarato, seppure bonariamente, di non condividere neppure l'attivismo di Rossano Ercolini assumendo che più importante è parlare del divario che esiste nei consumi tra paesi poveri e paesi ricchi: il 20% della popolazione mondiale, formata dai paesi ricchi, consuma 80% di quanto viene prodotto nel mondo; l'80% della popolazione mondiale, formata dei paesi poveri, consuma solo il 20%. E ha osservato che questa diseguaglianza potrebbe essere ridotta se adottassimo dei comportamenti virtuosi. Ad es. riducendo il numero delle macchine (per inciso aveva il treno alle 14, per cui è andato via prima), o riducendo della metà i consumi alimentari posto che l'altra metà la buttiamo perché non la consumiamo.
Rossano Ercolini, educatore e ecologista radicale poco noto ai più, anche se ha ottenuto il Goldman Environmental, l'equivalete del premio Nobel per l'ambiente, nei suoi interventi ha sottolineato come il comportamento di un singolo unito a quello della sua comunità può sovvertire ogni idea precostituita o scelte politiche sbagliate. Parafrasando non è l'hardaware (la macchina) la soluzione dei problemi che attanagliano l'umanità ma il software (gli uomini). La sua idea nasce dalla sua storia. Oltre 20 anni fa si oppose alla costruzione di un inceneritore vicino al suo paese, Capannori. Cercò soluzioni alternative. Non bisogna distruggere i rifiuti ma ridurli tramite il loro recupero: ovvero bisogna fare la raccolta differenziata, bisogna elaborare strategie comuni tra consumatori e industria perché i rifiuti risultino tali il meno possibile. Dalla cattiva progettazione di un prodotto si hanno materiali difficilmente recuperabili.
In antitesi alle tesi di Ercolini è intervenuto Edoardo Nesi, ex imprenditore, ora scrittore e deputato di Forza Civica. Il quale ha rivendicato il primato della tecnologia e della meritocrazia adducendo alle storture della politica la sua vicenda personale.
Per primo ma non ultimo ha parlato Sir. Micheal Atiyah ha affermato che tra matematica e arte non vi è una netta separazione. Nel mondo anglosassone ad esempio chi studia matematica studia anche arte. E quindi la matematica ha una sua valenza artistica perché il matematico quando sceglie un certo filone di ricerca opera una scelta tra le tante possibili; saranno poi i politici a operare le scelte operative che i risultati degli studi di un matematico produrranno.
Come detto tutti soddisfatti. Ognuno ha detto le sue ragioni e tutti hanno potuto riconoscersi in qualcuno.


 
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