Il grande Forlanini va a Palazzo

La giunta comunale è avvisata. Costerebbe davvero poco il Grande Forlanini, la bretella verde dall'Idroscalo a Città Studi. Solo 2,5 milioni per creare il reticolo di piste ciclopedonali, le passeggiate tra campi, alberi e rogge. I cittadini potrebbero fruire così di uno dei parchi più grandi d'Europa. Che invece oggi, lasciato a se stesso, viene eroso da continue iniziative commerciali. A Palazzo Marino la commissione ambiente vi ha tenuto una specifica audizione. Un passo avanti incoraggiante per il comitato che da anni si batte per il progetto
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Un’area lunga 2,7 chilometri e grande oltre trecento ettari tra campi coltivati e alberi. Intersecata da un fiume, il Lambro, non più inquinato come decenni fa. Grazie al declino delle industrie, certo, ma anche a controlli più stringenti. Un’area di campi coltivati, e di parco dal profumo di antica Lombardia fiorente.

Eppure, questa lunga bretella verde che va dall’idroscalo e prosegue fino a incunearsi dentro Milano oggi è in gran parte inagibile per i cittadini. Mancano le piste ciclabili, le passeggiate tra i campi, e un cruciale piccolo ponte di legno per attraversare il Lambro. Risultato: il “grande Forlanini”, la bretella verde possibile (e tra i parchi urbani più grandi d’Europa) resta da decenni sulla carta. Al suo posto un’area poco “vissuta”, lasciata a sé stessa, e quindi preda di acquisizioni private. Muri  e siepi che recintano un club per il golf, per il minigolf, aree sportive calcistiche, come la Scarioni, chiusa agli esterni (eppure dentro vi passa un cammino antico, essenziale ai collegamenti a piedi). E così via. Nel 2001 il perimetro del grande Forlanini fu oggetto di un concorso e poi del progetto del paesaggista Byrne. Rimasto ancora sulla carta. Ma da allora ben il 40% del grande Forlanini è stato “mangiato”, recintato, limitato come bene comune.

Eppure non costerebbe molto invertire questo trend all’incuria urbanistica. Circa 2,5 milioni di euro per costruire i circuiti ciclopedonali e il piccolo ponte. Sono le stime del “Comitato Grande Forlanini” che da anni si batte per far decollare il sogno di un lungo percorso salutare e sportivo a Est di Milano, fino a 3 chilometri dal centro città.

Pazientemente, passo dopo passo (ultimo il tavolo del verde, con progetti su dieci parchi) il gruppo Grande Forlanini, costruito dal basso da urbanisti come Pierluigi Marchesini, Gianni Dapri e Antonio Longo, da rappresentanti delle aziende agricole dell’area e da cittadini di zona 3 e 4 è riuscito a sbarcare a Palazzo Marino. In una audizione, tenutasi oggi, con la Commissione Ambiente del Comune. Dove lo stato di “erosione” della grande bretella verde è stato descritto con eloquenza. E l’investimento necessario per il suo rilancio anche. Considerando che il vecchio progetto Byrne è ancora a bilancio tra le opere pubbliche del Comune per 47 milioni, la stima di 2,5 milioni effettivamente necessari a parere del comitato (il 5%) è risaltata per confronto piuttosto chiaramente.

Un segnale chiaro, per il sindaco e la giunta. Si possono attivare anche grandi beni pubblici con spese ridotte. A patto siano intelligenti e mirate. Come in questo caso, dove il semplice reticolo ciclopedonale, tra parchi e campi già in armonia, farebbe la differenza. <Un nuovo modo di vedere la gestione del territorio e dei beni comuni> commenta Dapri.

Arriverà il segnale fino agli assessorati coinvolti? Certo, assicura Carlo Monguzzi, presidente della commissione ambiente di Palazzo Marino. Si attiverà un concreto piano di investimenti? Non è per nulla scontato, date le attuali difficoltà di bilancio del Comune. Ma oggi un passo avanti reale sull’obbiettivo sembra proprio compiuto.

 


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