Insieme per la Costituzione e i beni comuni

Manifestare insieme il 25 aprile per la difesa della Costituzione e dei beni comuni. Un appello del gruppo  Costituzionebenicomuni e un commento.
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La democrazia sostanziale è in crisi, la Costituzione nei suo valori fondamentali è minacciata; la riedizione del governo del Presidente è imminente, con la prevedibile continuità delle politiche di austerità, causa di insopportabili sofferenze sociali.


Il PD porta le maggiori responsabilità, asserragliato in una gabbia di incredibile ottusità, dominato dalla paura di quel cambiamento che la candidatura di Stefano Rodotà ha rappresentato. 
Ma la mobilitazione di quanti lo hanno sostenuto è stata un fatto 
straordinario e da valorizzare. Per ricominciare.


Il 25 aprile il Gruppo Costituzionebenicomuni invita tutti e tutte a manifestare insieme, sotto lo striscione "Insieme per la Costituzione e i beni comuni" (appuntamento alle ore 14 - Porta Venezia - all’altezza del Planetario), per farne una giornata di riscossa democratica, impegno assunto nell'assemblea alla Camera del Lavoro del 10 aprile scorso.


Il gruppo “Costituzionebenicomuni” è composto da Andrea Di Stefano, Anita Sonego, Vittorio Agnoletto, Piero Basso, Franco Calamida, Emilio Molinari, Basilio Rizzo, Alessandro Santoro. Su FB: costituzionebenicomuni.


Commenta al proposito Franco Calamida: «Non è il caso che sottolinei la rilevanza degli ultimi accadimenti istituzionali. Qualsiasi cosa se ne pensi, certo sono di grande rilievo. Il 25 aprile può essere l'occasione di una risposta che ne faccia una giornata di riscossa democratica. L'appello lanciato dal gruppo Costituzionebenicomuni è rivolto a quante/quanti ne condividono i contenuti e sono stati sostenitori di Stefano Rodotà (invitato a manifestare a Milano, ma purtroppo già impegnato a Berlino).
Certo vi sono state altre opzioni, ciascuno manifesterà come ritiene opportuno, inutile dirlo, è ovvio. L'importante è che vi sia un diffuso impegno per una straordinaria mobilitazione, una risposta di popolo all'incubo delineato dai recenti sondaggi: in testa, con ampio vantaggio, PDL, secondo M5S, distanziato di molte lunghezze il PD. Saran sondaggi mendaci? Speriamo. Ma un dato è certo: a sinistra bisognerebbe regolare la gestione delle divergenze in rapporto alla gravità della situazione, in particolare per il centrosinistra e, credo per la democrazia sostanziale».  


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