Non guardare solo la luna, guarda anche quello che cresce sotto i piedi! L’ERBA LUISA
Ha tanti nomi: Aloysia citrodora, Verbena odorosa, Erba Luisa, Limoncina, Cedrina… le sue lunghe foglie sono molto profumate. Andiamola a conoscere.
(Wanda Gradnik)10/04/2013
(Wanda Gradnik)10/04/2013
A ridosso del muro e riparata dal vento, in terreno ben drenato, cresce in un giardino a mezzombra di zona 3 quest'arbusto a foglie decidue: l'erba Luisa, o limoncina e molti altri nomi.
A Milano rimane di dimensioni ridotte e tuttavia ogni anno regala una gran quantità di foglie profumatissime, lanceolate, con un portamento leggero e arioso, quasi un fuoco d'artificio di un bel verde chiaro. Avvicinandosi alla pianta il profumo è molto intenso e fresco di limone. Non una zanzara si avvicina.
Quest'arbusto appartiene alla famiglia delle verbene e in riviera raggiunge anche i 2 metri d'altezza; le foglie lunghe anche 7 centimetri e ricurve sono leggermente ruvide. Non vuole trattamenti particolari e sopporta bene le potature di fine ottobre, quando vengono raccolte le foglie prima che si secchino e cadano. A fine estate le inflorescenze di piccoli fiori bianchi.
I ciuffi di foglie giovani terminali e i fiori possono essere utilizzate per tisane digestive mescolate con altre erbe. In cucina è da provare per riempire il ventre del pesce da cuocere al cartoccio. Contiene melatonina che ha un effetto sedativo blando e un olio essenziale impiegato nell'industria cosmetica; ma l'uso più proficuo della messe di foglie, dopo averle fatte seccare, è confezionare sacchetti odorosi - ottimi abbinati alla lavanda - da comprimere leggermente per farne uscire il profumo e posare sul cuscino per fare bei sogni, oppure per profumare l'armadio. È un regalo gradito ai veri amici.
A Milano rimane di dimensioni ridotte e tuttavia ogni anno regala una gran quantità di foglie profumatissime, lanceolate, con un portamento leggero e arioso, quasi un fuoco d'artificio di un bel verde chiaro. Avvicinandosi alla pianta il profumo è molto intenso e fresco di limone. Non una zanzara si avvicina.
Quest'arbusto appartiene alla famiglia delle verbene e in riviera raggiunge anche i 2 metri d'altezza; le foglie lunghe anche 7 centimetri e ricurve sono leggermente ruvide. Non vuole trattamenti particolari e sopporta bene le potature di fine ottobre, quando vengono raccolte le foglie prima che si secchino e cadano. A fine estate le inflorescenze di piccoli fiori bianchi.
I ciuffi di foglie giovani terminali e i fiori possono essere utilizzate per tisane digestive mescolate con altre erbe. In cucina è da provare per riempire il ventre del pesce da cuocere al cartoccio. Contiene melatonina che ha un effetto sedativo blando e un olio essenziale impiegato nell'industria cosmetica; ma l'uso più proficuo della messe di foglie, dopo averle fatte seccare, è confezionare sacchetti odorosi - ottimi abbinati alla lavanda - da comprimere leggermente per farne uscire il profumo e posare sul cuscino per fare bei sogni, oppure per profumare l'armadio. È un regalo gradito ai veri amici.
