Non guardare solo la luna, guarda anche quello che cresce sotto i piedi! L’ORTICA

Urtica dioica e urtica urens è il suo nome scientifico. La conosciamo tutti fina da bambini. Ma quanti fra noi ne conoscono le virtù o il sapore delizioso?
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La foto si riferisce a una delle varietà più diffuse di ortica a gambo chiaro, scattata in novembre in un giardino privato dell'ex quartiere Ingegnoli.  La dioica è perenne e può arrivare sino a un metro e mezzo di altezza, mentre l'altra varietà è l'ortica urens a gambo scuro- detta ortica minore - è una specie annuale, è più urticante, con foglie più piccole ed è chiamata "l'ortica di montagna".
È certamente la pianta più facile da riconoscere, anche al buio a causa dei suoi peli urticanti che sono per altro utilissimi nella cura dei dolori articolari: basta sfregare un rametto fresco sulla parte dolente. Infatti è una delle migliori piante medicinali ed ogni sua parte può essere utilizzata a scopo curativo, culinario, antiparassitario e tessile.                                                                           
  
Le radici pulite ed essiccate al sole sono più efficaci delle parti verdi; tutta la pianta ha comunque proprietà depurative, antiforfora, contro il grasso dei capelli e per la ricrescita dei capelli.          
Decotti depurativi primaverili aiutano a ripulire il sangue, sono antianemici e riducono il tenore di zuccheri nel sangue. L'infuso al 5% serve per frizioni al cuoio capelluto e la stessa percentuale 5% si può utilizzare per preparare un vino medicato.                                                                                     

Le proprietà dell'ortica sono innumerevoli: remineralizzante, emostatica, curativa del fegato e della cistifellea. Le foglie fresche sono ricche di vitamina C, sali minerali, aminoacidi e possono servire per bagni curativi dei gonfiori. La polvere di semi di ortica viene usata per confezionare biscotti per i bambini che fanno la pipì a letto. Chi soffre di allergie primaverili, beva per un paio di settimane la tisana di ortica. Pare che persino nei casi di impotenza, una leggera frustatina sulle natiche con quest'erba, faccia un gran bene.

I germogli primaverili si mangiano lessati e conditi come gli spinaci, usati per ripieno di ravioli, crespelle, minestre, risotti e frittate.
Dai fusti si possono ricavare fibre tessili; in agricoltura biologica e biodinamica il macerato di ortica è un valido aiuto contro i parassiti delle piante. In campagna si usa mescolare le ortiche al mangime delle galline, così producono più uova.
Albrecht Duerer, che amava riprodurre fedelmente le erbe spontanee nei suoi quadri, dipinse un angelo che vola verso il trono del Signore, reggendo in mano un'ortica.



Wanda Gradnik - perito agrario

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