Non guardare solo la luna, guarda anche quello che cresce sotto i piedi! PARIETARIA

Parietaria. Parietaria officinalis, per gli agronomi. Come si deduce dal nome, è un'erbacea che ama crescere nei muri ed è diffusissima ovunque. L'ho trovata e fotografata al Campo Giuriati.
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So che molti sono allergici al polline dei suoi fiori, ecco perché vi consiglio di raccoglierla e mangiarla, sia cotta che cruda, quando è fresca e i fiori non sono ancora formati. Se la pianta è più vecchia, perderete qualche minuto in più togliendo soltanto le foglie e gettando nel compost i fusti e le radici.
Io l'ho mangiata più volte cruda in insalata e ho trovato che ha un sapore piacevole, quasi dolce, il problema semmai è riuscire a raccoglierla dove non c'è smog o inquinamento. Si usa anche cotta per preparare ottimi minestroni che colora di un verde intenso.

I suoi principi attivi erano noti già nell'antichità soprattutto per le proprietà diuretiche, sudorifere e depurative, espettoranti ed emollienti. Il suo contenuto di nitrato di potassio favorisce la diuresi pulendo i reni. Studi recenti hanno confermato le sue proprietà, usando le foglie fresche per le cistiti, il ristagno di urina e l'eliminazione di calcoli renali e vescicali.
Ha anche proprietà espettoranti, antiasmatiche e tossifughe. 

È chiamata anche erba vetriola, perché veniva usata insieme ad un po' di sabbia e acqua per pulire recipienti di vetro: bottiglie, damigiane, altrimenti di difficile pulizia.
Questa piantina, così disprezzata perché causa frequente di allergie primaverili, è invece molto desiderosa di essere rivalutata.


Wanda Gradnik - Perito agraria

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