Le politiche sociali di Milano ai tempi della crisi


Tutta la Milano Possibile
2° Forum delle politiche sociali
L' apertura dell'Assessore Majorino
Un intervento di Giuliano Pisapia.


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anziani
Con la Conferenza cittadina, presentata e coordinata dall’Assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino, si è aperto ieri al Teatro Elfo Puccini il 2° Forum delle Politiche sociali – Tutta la Milano Possibile. Una manifestazione di rilevanza cittadina che per nove giorni, fino a sabato 19, con una notevole quantità di incontri organizzati in tutta la città, farà confrontare amministratori, operatori e cittadini sui temi della politica sociale e del nuovo modello di welfare nei tempi della crisi. Vasti ed impegnativi i temi che vi saranno trattati, dal Piano di sviluppo del nuovo sistema di welfare e le relative azioni previste, al confronto con le esperienze di altre città, italiane ed europee, dal progetto dell’istituzione di un Centro per l’Immigrazione ai diritti dei disabili. Dalle nuove residenze per anziani alle comunità per i minori e il loro rapporto con la città, dalla ridefinizione del patto tra operatori pubblici e privati alle politiche per la coesione sociale, dalla lotta alla violenza di genere all’housing sociale.

Un terreno di confronto esteso ed estremamente impegnativo dunque che l’assessore Majorino ha introdotto definendo la politica sociale come un sistema di diritti con al centro la persona e sostenendo che l’efficacia delle politiche di contrasto alla difficoltà sociale qualifica il livello di qualità di una classe dirigente. Significativamente, Majorino ha chiesto al prossimo governo, qualunque esso sia, il riconoscimento a pieno titolo della cittadinanza a chi nasce in Italia.

Di fronte ad una platea gremita di addetti ai lavori, tra cui spiccavano per numero e partecipazione gli stessi operatori dei vari servizi del Comune, l’Assessore ha illustrato le prospettive dell’Amministrazione comunale arancione, le cui linee guida saranno la logica della coesione e dell’inclusione, la legalità, la trasparenza amministrativa e rispetto delle regole, in vista della creazione di un sistema di welfare più giusto.

Majorino ha delineato un quadro problematico di grande ampiezza e complessità ed ha sostenuto che è necessario non difendere il welfare così com’è, ma ridefinirlo per rispondere adeguatamente alla nuova domanda sociale, ‘anche andando a cercarla dove si manifesta’. Riferendosi all’enorme problema della precarizzazione di un’intera generazione, definito come primo problema nazionale, ha sostenuto che è necessario creare nuove forme di tutela perché oggi il welfare è necessariamente un problema di ricostruzione sociale. Altrimenti non si riuscirà a sostenere il peso della crisi. Che è profonda, come testimonia il forte aumento delle domande di sostegno al reddito, doppie nei primi sei mesi del 2012 rispetto a tutto il 2010.

A fronte di questa situazione, rispetto ai 14 milioni per il welfare comunale nell’ultimo anno della gestione Moratti, la giunta attuale per il 2012 ne ha stanziati 30 e tiene ben ferma l’idea secondo cui non è possibile far cassa, ossia reperire le risorse necessarie all’attività amministrativa, togliendole alla spesa sociale. Dopo aver osservato che ‘con la spesa per un cacciabombardiere e mezzo si coprirebbe tutta la spesa sociale di Milano’,  il giovane assessore della Giunta Pisapia, ha sostenuto che il problema è anche spendere meglio, costruire una maggiore integrazione dei servizi e riconoscere il valore ed il ruolo degli operatori sociali.
Majorino ha anche ricordato che il comune gestisce solo il 25% della spesa sociale e che è dunque necessario da un lato definire un nuovo patto con i privati e il terzo settore ma dall’altro anche negoziare una ridefinizione comune del welfare sia a livello nazionale che europeo.

Dopo aver ricordato il fallimento della politiche della destra, reso manifesto dal modo in cui è stato gestito il tema dell’immigrazione, l’irrilevanza della social card, le polemiche strumentali sull’art. 18, la questione dei richiedenti asilo provenienti dal Nordafrica la cui mancata risoluzione rischia di causare un’altra ondata di profughi,  Majorino ha indicato alcuni risultati già ottenuti, come l’aumento da 1000 a 2500 dei posti per i senzatetto, l’istituzione di Punti Sociali nei quartieri, il contributo del Comune all’azione di sequestro dei beni delle mafie, gli accordi con l’Università della Bicocca e la Casa della Carità in vista dell’istituzione di un servizio di Pronto intervento sociale integrato. Sulle prospettive per l’immediato futuro (il 2013, ha detto Majorino, sarà l’anno dell’accelerazione) l’assessore  ha menzionato la prossima istituzione al Trivulzio di una nuova Centrale per le politiche per gli anziani, il servizio badanti per i cittadini che partirà in estate, la riforma del dormitorio di via Aldini, che diventerà un pensionato sociale per famiglie, i programmi per ridurre il ‘divario digitale' tra gli anziani, dando particolare rilievo alla necessità di costruire reti di lavoro con i privati e il terzo settore. I servizi sociali, ha concluso, dovranno essere luoghi ospitali e mai più angoli bui dove gli operatori lavorano abbandonati a se stessi.

Alla fine della mattinata, dopo una serie di interventi di grande varietà ed interesse, è intervenuto il Sindaco Pisapia che ha definito il suo ruolo come quello di ‘assistente sociale della città’. Ora la stessa città di Milano, ha detto Pisapia, è un soggetto debole per via delle difficoltà economiche e di bilancio e per i tagli. Un soggetto che ha bisogno dell’aiuto di tutti. Bisognerà fare scelte difficili, ha detto il Sindaco, non si potrà dare risposta a tutti e a tutto ma questa amministrazione sta dalla parte dei più deboli e mira a ridurre le disuguaglianze. Le scelte dunque cercheranno di rispondere alle questioni più urgenti, individuate in coscienza e buona fede, come  la diminuzione degli affitti per le case popolari, il finanziamento degli startup (gli strumenti per l’avvio di nuove imprese. ndr) e appunto le politiche di welfare comunale. Ma si sono anche dati chiari segnali di attenzione, ha fatto notare all'attentissima platea, come ad esempio la mancata concessione di biglietti per spettacoli gratis ai VIP e la riparazione delle scale mobili della metropolitana. Il welfare, ha affermato Pisapia, sarà al centro del nostro agire e in questo senso Milano è già un punto di riferimento. Ora si tratta, ha concluso, di affermare questa logica anche alla Regione e a livello nazionale.

Scarica il programma completo del Forum all'articolo Tutta la Milano possibile

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