Non guardare solo la luna, guarda anche quello che cresce sotto i piedi. LA BORSA DEL PASTORE

Proseguiamo con la nostra rassegna delle erbe eduli che germogliano spontaneamente in zona 3. Questa volta vi parleremo della borsa del pastore (bursa pastoris) o Capsella. L'abbiamo riconosciuta, bella fresca in questo periodo, al CAM di via Valvassori Peroni.
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borsa del pastore
È abbastanza diffusa nei prati, nei cortili, ai margini del bosco perché predilige terreni calcarei ed è proprio nel periodo invernale e primaverile che la rosetta basale è verde, fresca e turgida: buona da mangiare, appunto!                   

Il sapore delle foglie più tenere, che di solito si consumano crude, è molto caratteristico, spaziando dal cavolo alla rucola e mangiandola si percepisce un leggero odore di lucido da scarpe. Per queste sue caratteristiche così decise non viene consumata sola, bensì mescolata con altre erbe. Stropicciatene una per verificare!

Anche l'orlatura rotondeggiante delle foglie è molto tipica, di solito ricresce negli stessi posti, memorizzateli e la ritroverete ogni anno. I semi rinascono appena caduti, pertanto si hanno più cicli annuali di nuove piantine. Crescendo sviluppa un lungo stelo sul quale si trovano contemporaneamente fiori e frutti con semi che somigliano a dei cuoricini o, appunto, alla borsa del pastore che porta sulle spalle l'agnellino appena nato, ma il sapore a quello stadio cambia in peggio.

È un'erba molto usata in erboristeria e omeopatia per i suoi poteri cicatrizzanti e per le emorragie.

Wanda Gradnik
fotografia : Assila Cherfi


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