Spazi, nuovi criteri per valorizzare il patrimonio comunale

Castellano e Benelli: “Contro degrado e abbandono, valorizzare progetti sociali e culturali, incentivare giovani imprenditori, rivitalizzare le periferie”

()
A Milano si stima che ci siano circa 1.200 spazi di edilizia pubblica e oltre un centinaio di immobili attualmente inutilizzati e a rischio degrado. Per valorizzare il proprio patrimonio, la Giunta comunale ha approvato i nuovi criteri per l’assegnazione degli stabili demaniali, cambiando completamente il sistema dei bandi.

Spazio ai progetti, spazi ai progetti: da una gestione indifferenziata e generica a un sistema basato sulla promozione e sulla valorizzazione di progetti sociali, culturali, imprenditoriali, soprattutto nelle periferie.
Questi sono i principali criteri dei nuovi bandi:
-        riuso dei grandi spazi non utilizzati e in stato di degrado grazie a concessioni in comodato d’uso gratuito per un periodo lungo, fino a 30 anni, nei confronti di soggetti pubblici e privati;
-        spazi gratuiti alle associazioni per un periodo di 3 anni;
-        spazi commerciali a canoni ridotti del 90% per i primi 5 anni alle nuove imprese;
-        ‘bandi integrati multifunzione’ per l’assegnazione di più spazi nei quartieri di edilizia popolare e di nuova edificazione.

Le assegnazioni verranno fatte sempre sulla base del progetto presentato. E anche i Consigli di Zona avranno la possibilità di impostare direttamente i bandi e valutare le proposte.
Gli immobili saranno consegnati nello stato di fatto, pertanto ai soggetti assegnatari spetteranno le spese di conduzione e manutenzione ordinaria e straordinaria, nonché i costi di eventuali interventi di riqualificazione.

“È una svolta importante, per la prima volta i progetti saranno al centro dell’attenzione – spiegano gli assessori Lucia Castellano (Casa, Demanio e Lavori Pubblici) e Daniela Benelli (Area metropolitana, Decentramento e Municipalità, Servizi civici) –. Questo ci consentirà di rispondere alle richieste della città, soprattutto dei quartieri periferici dove la presenza attiva di associazioni e attività commerciali favorisce la rivitalizzazione e la socialità”.

Il patrimonio di edilizia pubblica, tra locali commerciali, spazi destinati alle associazioni e immobili di altro genere, è costituito da circa 1.200 spazi.
Sul fronte degli stabili vuoti, si stima che siano oltre un centinaio gli spazi attualmente inutilizzati e a rischio degrado. Tra questi ex scuole (come via Mambretti, il nido di via De Andrè), l’ex archivio di via Novara, le ex docce pubbliche di via Anfossi.

“Questa delibera – spiega l’assessore Castellano – segna un importante passo avanti nel processo di valorizzazione dei beni comunali. Abbiamo ereditato un patrimonio problematico, poco utilizzato e non ‘mappato’. E i bandi, allo stato attuale, non tengono conto dei progetti, delle richieste che arrivano dal territorio, delle reali necessità dei possibili assegnatari. Ecco perché molto spesso le aste non ricevono offerte e i locali affittati rimangono poco utilizzati, come gli stessi cittadini ci segnalano. Con questo nuovo sistema vogliamo innescare un processo virtuoso: da un lato abbattiamo, fino alla gratuità, i canoni di locazione, dall’altro chiediamo agli assegnatari di riqualificare gli spazi e farsi carico della manutenzione”.

“Mettiamo a disposizione di Milano – aggiunge l’assessore Benelli – questo patrimonio con l’idea di sollecitare un’attivazione civica dei cittadini e delle associazioni che aiuti lo sviluppo non solo culturale e sociale ma anche economico della città. I Consigli di Zona, che bene conoscono la realtà dei quartieri, svolgeranno un ruolo fondamentale per valorizzare questi spazi che non sempre sono stati impiegati nel modo migliore”.

 In allegato la scheda



Commenta

 
 Rispondi a questo messaggio
 Nome:
 Indirizzo email:
 Titolo:
Prevenzione Spam:
Per favore, reinserire il codice riportato nell'immagine.
Questo codice serve a bloccare i tentativi di inserimento automatici.
CAPTCHA - click right for audio Play Captcha