Nuova Sede della Provincia
L'area non è propriamente Zona 3, ma è limitrofa ed il Palazzo avrà comunque ripercussioni sul panorama di alcune strade della Zona.
(Michele Sacerdoti)13/07/2012
Cari amici,
ho
avuto oggi in Provincia copia del progetto preliminare approvato dalla
giunta provinciale il 19 giugno scorso e di tutti gli allegati della
delibera.
La delibera è stata pubblicata all’albo pretorio e quindi i suoi allegati sono pubblici.
Lo stanziamento di 43 milioni di euro è stato approvato con il bilancio preventivo nel mese di giugno.
Vi sono 150 posti auto in due piani sotterranei a disposizione anche dell’ospedale Macedonio Melloni con accesso da via Piolti de’ Bianchi circa dove c’è l’attuale cancello.
Viene demolito l’edificio a L all’angolo di via Piolti de’ Bianchi con via Melloni mentre viene conservata la ex-camera mortuaria che viene però quasi assorbita nel nuovo edificio.
Mentre da una parte la costruzione è più bassa e quindi non sarà quasi visibile da piazzale Dateo e dall’asse di corso Indipendenza, l’impatto sugli edifici di via Piolti de’ Bianchi sarà maggiore in quanto toglierà il sole nel pomeriggio, essendo a ovest e molto massiccio.
Dal punto di vista del vincolo monumentale l’edificio incomberà comunque sull’edificio vincolato di via Piceno 60. Mentre l’edificio a L è stato costruito nel 1940 con una architettura identica a al resto del complesso costruito nel 1915 in stile neoromanico e con un’altezza di due piani il nuovo edificio ha una facciata in parte in cotto e in parte in vetro ed uno stile contemporaneo con un tetto stranamente spiovente. Inoltre si collega ad un’ala dell’edificio preesistente verso viale Plebisciti che viene mantenuto in quanto vincolato eliminandone una facciata.
Si dimostra che sarebbe preferibile nel rispetto del vincolo mantenere l’edifico del 1940 e rinunciare totalmente all’intervento. Nella relazione tecnica è scritto che si era pensato di costruire l’edificio nell’ambito della sede di via Soderini ma è stato preferito viale Piceno per la vicinanza con la sede istituzionale di via Vivaio. La ricerca di edifici già costruiti effettuata nel 2007 non ha dato risultati. All’epoca della giunta Penati la Provincia voleva acquistare una delle due torri sopra la stazione Garibaldi, vincolate ad uso pubblico essendo state costruite dalle Ferrovie senza pagare al Comune gli oneri di urbanizzazione, soluzione sicuramente preferibile per riusare uno edificio già esistente.
A Milano vi sono 1,2 milioni di mq di uffici vuoti come il Galfa, pari a 35 Pirelloni.
Sorprende dagli allegati lo stato avanzato della pratica. E’ stata già firmata il 28 dicembre 2011 la convenzione con l’ospedale adiacente e la Regione Lombardia per il rilascio dei locali occupati nell’edificio da demolire.
Dai documenti si deduce che il progetto ha già avuto un assenso preliminare da parte della Soprintendenza di Milano.
E’ allegato il bando di gara che prevede per chi costruirà il nuovo edificio l’acquisizione del resto del palazzo di viale Piceno stimato di un valore di 46 milioni di euro. Vince chi offre di più per l’edificio che viene ceduto e di meno per la costruzione del nuovo edificio.
La data indicata nel bando è il 2012. Il tempo massimo di esecuzione dell’edificio è di 900 giorni ma può essere ridotto nella gara.
Allego alcuni rendering.
A parte la verifica che il decreto Monti non tolga competenza alla provincia che si trasformerà in città metropolitana, e non mi risulta che lo faccia (vedi emendamento del PD all’approvazione del Bilancio che allego), tutto è pronto per procedere. Dato che i cambiamenti istituzionali dovrebbero avvenire all’inizio del 2015 c’è tutto il tempo per avviare il progetto.
Probabilmente c’è anche qualche operatore pronto a partecipare al bando, penso a Impregilo o Pizzarotti, che possano accedere al credito bancario per fare l’operazione, in attesa di vendere l’edifico storico come residenza o uffici.
La
relazione ignora i costi di ristrutturazione della sede storica, che ha
soffitti altissimi ed un pessimo isolamento termico, oltre a contenere
una chiesa e locali affrescati e stima un costo di vendita di 3.500 euro
al mq, che potrebbe aumentare grazie all’arrivo della MM4.
A presto
Michele Sacerdoti
In alto la foto dell'edificio da demolire