Inquinamento e infertilità

Le persone affette da infertilità o da specifiche patologie riproduttive che abitano in una grande città presentano livelli più alti di inquinanti (bisfenolo A, Dehp, Pfos) rispetto a quelle che abitano in centri più piccoli. È uno dei dati emersi da "Previeni", lo studio lanciato nel 2008 dal ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del mare. 

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ciminiere

Lo scopo del progetto era studiare i riflessi ambientali e sanitari di alcuni contaminanti chimici emergenti e interferenti endocrini. Fra questi ultimi sono stati studiati nel corso della ricerca, i perfluorati (Pfos e Pfoa), gli ftalati (Dehp) e il bisfenolo A.
I ricercatori hanno analizzato la diffusione e gli effetti di queste sostanze in tre aree pilota: una grande città (Roma), n centro urbano a misura d'uomo (Ferrara), un territorio prevalentemente agricolo (il basso Lazio).
Le analisi effettuate sugli abitanti di Roma, cui è stata diagnostica infertilità e/o specifiche patologie riproduttive (come l'endometriosi), rivelano livelli più alti di inquinanti; inoltre, questi stessi soggetti presentano variazioni cellulari che indicano un'alterazione dell'equilibrio ormonale.
Infine, le analisi sul sangue di cordone ombelicale di coppie madre-neonato, effettuate dopo una gravidanza sana e priva di problemi, indicano un trasferimento di taluni interferenti endocrini (come Dehp) dalla madre al feto.
Queste sostanze potrebbero indurre alterazioni (per esempio, infertilità nella vita adulta) non visibili al momento della nascita. I risultati di "Previeni" verranno ora utilizzati per valutare e individuare iniziative di prevenzione.

(Marzia Frateschi, Fonte: Ginecologia33)


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Re: Inquinamento e infertilità
27/12/2011 Valeria Novellini
Complimenti per l'interessante articolo e per la struttura della rubrica "La città delle donne", in questo caso il problema del bisfenolo A è particolarmente importante in quanto è vero che sono stati già banditi da giugno 2011 i biberon contenenti questo materiale e ciò salvaguarda i bambini, ma il bisfenolo A rimane presente in molti complementi da cucina (tazze, utensili per cucinare) e ciò potrebbe amplificare l'effetto della presenza di inquinante ambientale. Occorre quindi cercare di mettere del tutto al bando tale sostanza che, secondo la federazione nazionale endometriosi, potrebbe contribuire all'insorgenza di questa malattia che è anch'essa causa diretta o indiretta di infertilità.


 
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