Piazza Bernini. Il Parcheggio non s'ha da fare!

Il 4 giugno il settore parcheggi del Comune di Milano invia alla società concessionaria dei lavori, la Cooperativa Città Studi Nuova, una Comunicazione di cessazione del rapporto concessorio e da 7 giorni di tempo per le controdeduzioni da parte della Cooperativa.
Serve però un po di chiarezza sui punti in questione. Ecco una cronistoria.

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piazza bernini
La storia del parcheggio di Piazza Bernini parte addirittura dal primo piano parcheggi della giunta Tognoli nel 1985, in cui vennero individuate una serie di piazze in cui creare parcheggi sotterranei e vennero dostribuite senza gara ad una serie di operatori, sostanzialmente con una divisione da manuale Cencelli ai partiti allora in giunta (DC, PSDI, PSI, PCI): la Cooperativa Concessionaria è infatti appartenente alla Lega delle Cooperative (quindi Cooperativa "Rossa").
Gli oppositori si costituirono in comitati ed alcuni riuscirono nel 1990 a far apporre un vincolo ambientale della Regione su alcune localizzazioni, come Bernini e Rio de Janeiro. Tuttavia questo vincolo è stato aggirato dai proponenti sostenendo che i parcheggi non alteravano lo stato dei luoghi in modo significativo.
Dato che la realizzazione dei parcheggi procedeva a rilento per ricorsi delle aziende e opposizioni dei residenti il sindaco Albertini si fece nominare da Berlusconi commissario all'emergenza al traffico e, senza passare dal consiglio comunale, accelerò il piano parcheggi sia per le vecchie che per le nuove localizzazioni, sostenuto dall'allora assessore Goggi, primo progettista del parcheggio di piazza Bernini, e dall'allora dirigente dell'ufficio parcheggi ing. Stefani.
Il 19/10/2011 il Ministero dei Beni Culturali esclude piazza Bernini da vincoli ambientali, ma riconosce il notevole interesse pubblico sotto il profilo paesaggistico pertanto obbliga qualsiasi trasformazione alle procedure autorizzative.
Nel frattempo si muove anche la magistratura che nel dicembre 2011 condannano con patteggiamento ad una pena rispettivamente di 8 e 6 mesi il presidente della Cooperativa (Aldo Mezzadra) ed al progettista (Luigi Griso) per falso ideologico ed abuso edilizio. Rinviato a giudizio il legale rappresentante della società esecutrice dei lavori (So.In.So) sig.Miscio. La questione è legata al progetto e planimetrie che contenevano valori falsificati per l'ottenimento del permesso antincendio.
Di fatto la procedura penale non blocca la concessione ma l'Amministrazione Comunale pone la condizione, per proseguire la collaborazione con la Cooperativa, didimissioni dalle società concessionaria e  appaltatrice adelle persone inquisite  ed intima la revisione del progetto per l'ottenimento dei permessi senza che ci siano falsificazioni.
Così viene fatto, ed il 13/3 la Giunta Comunale delibera l'annullamento della delibera del 2007 di concessione dei lavori, ma prende anche atto del nuovo progetto che considera integrante della Convenzione con la Cooperativa.
Spiega l' assessore ai Lavori pubblici, Lucia Castellano: «La nuova delibera per piazza Bernini impone il rispetto dei tempi, garanzie contro eventuali danni, stringenti verifiche preventive. Vogliamo restituire la piazza alla città e l' unico modo per farlo è andare avanti col parcheggio, nel rispetto assoluto dei tempi e delle regole».
Nel frattempo Palazzo Marino ha chiesto di allontanare le persone coinvolte nelle indagini. Cosa che è avvenuta per lo più sulla carta: la cooperativa, «associazione» degli acquirenti dei box (per ora solo 66 prenotati sui 218 disponibili), ha cambiato il suo presidente. L' amministratore delegato della So.in.so. (sotto processo) ha invece semplicemente comunicato che a seguire la pratica di piazza Bernini saranno due collaboratori della stessa società, che conserva il suo ruolo per la progettazione e la costruzione del parcheggio. Una presa di distanza forse non così netta, dato che lo stesso dirigente ha giudicato le scelte del Comune «infondate, tardive ed illegittime» e presenzia ad una riunione tenutasi nella sala del Consiglio di Zona 3 sui parcheggi. Inoltre, si legge nella Comunicazione di Cessazione del rapporto concessorio, addirittura il sig. Miscio (ex presidente della So.In.So.) dirige un'assemblea dei soci della Cooperativa  presso la ALER riguardante la "ripresa dei lavori e la valutazione delle azioni di contrasto da parte degli oppositori alla costruzione dei parcheggi".
Ciò diventa l'appiglio da parte del Comune per il blocco dei lavori.

Alcune valutazioni personali.
  1. La Giunta ha proceduto nel migliore dei modi per sbloccare una situazione che continua dal 2007 e che provoca disagi ai cittadini della piazza, nonchè ha provocato l'abbattimento di 30 piante ad alto fusto, riducendo l'area verde ad una semplice aiuola. Ha proceduto anche contro le pressioni che arrivavano da componenti del partito di maggioranza a cui l'attuale presidente è iscritto.
  2. E' necessario un nuovo piano della mobilità che riveda il piano dei progetti di parcheggi sotterranei, ma che consideri anche la necessità di diminuzione delle auto in assoluto (a Milano ci sono 60 auto ogni 100 abitanti: il doppio che a Parigi!), delle auto parcheggiate in strada e, soprattutto la necessità di togliere progressivamente i parcheggi tollerati (e non permessi!) nelle aree spartitraffico e sotto le alberature dei viali (come dice Mariani "la citta' appare degradata e disordinata, gli alberi soffrono per l'aggressivita' dei suoli generata dalla sosta alla loro base ed agli urti deglle auto che vi parcheggiano in prossimita', ogni anno 2400 alberi muoiono a Milano per questa ragione")
  3. Non è giusto che nel momento in cui una persona esce da un concessionario diventi automaticamente proprietario gratutitamente di 12 mq di suolo pubblico . Non sarebbe il caso di applicare una tassa per occupazione del suolo pubblico, spingendo, di fatto, la gente a parcheggiare le auto in box ?
  4. Se proprio si devono avere parcheggi sotterranei (ed è assolutamente necessario proprio per togliere le auto dalla strada), non si può pensare ad un piano alternativo in cui siano previsti non i tradizionali box, bensì, come suggerisce Michele Sacerdoti, parcheggi meccanizzati più piccoli, di veloce realizzazione, senza problemi di esalazioni e di sicurezza per il prelievo delle auto in sotteranei pericolosi e maggior numero di auto per lo stesso spazio in superficie. Il Comune, pur inserendoli nel piano parcheggi li osteggiò come pure le imprese e cooperative temendo una minore richiesta del mercato e maggiori costi, anche essendo profondamente diversa la possibilità di cessione del bene (non più una proprietà, bensì un affitto).

Insomma, il problema è spinoso e si scontrano diverse esigenze. Bisogna ricordare che non bisogna mai cavalcare le posizioni di coloro che vogliono le cose ma "non nel proprio giardino". La realtà è che piazza Bernini è stata stravolta ed essendo una piazza piccola, i danni sono particolarmente sentiti dai cittadini.
Come Comitato Zona 3 ribadiamo la nostra contrarietà ai parcheggi in zone semiperiferiche per salvaguardare il verde e, soprattutto, contro i parcheggi a rotazione perchè attirerebbero traffico .
Nel marzo 2011 l'attuale presidente della Coop Città Studi Nuova (Giuseppe Ghirardini) contestò la decisione del Comitato Zona 3 di svolgere una manifestazione ciclistica, poi condotta da Michele Sacerdoti, contro il piano parcheggi voluto dalle giute precedenti. Alla lettera si succedettero diverse risposte che coinvolsero anche Maran, Majorino e Fernardo Martini (PD) che ribadirono il fatto che la posizione finale del PD era che i parcheggi non dovessero alterare il verde pubblico delle piazze, per cui sarebbero stati da costruire sotto le vie e non a rotazione.

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Re: Piazza Bernini. Il Parcheggio non s'ha da fare!
11/08/2012 giuseppe ghirardini
LA SOLUZIONE PEGGIORE
tralascio per il momento la cronistoria (di parte e con parecchi errori) fatta da Morandi. se una volta tanto interpellasse anche gli interessati scoprirebbe cose diverse. desidero esprimere invece alcune considerazioni squisitamente politiche.
1)la giunta ha revocato convenzione e concessione per il parcheggio Bernini dopo due settimane dall'avvio dei lavori cogliendo un pretesto tra i tanti stesi nella convenzione.ha inoltre misconosciuto la clausola della convenzione stessa che prevede il rimborso delle spese sostenute.interrompe così un procedimento che dura dall'85 a danno dei cittadini che hanno pagato per i lavori già fatti e degli altri che aspettano . per non dire dei tanti che vorrebbero liberare le strade dalle auto per poter circolare meglio , magari in bus, a piedi o in bici.
2)la giunta ha finora cancellato un gran numero di parcheggi interrati, ne ha autorizzati (1 forse 2?) del vecchio piano.non ha indicato NESSUN nuovo sito destinato a parcheggio.
3)l'assessore Maran e la giunta non hanno steso il tanto conclamato piano della mobilità (bene area C, speriamo, ma non è un PIANO, nè basta qualche km di pista ciclabile già previsti dalla giunta precedente). men che meno è stato fatto il nuovo piano parcheggi. se era così facile , cosa aspetta ?
4)una maggioranza che vuole governare una grande città deve indicare chiaramente come risolvere i problemi e farlo. governare una città non vuol dire chiamare a raccolta qualunque gruppo di contestatori che si oppongono a qualunque cosa si faccia vicino a casa loro. significa fare piani operativi e realizzarli. dire cosa , come , quando, con quali mezzi.
5)una maggioranza che si dice di sinistra regala milioni a grandi imprese che non hanno ancora realizzato nulla per cancellare un parcheggio inesistente (Lavater) e nega persino il rimborso previsto dalla convenzione ai cittadini che hanno già speso mediamente 10.000 euro a testa.
IL TEMPO E' CAMBIATO ? IN PEGGIO !


Re: Piazza Bernini. Il Parcheggio non s'ha da fare!
08/08/2012 eugenia
Qualche precisazione "per fare chiarezza".
VINCOLO AMBIENTALE Bernini e R.d.J.: non esiste poichè tali piazze non sono mai state segnalate dalla Regione Lombardia, quindi non è stato aggirato.
INTERESSE PUBBLICO paesaggistico: è ovvio che qualsiasi trasformazione è soggetta alle procedure autorizzative e così si è proceduto.
MISCIO non ha diretto l'assemblea del 30/5 ma è intervenuto per confermare le assicurazioni da lui stesso date più volte circa i costi per chi ha già anticipato un terzo del pagamento.Se la presenza di Miscio "diventa l'appiglio da parte del Comune per il blocco dei lavori" dobbiamo pensare che si aspettava la prima occasione per mandare tutto all'aria? Ma per quale interesse? Non certo per migliorare la città.
NUOVO PIANO DELLA MOBILITA' considera
-la necessità di diminuzione delle auto (e come?Estraiamo a sorte quelle da distruggere?) e di quelle parcheggiate in strada:ma per questa finalità si è costituita la cooperativa!
Si dice: per non occupare suolo pubblico, spingere la gente a parcheggiare nei box... che non ci sono!
PARCHEGGI MECCANIZZATI: sul sito www.idealpark.it si può vedere una foto di un tale parcheggio realizzato a Monaco: in termini di riqualificazione urbana i parcheggi di via Ozanam,p.le Risorgimento,Murani danno dei punti!
CONDIZIONI DI CESSIONE DEL BENE:l'area per i box è data in concessione per 90 anni terminati i quali i box saranno di proprietà del Comune.
IL COMITATO DI ZONA3 dichiara contrarietà ai parcheggi in zone semiperiferiche: allora per i residenti quali sono le proposte?
Costruire i parcheggi sotto le vie e non sotto le piazze:o le vie sono alberate e il problema del verde non cambia oppure non lo sono perchè strette: come si fa a scavare considerando che vi sottostanno tubazioni di fognatura,gas,acqua,telefoni ecc.?
Concludo augurandomi che il problema venga al più presto affrontato con serietà e competenza,non lasciandosi fuorviare da chi i box altrui non li vuole perchè non si svalutino i propri. Noi abbiamo impegnato tempo e denaro con l'intento di affrontare qualche disagio temporaneo per riavere poi le nostre piazze ordinate, funzionali e accoglienti.


Re: Piazza Bernini. Il Parcheggio non s'ha da fare!
07/08/2012 Paola Iannetti
Non amo mettermi contro a priori: Milano è Milano, e diversamente da Parigi, oggi, non fornisce gli stessi servizi pubblici che possono permettere alla maggior parte della popolazione di sceglierli con soddisfazione.
Il problema dei parcheggi interrati non è il concetto stesso di parcheggio, ma il fatto che non vengono rispettati nè i criteri imposti per la selezione del progetto (non ho ancora visto un progetto e un cost-case vincitore di appalto rispettato): in Italia, se il costruttore non rispetta le condizioni e i costi per cui ha vinto la gara, sia nel pubblico che nel privato, non è lui a rimetterci di tasca propria, ma sono i committenti a dover sborsare di più, e a dover sopportare i disagi.
Piazza Bernini è sotto assedio da 5 anni, le ultime modifiche fatte su iniziativa del costruttore hanno ulteriormente imprigionato gli isolati intorno, mettendo a rischi anche le attività commerciali della piazza delle vie afferenti, senza parlare dei 30 alberi abbattuti 5 anni fa. Oggi non abbiamo più nemmeno i parcheggi a raso, perchè tutta la piazza è transennata, e hanno cambiato anche la viabilità della rotatoria.
Vorremmo delle risposte, e soprattutto, se davvero è stata revocata la licenza a costruire, rivorremmo indietro piazza Bernini.


Re: Piazza Bernini. Il Parcheggio non s'ha da fare!
03/08/2012 eugenia
Leggo solo ora questi commenti e vorrei chiedere a chi si preoccupa dell'innalzarsi della falda: che ne pensa dell'edificio che verrà costruito in piazza Carlo Erba (ex Rizzoli,ex Rinascente,ex Zurigo) che avrà 9 piani fuori terra,1 piano seminterrato, 2 interrati riservati a box (!) e un terzo a cantine? Ma probabilmente non desta preoccupazioni perchè progettato da un architetto di fama internazionale. Noi invece stiamo aspettando da 27 anni di avere un misero box per togliere l'auto dal parcheggio sotto una pianta...


Re: Piazza Bernini. Il Parcheggio non s'ha da fare!
24/06/2012 Sonja
Trovo più che giusto pensare al verde e al decoro cittadino, ma c'è un altro problema da tenere presente e che nessuno (o quasi)solleva. Non dimentichiamoci che Milano è una "città d'acqua": sotto la città scorrono i canali che sono stati coperti nel primo '900.
La falda di P.zza Bernini in particolare è molto alta e negli anni si sta alzando sempre più. Bloccare lo scorrimento e inquinare irreversibilmente l'acqua per fare dei parcheggi, mi sembra una scelta davvero poco saggia e poco lungimirante (se non per chi da questa operazione potrebbe guadagnare dei bei soldini...).


Re: Piazza Bernini. Il Parcheggio non s'ha da fare!
11/06/2012 Maurizio
Salve.
Un altro "non s'ha da fare" alla Don Rodrigo (sarebbe il Griso, ma tant'è)
Un'auto non occupa 12 mq, e quello che occupa non è di proprietà ma in concorrenza. L'automobilista paga moltissimo questo spazio in concorrenza (oltre a tutto il resto) sotto forma di tasse e di continue richieste di esborso per parcheggiare "lecitamente". Sarebbe bello sapere anche la fonte di notizie come quella di parigi. I parcheggi meccanizzati hanno senso quando gli spazi sono ristrettissimi normalmente è più semplice ed economico il box o il posto auto interrato.
Impedire la costruzione di parcheggi sotterranei è un sistema collaudatissimo per perpetuare il problema delle città, traffico e parcheggio, su cui si costruiscono fortune e carriere politiche. Anche questo è il caso, secondo me. Quindi spero che non troverete solo dei Don Abbondio sulla strada.
Statemi bene.


 
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