Antonella Nathansohn ci ha lasciato!
L'amica e collega della redazione di z3xmi ci ha lasciato dopo una lunga malattia. Ci uniamo tutte e tutti al dolore dei figli per la perdita della madre, una persona appassionata e generosa, che affrontava la vita con tanto coraggio.
(la Redazione )29/10/2025

E’ così. Nella notte di martedì 28 ottobre 2025 la nostra collega di redazione Antonella Nathansohn è mancata. A sessantasei anni. A Milano, in ospedale, il Fatebenefratelli in cui era ricoverata da tre settimane.
Una donna buona. Un'amica.
Vogliamo ricordarla con una sua poesia:
Palazzo di giustizia
Per i poveri…
Per chi non è più
capace di sorridere,
per chi ha dentro il buio
e ha molto freddo,
per chi avrebbe ancora
molte cose da dire
e non c’è chi l’ascolti.
Per gli stolti,
ecco qui
Lascia la figlia Chiara e il figlio Mattia; e due fratelli. Soprattutto lascia un vuoto incolmabile, un silenzio assordante, perché quando viene meno una presenza femminile come la sua, nell’ambiente familiare, sociale, culturale in cui è sempre stata universalmente apprezzata per le sue qualità scende il gelo, si chiude la bocca dello stomaco, si vorrebbe negare la realtà: che Antonella - Nathansonella, affettuosamente, per me e altre persone amiche - non c’è più, non tornerà. Se non nei discorsi, nei pensieri, nei ricordi. Nelle foto che condivideva e nelle poesie che ha scritto e in parte pubblicato (in un libro, Per il giusto verso, che richiama ironicamente la giustizia, nel cui ambito, la cancelleria del tribunale di Milano, ha lavorato per una vita).
Ma sempre vivrà, sempre resterà con noi e fra noi, per poche gracili ragioni: era umana al massimo livello, empatica, onesta, vera, generosa, sensibile. E pugnace, dignitosa, corretta, una figura nobile e affidabile. Caratteristiche e valori molto molto importanti, per chi ci crede.
Una donna buona. Un'amica.
Vogliamo ricordarla con una sua poesia:
Palazzo di giustizia
Per i poveri…
Per chi non è più
capace di sorridere,
per chi ha dentro il buio
e ha molto freddo,
per chi avrebbe ancora
molte cose da dire
e non c’è chi l’ascolti.
Per gli stolti,
ecco qui
Palazzo di Giustizia.
