Un nuovo spazio per volontari e associazioni di Foody Zero Sprechi

Attivato nel 2021 e sulla scorta dell’esperienza del Dispositivo di Aiuto Alimentare promosso dal Comune di Milano a cui SOGEMI aveva aderito durante il primo lockdown, l’Hub Foody Zero Sprechi prevede che le eccedenze alimentari siano recuperate da oltre 134 grossisti del mercato e ridistribuite grazie a una rete di 92 organizzazioni no profit, tra cui la Caritas. Nel solo 2024 le tonnellate recuperate, presso i primi 99 grossisti coinvolti nel recupero sistematico, sono state 449, equivalenti a circa 898.286 pasti, che hanno raggiunto 9.242 nuclei familiari, per un totale stimato di oltre 105mila beneficiari. Per proseguire in questo percorso, grazie a un nuovo accordo con il Comune di Milano, l’Hub ha quindi trovato una nuova collocazione all’interno degli spazi del padiglione A, dove avrà a disposizione una cella frigorifera per mantenere le derrate recuperate al fresco e uno spazio a uso ufficio per gli enti del Terzo settore che partecipano al progetto.
Così Milano conferma la sua vocazione all’innovazione sociale ponendosi all’avanguardia anche in questo settore e non solo nel design e nella moda. Situato all'interno del Mercato Agroalimentare all’ingrosso di Milano gestito da SOGEMI S.p.A., che gestisce anche i mercati rionali di Milano, questo progetto rappresenta un esempio virtuoso di come la collaborazione tra enti pubblici, aziende private e associazioni del terzo settore possa generare un impatto positivo concreto nella lotta contro lo spreco alimentare e nel supporto ai più deboli dal punto di vista economico.
In un contesto in cui, a livello globale, una quantità impressionante di cibo ancora commestibile finisce tra i rifiuti, l'Hub Foody Zero Sprechi si pone come una risposta efficace e strutturata a questa problematica. L'idea è semplice quanto intelligente: recuperare i prodotti alimentari invenduti o prossimi alla scadenza dal mercato all'ingrosso, garantendone la sicurezza e la qualità, per poi ridistribuirli gratuitamente a enti caritatevoli e associazioni che assistono persone in difficoltà economica.
Il funzionamento dell'Hub è il risultato di una sinergia tra SOGEMI che mette a disposizione gli spazi e le infrastrutture necessarie e gli operatori del mercato sensibili al tema dello spreco, che selezionano e donano i prodotti che non possono più essere commercializzati ma che sono ancora idonei al consumo. A questo punto, entrano in gioco le associazioni e le organizzazioni no-profit convenzionate, che si occupano della raccolta, dello smistamento e della distribuzione del cibo.
I prodotti recuperati sono vari: frutta e verdura, prodotti da forno, latticini, carne e pesce, tutti gestiti con rigorosi controlli igienico-sanitari. Si offre così alle famiglie assistite un paniere alimentare completo e bilanciato.
Se dal punto di vista sociale, l'iniziativa contribuisce a contrastare la povertà alimentare, garantendo l'accesso a cibo di qualità a migliaia di persone che altrimenti farebbero fatica a provvedere ai propri bisogni primari, dal punto di vista ambientale, l'Hub gioca un ruolo cruciale nella riduzione dello spreco. Ogni tonnellata di cibo recuperato significa meno risorse per la produzione (acqua, energia, suolo) e meno emissioni di gas serra per lo smaltimento dei rifiuti organici. Per SOGEMI, ridurre gli sprechi quindi non è solo una questione etica, ma anche un'opportunità per promuovere una cultura della responsabilità e della sostenibilità, creando un modello di business sostenibile.
L'esperienza di successo dell'Hub Aiuto Alimentare Foody Zero Sprechi a Milano può essere un modello: con un approccio collaborativo, è possibile trasformare un problema come lo spreco alimentare in un'opportunità per generare valore sociale ed ambientale.
In un'epoca in cui non sempre la consapevolezza sull'importanza della sostenibilità e dell'equità sociale è sufficientemente diffusa, iniziative come Foody Zero Sprechi contribuiscono a indicare la strada delle modificazioni dei comportamenti alimentari e della solidarietà.
