Intitolato a Piero Sacerdoti il largo tra Via Santa Sofia e Corso Italia

Hanno partecipato alla cerimonia e hanno ricordato Sacerdoti, oltre a Tommaso Sacchi e Mattia Abdu, anche Tomaso Masutti, consigliere del Museo dell’Assicurazione, Giuseppe Pedone, Direttore operativo di Deloitte e Carlo Rossanigo, Direttore comunicazione di Allianz Italia. L’assessore Sacchi ha aperto la cerimonia e la serie degli interventi commemorativi, alla presenza di Liliana Segre e dei rappresentanti della comunità ebraica milanese, ricordando la figura di straordinario rilievo per la nostra città e per l’Italia di Piero Sacerdoti, di cui ricordiamo la biografia.
Piero Sacerdoti nacque nel 1905 in una famiglia profondamente radicata nella storia civile e culturale italiana. Studiò al Liceo Parini, fu amico di Dino Buzzati, si laureò con lode in Giurisprudenza a Milano nel 1928 e l’anno successivo ancora con lode in Scienze politiche a Pavia. Divenne Procuratore Legale e Libero Docente in diritto del lavoro. Assunto nel gruppo RAS, Riunione Adriatica di Sicurtà, che ora dal 2007 fa parte di Allianz Italia, Sacerdoti iniziò un percorso professionale che lo portò ad assumere ruoli di grande responsabilità. Nel 1936 venne nominato dalla RAS direttore a Parigi e acquisì un’esperienza internazionale preziosa.
La sua vita privata si intreccia con la storia del Novecento. Nel giugno del 1940, il giorno prima dell’occupazione tedesca di Parigi, lasciò la capitale francese per raggiungere la fidanzata Ilse Klein, fuggita dalla Germania nazista insieme alla sua famiglia di origine ebrea per sfuggire alla persecuzione nazista. Si sposarono in agosto a Marsiglia. Dopo l’8 settembre del ’43 rientrò in Italia, e venne perseguitato come ebreo dai nazifascisti, ma riuscì a rifugiarsi con la moglie, il figlio Giorgio e i genitori in Svizzera.
Anche in esilio Sacerdoti continuò a insegnare e a contribuire alla crescita culturale degli italiani tenendo lezioni di diritto amministrativo nei corsi organizzati all’Università di Ginevra per gli studenti italiani rifugiati in Svizzera.
Dopo la guerra rientrò in Italia e nel 1949 a soli 43 anni divenne Direttore Generale della RAS, incarico che mantenne fino alla morte nel 1966. E’ in questi anni del miracolo economico italiano che Sacerdoti lascia un profondo segno. Guida con passione e lungimiranza la crescita della RAS portandola a essere la seconda compagnia assicurativa italiana e avviandola a una dimensione internazionale che prima non aveva; è tra i primi a comprendere l’importanza della diversificazione dei prodotti assicurativi, spingendo la RAS a sviluppare polizze mirate dedicate a famiglie e imprese e polizze per le coperture dei rischi nucleari. Dal 1963 assunse anche la responsabilità della rete esterna del gruppo, segnandone l’affermazione non solo in Italia ma anche in Europa.
Nel 1953 venne nominato Commendatore al merito e l’anno dopo Cavaliere della Legion d’onore. Piero Sacerdoti morì all’improvviso e prematuramente nel 1966 a Celerina, in Svizzera. Nel 1968 il Comune di Milano gli ha conferito l’Ambrogino d’oro alla memoria. E’ sepolto al Cimitero Monumentale.
Non solo uomo d’impresa, Sacerdoti fu anche un manager umanista, uomo curioso, colto, attento ai problemi sociali e sempre pronto a promuovere la cultura del lavoro assicurativo e la cultura in generale. Fondò il “Centro di studi assicurativi” nell’ambito dell’ ANIA, l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, e partecipò attivamente alla nascita della Comunità Economica Europea aderendo con entusiasmo al Movimento Federalista Europeo fondato da Spinelli, Rossi e Colorni. Ernesto Rossi gli dedicò una delle prime copie ciclostilate del Manifesto di Ventotene.
Il nuovo Largo si trova davanti al palazzo che alla fine degli anni ’50, Piero Sacerdoti volle fosse costruito come nuova sede della società RAS, affidandone i lavori ai due celebri architetti Giò Ponti e Piero Portaluppi, già progettisti di altri edifici milanesi simbolici della città. La nuova sede della RAS fu inaugurata nel maggio del 1962. Da qualche settimana è diventata il quartier generale della società di servizi e revisione Deloitte.
“Intitolare questo largo a Piero Sacerdoti significa riconoscere e tramandare la memoria di un uomo che ha saputo trasformare la cultura assicurativa in uno strumento di progresso economico e sociale, unendo bellezza, innovazione e spirito civico – ha dichiarato in chiusura del suo intervento l’assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi –…. Che questo luogo diventi dunque un punto di incontro e di ispirazione per tutti noi, così come lo è stato il Palazzo RAS: un simbolo di modernismo, di progresso e di ciò che possiamo realizzare quando la passione, la cultura e l’intelligenza guidano le nostre azioni”.