Crisi climatica e crisi ecologiche, la scienza incontra i cittadini

Il 23 maggio scorso al Circolo Acli Lambrate si è parlato della crisi climatica con due esperti, due studiosi che hanno avuto il pregio di spiegare in modo semplice quello che sta succedendo sul nostro pianeta. Questo è il resoconto che pubblichiamo in collaborazione con "Dai nostri quartieri", il nostro 'collega' cartaceo. ()
Crisi climatica e ecologiche (1)
Eventi meteorologici estremi frequenti e intensi, riscaldamento globale (dovuto all’aumento dei gas serra in atmosfera), perdita di biodiversità, ritiro dei ghiacciai (che una volta persi, lo sono definitivamente) portano al calo della produzione globale. Una conseguenza della crisi climatica che investe le società umane.

Mario Gregorio Piuri, fisico climatologo, è partito dai dati del sesto rapporto di valutazione (anno 2021-2022) del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico, IPCC, che valuta le informazioni scientifiche, tecniche e socioeconomiche sul cambiamento climatico, per dimostrare quanto sia vero che la crisi climatica esiste e negarla è assolutamente impensabile. Questo il link https://www.ipcc.ch/.

La crisi climatica si manifesta sempre più frequentemente attraverso eventi estremi, riscaldamento globale, perdita di biodiversità e un generale calo della produzione alimentare. Alessia Perego, ricercatrice e docente di Agronomia e Coltivazioni Erbacee presso l’Università degli Studi di Milano, ha evidenziato il duplice ruolo dell’agricoltura – e in particolare delle coltivazioni – che, pur contribuendo in modo significativo alle emissioni di gas serra, può al contempo offrire soluzioni concrete per contrastarle. Il suolo agricolo, infatti, rappresenta una riserva strategica di carbonio, capace di immagazzinare CO₂ atmosferica nella sostanza organica.

In questo contesto, le pratiche agricole sostenibili sono centrali: lavorazione ridotta del suolo, colture di copertura, rotazioni colturali, irrigazione efficiente e uso di varietà vegetali ottimizzate. L’impiego mirato di fertilizzanti e l’introduzione di tecnologie di monitoraggio permettono inoltre di contenere ulteriormente le emissioni. L’obiettivo è promuovere un’agricoltura efficiente nell’uso delle risorse, capace di adattarsi al cambiamento climatico e contribuire alla sua mitigazione. I risultati di questi studi si traducono in soluzioni reali, già adottate da molti agricoltori, mossi dalla necessità di salvaguardare i propri raccolti per la sopravvivenza economica.

Ne emerge una prospettiva concreta di sostenibilità ambientale ed economica per il settore agricolo. Soluzioni tipo: migliore gestione del suolo (lavorazione ridotta, colture di copertura, rotazione delle colture), gestione dell’acqua, apporti organici e letame, selezione delle piante e tecnologia e input (uso di fertilizzanti sia minerali sia organici), monitoraggio con sensori e software.

Sergio de la Pierre sottolinea come sia importante la partecipazione dei cittadini per uscire da una sensazione di impotenza. Mario Piuri risponde che sono le autorità locali (comuni, associazioni, comitati etc.) coloro che più di altri possono intervenire sul territorio e sulle abitudini personali per diventare comuni virtuosi.

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