Il fascismo della nuova era
L’ideologia dominante che governa il mondo si fonda sulla supremazia dei potenti e la violenza nei confronti dell’altro, del diverso, del povero.
(Paolo Burgio)28/05/2025
L’articolo di Naomi Klein e Astra Taylor pubblicato dal The Guardian e riproposto da Arcipelago Milano nell’ultimo numero del 13 maggio 2025 (link) mi è parso davvero utile per comprendere l’evoluzione in atto nella società americana, o per meglio dire dell’involuzione a cui sta andando incontro la società che sino a ieri si proponeva come modello di democrazia per il mondo intero e che continua ad avere un’influenza determinante in Europa e in Italia, incidendo sensibilmente sulla nostra opinione pubblica.
Con l’ascesa al potere di Donald Trump sono caduti i veli dietro i quali i potenti della terra nascondevano agli occhi del popolo il loro dominio; non occorre più celare la negazione dei diritti universali, rispettare la legalità o le convenzioni internazionali.
Credo che l’unica chiave di lettura di questa deriva verso un mondo in cui, ammesso che sia possibile, potranno sopravvivere solo un ristretto numero di individui privilegiati, sia quella offerta da Naomi Klein e Astra Taylor.
Quale futuro ci attende se l’ideologia delle destre suprematiste continueranno a negare i pericoli che minacciano la natura e l’esistenza del genere umano, le alterazioni del clima, le disuguaglianza estreme, lo sviluppo incontrollato dell’IA?
Non siamo affatto immuni da questi pericoli e saremmo ciechi e sordi se non siamo in grado di riconoscere i segnali del nuovo ordine mondiale che sta eliminando il diritto e lo stato sociale.
Si tratta di riconoscere che un mondo governato dalle destre diventerà invivibile per la maggior parte di noi, se non per tutti, né possiamo pensare che questo sia un problema che dovranno affrontare le future generazioni, negheremmo ai nostri figli e nipoti il diritto di vivere.
Dobbiamo convincerci che per rendere possibile la sopravvivenza futura del mondo occorre cambiare qualcosa a cominciare dalle guerre sostenute dal fascismo guerrafondaio.
Oggi non è più possibile una rivoluzione poiché, come afferma il filosofo sudcoreano Byung-Chul Han, il sistema neoliberista imperante ci lascia quella libertà (reale o presunta) a livello personale che rende impossibile la protesta e così sconfigge ogni possibile resistenza.
Come reagire al sistema neoliberista e al fascismo da fine del mondo , che ne è la conseguenza, rivendicato daTrump e compagni ormai senza ipocrisie e mezzi termini?
La risposta negli scritti degli autori qui citati e in molti altri pensatori sta nel coltivare la speranza, non in forma di rassegnazione, ma di azione per il riconoscimento della condizione che la nostra umanità si può realizzare solo attraverso la relazione con l’altro, il diverso, l’estraneo, che siamo interdipendenti su questa terra con l'ambiente in cui viviamo e che la nostra sopravvivenza sarà solidale o non potrà esserci. In questo senso siamo responsabili del futuro che consegneremo ai nostri figli.
Con l’ascesa al potere di Donald Trump sono caduti i veli dietro i quali i potenti della terra nascondevano agli occhi del popolo il loro dominio; non occorre più celare la negazione dei diritti universali, rispettare la legalità o le convenzioni internazionali.
Credo che l’unica chiave di lettura di questa deriva verso un mondo in cui, ammesso che sia possibile, potranno sopravvivere solo un ristretto numero di individui privilegiati, sia quella offerta da Naomi Klein e Astra Taylor.
I super-ricchi pensano di trovare rifugio in bunker isolati dal resto del mondo, e hanno i mezzi per farlo, mentre l’umanità subirà le conseguenze del cambiamento climatico, la scarsità di acqua e di risorse vitali. Si coltiva l’ideologia del suprematismo del ricco e del potente, sottraendosi agli obblighi di cittadinanza, al rispetto delle regole di convivenza civile, di democrazia, dei diritti altrui; una sorta di fascismo della fine del mondo (e chi se ne importa di quelli che non soparvviveranno).
Una ideologia contraddittoria, mentre nega gli effetti delle alterazioni del clima, si organizza per sopravvivere ai cataclismi apocalittici che deriveranno dal mantenimento di un sistema che ne è direttamente causa. Evidentemente la pulsione verso il dominio e il potere smisurato delle élite dei super-ricchi sono più forti della ragione e del buon senso (la storia del mondo non manca di esempi). L’ideologia coltivata dalle destre al potere insegue uno sviluppo senza limiti, senza avere alcuna plausibile visione di un futuro sostenibile per l’umanità, se non al di fuori del pianeta terra.
Klein e Taylor approfondiscono lo scenario entro il quale si va affermando questo fascismo da fine del mondo nella società americana di oggi; nei suoi aspetti essenziali questa è anche l’ideologia che seguono le destre europee.
Israele viola ogni regola del diritto internazionale e della morale universale, impunemente davanti al mondo intero, in diretta TV. Trump progetta insieme a Netanyahu nuovi lussuosi resort sulle macerie sotto cui giacciono i cadaveri dei palestinesi.
Non riusciamo a renderci conto di come sia possibile mostrare un tale cinismo e che possano accadere simili atrocità e crimini contro l’umanità. Le coscienze dei comuni cittadini sono scosse e stentiamo a credere che tutto ciò possa succedere, ma le élite dominanti in grado di condizionare le agende politiche degli stati nazionali restano assolutamente indifferenti e i governi, sedicenti portatori dei valori occidentali, non fanno alcunché in concreto per intervenire e fermare il massacro.
E’ con questa ideologia che Israele sta sterminando i palestinesi facendo terra bruciata di ogni residuo di presenza umana, l’ideologia della violenza suprematista tipica del fascismo. E la deriva guerrafondaia che l’Europa, sotto la spinta della Germania, sta seguendo, perdendo di vista la salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali, del benessere dei cittadini, del rischio nucleare non è pure antesignana di questo fascismo da fine del mondo?
Klein e Taylor approfondiscono lo scenario entro il quale si va affermando questo fascismo da fine del mondo nella società americana di oggi; nei suoi aspetti essenziali questa è anche l’ideologia che seguono le destre europee.
Israele viola ogni regola del diritto internazionale e della morale universale, impunemente davanti al mondo intero, in diretta TV. Trump progetta insieme a Netanyahu nuovi lussuosi resort sulle macerie sotto cui giacciono i cadaveri dei palestinesi.
Non riusciamo a renderci conto di come sia possibile mostrare un tale cinismo e che possano accadere simili atrocità e crimini contro l’umanità. Le coscienze dei comuni cittadini sono scosse e stentiamo a credere che tutto ciò possa succedere, ma le élite dominanti in grado di condizionare le agende politiche degli stati nazionali restano assolutamente indifferenti e i governi, sedicenti portatori dei valori occidentali, non fanno alcunché in concreto per intervenire e fermare il massacro.
E’ con questa ideologia che Israele sta sterminando i palestinesi facendo terra bruciata di ogni residuo di presenza umana, l’ideologia della violenza suprematista tipica del fascismo. E la deriva guerrafondaia che l’Europa, sotto la spinta della Germania, sta seguendo, perdendo di vista la salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali, del benessere dei cittadini, del rischio nucleare non è pure antesignana di questo fascismo da fine del mondo?
Quale futuro ci attende se l’ideologia delle destre suprematiste continueranno a negare i pericoli che minacciano la natura e l’esistenza del genere umano, le alterazioni del clima, le disuguaglianza estreme, lo sviluppo incontrollato dell’IA?
Non siamo affatto immuni da questi pericoli e saremmo ciechi e sordi se non siamo in grado di riconoscere i segnali del nuovo ordine mondiale che sta eliminando il diritto e lo stato sociale.
Si tratta di riconoscere che un mondo governato dalle destre diventerà invivibile per la maggior parte di noi, se non per tutti, né possiamo pensare che questo sia un problema che dovranno affrontare le future generazioni, negheremmo ai nostri figli e nipoti il diritto di vivere.
Dobbiamo convincerci che per rendere possibile la sopravvivenza futura del mondo occorre cambiare qualcosa a cominciare dalle guerre sostenute dal fascismo guerrafondaio.
Oggi non è più possibile una rivoluzione poiché, come afferma il filosofo sudcoreano Byung-Chul Han, il sistema neoliberista imperante ci lascia quella libertà (reale o presunta) a livello personale che rende impossibile la protesta e così sconfigge ogni possibile resistenza.
Come reagire al sistema neoliberista e al fascismo da fine del mondo , che ne è la conseguenza, rivendicato daTrump e compagni ormai senza ipocrisie e mezzi termini?
La risposta negli scritti degli autori qui citati e in molti altri pensatori sta nel coltivare la speranza, non in forma di rassegnazione, ma di azione per il riconoscimento della condizione che la nostra umanità si può realizzare solo attraverso la relazione con l’altro, il diverso, l’estraneo, che siamo interdipendenti su questa terra con l'ambiente in cui viviamo e che la nostra sopravvivenza sarà solidale o non potrà esserci. In questo senso siamo responsabili del futuro che consegneremo ai nostri figli.