Global March to Gaza
Qualche settimana fa, su impulso di alcuni medici, reporter e persone impegnate per la Palestina, è nata in più parti del mondo l’idea di organizzare una missione internazionale nonviolenta e di massa per permettere l’apertura del valico di Rafah e ottenere la fine del genocidio.
(a cura della Redazione)27/05/2025
Global March to Gaza
Massimiliano Cangelosi
24 Maggio 2025
Oggi più di venti delegazioni internazionali sono pronte e il movimento non cessa di crescere.
Massimiliano Cangelosi
24 Maggio 2025
Oggi più di venti delegazioni internazionali sono pronte e il movimento non cessa di crescere.
La data di partenza è il 13 giugno.
Di fronte alla complicità dei governi, i popoli del mondo si prendono le proprie responsabilità e decidono di andare a Rafah pacificamente per esigere la fine del genocidio, la fine dell’occupazione, il rispetto del diritto internazionale.
Qualche settimana fa, nei primi di Aprile nasce in più parti del mondo l’idea di organizzare una missione internazionale non violenta e di massa per permettere l’apertura del valico di Rafah, ottenere la fine del genocidio e la fine dell’occupazione dei territori palestinesi. Questo movimento, questa coalizione mondiale si è costruita grazie all’impulso di alcuni medici, reporter, e attivisti che da tempo sono implicati nella causa umanitaria per la Palestina, e che già hanno lavorato sul campo a Gaza in questi ultimi mesi (come il dr Hicham El Ghaoui, o il Dr Yacine Haffaf). Esistono ormai più di venti delegazioni internazionali che saranno presenti alla marcia, e il movimento non cessa di crescere in questi ultimi giorni. Ora più che mai è il momento di agire!
La data di partenza è il 13 giugno prossimo nella mattina dal Cairo, si arriverà in bus fino à El-Arish in Sinai, per inseguito continuare a piedi fino al valico di Rafah (che si trova a circa cinquanta chilometri): il punto dove i camion degli aiuti umanitari giacciono dai primi giorni di marzo senza riuscire a raggiungere le persone cui erano destinati. L’obiettivo è permettere l’apertura del valico e la fine del genocidio, della guerra, dell’occupazione. L’appuntamento è per la sera del 12 al Cairo per essere sicuri di partire con i bus organizzati dalla società civile egiziana il 13 mattina. Il 15 si dovrebbe raggiungere al valico.
La presenza di centinaia di migliaia di persone pacifiche provenienti da tutto il mondo, con la presenza di giornalisti, parlamentari, Ong, e soprattutto il più grande numero di persone dal mondo intero sul confine potrebbe premettere di fare una ragionevole pressione internazionale sul governo e sulla società israeliana, affinché il diritto internazionale possa essere pienamente applicato. E il mandato di cattura della corte penale internazionale per i responsabili del genocidio possa essere eseguito.
A questa iniziativa si associano, per il momento e contemporaneamente, la Freedom Flottilla, che sarà presente via mare, e la carovana del SUMUD (Overland Convoy To Break The Siege On Gaza), partita già dalla Tunisia, che raggiungerà via terra il valico di Rafah nello stesso periodo.
Saranno previste azioni di sostegno all’iniziativa localmente al fine fare pressione sui governi e sui parlamenti, occidentali e non, per rompere l’assedio e interrompere la loro complicità; e per sostenere la missione internazionale dei popoli del mondo solidali ai valori della nostra umanità in pericolo. Anche se non potete partecipare alla marcia è utile ed estremamente importante parlarne e sostenerla nei vostri territori, ognuno secondo le sue possibilità.
Viva Viva Palestina!
Per raggiungere il network del movimento ed avere tutte le informazioni necessarie è importante entrare nei gruppi di lavoro sulle reti social:
Global March to Gaza
Website: www.marchtogaza.net (qui troverete tutti i gruppi telegram attivi per organizzarsi)
Instagram: https://www.instagram.com/globalmarchtogaza
TikTok: https://www.tiktok.com/@globalmarchtogaza
Facebook: https://www.facebook.com/share/1FPdCJmJdu/?mibextid=wwXIfr
Di fronte alla complicità dei governi, i popoli del mondo si prendono le proprie responsabilità e decidono di andare a Rafah pacificamente per esigere la fine del genocidio, la fine dell’occupazione, il rispetto del diritto internazionale.
Qualche settimana fa, nei primi di Aprile nasce in più parti del mondo l’idea di organizzare una missione internazionale non violenta e di massa per permettere l’apertura del valico di Rafah, ottenere la fine del genocidio e la fine dell’occupazione dei territori palestinesi. Questo movimento, questa coalizione mondiale si è costruita grazie all’impulso di alcuni medici, reporter, e attivisti che da tempo sono implicati nella causa umanitaria per la Palestina, e che già hanno lavorato sul campo a Gaza in questi ultimi mesi (come il dr Hicham El Ghaoui, o il Dr Yacine Haffaf). Esistono ormai più di venti delegazioni internazionali che saranno presenti alla marcia, e il movimento non cessa di crescere in questi ultimi giorni. Ora più che mai è il momento di agire!
La data di partenza è il 13 giugno prossimo nella mattina dal Cairo, si arriverà in bus fino à El-Arish in Sinai, per inseguito continuare a piedi fino al valico di Rafah (che si trova a circa cinquanta chilometri): il punto dove i camion degli aiuti umanitari giacciono dai primi giorni di marzo senza riuscire a raggiungere le persone cui erano destinati. L’obiettivo è permettere l’apertura del valico e la fine del genocidio, della guerra, dell’occupazione. L’appuntamento è per la sera del 12 al Cairo per essere sicuri di partire con i bus organizzati dalla società civile egiziana il 13 mattina. Il 15 si dovrebbe raggiungere al valico.
La presenza di centinaia di migliaia di persone pacifiche provenienti da tutto il mondo, con la presenza di giornalisti, parlamentari, Ong, e soprattutto il più grande numero di persone dal mondo intero sul confine potrebbe premettere di fare una ragionevole pressione internazionale sul governo e sulla società israeliana, affinché il diritto internazionale possa essere pienamente applicato. E il mandato di cattura della corte penale internazionale per i responsabili del genocidio possa essere eseguito.
A questa iniziativa si associano, per il momento e contemporaneamente, la Freedom Flottilla, che sarà presente via mare, e la carovana del SUMUD (Overland Convoy To Break The Siege On Gaza), partita già dalla Tunisia, che raggiungerà via terra il valico di Rafah nello stesso periodo.
Saranno previste azioni di sostegno all’iniziativa localmente al fine fare pressione sui governi e sui parlamenti, occidentali e non, per rompere l’assedio e interrompere la loro complicità; e per sostenere la missione internazionale dei popoli del mondo solidali ai valori della nostra umanità in pericolo. Anche se non potete partecipare alla marcia è utile ed estremamente importante parlarne e sostenerla nei vostri territori, ognuno secondo le sue possibilità.
Viva Viva Palestina!
Per raggiungere il network del movimento ed avere tutte le informazioni necessarie è importante entrare nei gruppi di lavoro sulle reti social:
Global March to Gaza
Website: www.marchtogaza.net (qui troverete tutti i gruppi telegram attivi per organizzarsi)
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