Indici Paritari. Appello nazionale sull'Istruzione

Riceviamo e volentieri pubblichiamo, invitandovi a leggere, condividere e firmare l’appello che l'associazione Indici Paritari rivolge alle case editrici scolastiche, chiedendo di sottoscrivere a chi nella scuola lavora, a chi nella scuola crede, a chi non ritiene ammissibile l'enorme passo indietro nella lettura del mondo e della relazione pedagogica. ()
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LA RICADUTA DELLE INDICAZIONI NAZIONALI SUI LIBRI DI TESTO: UNA NARRAZIONE CHE NON POSSIAMO ACCETTARE
NUOVE INDICAZIONI NAZIONALI: APPELLO ALL’ASSOCIAZIONE ITALIANA EDITORI


L’11 marzo sono stati pubblicati dal Ministero dell’Istruzione e del Merito i materiali per il dibattito pubblico in merito alle Nuove Indicazioni per la scuola dell’infanzia e primo ciclo di istruzione 2025.

Nella fase interlocutoria avviatasi tra le associazioni e le diverse realtà che ruotano intorno al mondo della scuola, dell’educazione, della cultura e della società civile, sono emerse molteplici osservazioni e analisi che hanno evidenziato le numerose criticità del documento che risulta in antitesi con un’idea di scuola e di società plurale, interculturale, antirazzista, antisessista e laica come è quella che dovrebbe essere garantita dalla Costituzione della Repubblica italiana (art. 33 e 34), e dall’art.1 del Testo Unico in materia d’istruzione (DL 7 aprile 2025, n. 45) e dalle leggi 59/1997 e 107/2015 che tutelano la libertà d'insegnamento e l'autonomia scolastica.

A partire dalla premessa culturale generale, le Indicazioni presentano una visione ristretta, a senso unico, ridotta alla sola storia dell’Occidente, caratterizzato da un presunto progresso verso la libertà e la civiltà.

Si delinea in esse un’idea di scuola dal carattere trasmissivo e fortemente prescrittivo che legittima e trasmette le conoscenze, veicolando un sapere preconfezionato da somministrare a studenti e studentesse senza tener conto dei diversi stili di apprendimento di ciascun*.

Le Nuove Indicazioni nazionali, inoltre, presentano non solo contenuti anacronistici e regressivi ma nascondono anche un tentativo di trasformare questi stessi contenuti in “programma” andando a ledere sia la libertà di insegnamento, sia l’autonomia scolastica.

Alla luce delle tante ed evidenti criticità riportate dalle numerose realtà che operano nella scuola e negli ambiti disciplinari su cui le Indicazioni hanno una ricaduta (che riportiamo al termine del presente documento), riteniamo necessario intervenire su una serie di concetti cardine di cui si evidenzia un’imbarazzante semplificazione ed un utilizzo ideologico: libertà, Occidente, complementarità, relazioni, violenza di genere come patologia, scuola come luogo in cui si apprende l’autorità e così via.

Una menzione a parte, ma non separata, riguarda il linguaggio utilizzato che esibisce una retorica androcentrica, veteromaschilista non più accettabile né accettata: la storia dell’Uomo, il Maestro appaiono oggi più come materiali storici da proporre in un laboratorio di sociolinguistica che parti di un lessico di una scuola che guarda al presente e al futuro.

E’ interessante che, in una scuola in cui l’80% del corpo docente è costituito da donne, le Indicazioni pongano al centro la figura del Maestro, il Magister, i cui caratteri rimandano ad una funzione normativa e dirigista della scuola, dimenticandone il cuore: la relazione educativa.

Un’impostazione come quella che caratterizza le Nuove Indicazioni nazionali mette in discussione anche la struttura dei libri di testo, argomento che preoccupa in modo particolare la nostra associazione, nata proprio con l’intento di attenzionare i libri di testo, strumenti di lavoro imprescindibili dell’attività didattica.

Se, infatti, in questi anni diverse case editrici hanno avviato un processo di rinnovamento e di maggiore attenzione a tematiche come le pari opportunità, il rispetto delle differenze, l’utilizzo di un linguaggio più inclusivo -anche grazie alla pressione esercitata da associazioni di docenti come la nostra e di genitori- la “restaurazione” rappresentata dalle Nuove Indicazioni nazionali avrà una ricaduta sulla redazione dei libri di testo che subiranno un impoverimento dovuto alla perdita di una visione critica e attenta alla complessità in cui viviamo.

Troviamo inaccettabile che i manuali scolastici possano trasmettere la lettura del mondo delineata dalle Indicazioni, incentrata su un pensiero unico volto all’esaltazione dell'identità nazionale in una scuola multietnica che crediamo debba essere spazio sicuro dove far convivere e valorizzare tutte le differenze.

Chiediamo pertanto all’AIE- Associazione Italiana Editori - la possibilità di un incontro per continuare il confronto precedentemente avviato riguardo ai libri di testo, che raccolga adesso le nostre istanze circa le Nuove Indicazioni nazionali, secondo quanto esposto in questo documento.

A condividere e sottoscrivere quest’appello chiamiamo singole/i e realtà associative, chi opera nel mondo della scuola e chi crede nell’istruzione come diritto fondamentale e nella scuola come luogo della crescita della persona e della comunità.

Le fondatrici dell’APS Indici Paritari

Filomena Taverniti

Monica Di Bernardo

Fabiola Del Vecchio

Giulietta Stirati

Diana Lenzi

Antonella Petricone

Barbara Perrini

Di seguito i link ai documenti prodotti dalle Associazioni di docenti e genitori, dalle Associazioni e dagli Istituti attivi nelle diverse discipline ed ambiti, attenti alla didattica ed all’impostazione pedagogica:

MCE-MOVIMENTO PER LA COOPERAZIONE EDUCATIVA https://drive.google.com/file/d/1nVO4is0VyG2rC38PaNcfIJoTE8kM9I1E/view?fbclid=IwY2xjawKD5slleHRuA2FlbQIxMQBicmlkETA4TGFqQWhiT2U5NjJCUUQ0AR5nZt-izKtnO4AxSRBpkKlJ7hPYypBmV4XM0hyVPSDB6OaNR09eUBH8YIQgjg_aem_lIsE3wFC-UW-nwopji__LQ

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