“ONE TO ONE: JOHN & YOKO”, i primi militanti anni a New York di John Lennon e Yoko Ono
John Lennon e Yoko Ono, trasferitisi dall’Inghilterra negli Stati Uniti nell’estate del 1971, ad un anno dallo scioglimento dei Beatles, vanno a vivere a New York, dove intessono legami con i protagonisti del mondo della Controcultura americana, come il poeta Allen Ginsberg e l’attivista Jerry Rubin. Pacifisti da sempre, John e Yoko si lasciano coinvolgere in campagne contro la presidenza Nixon e la guerra in Vietnam, contro la violenta repressione della rivolta nel carcere di Attica, contro le diseguaglianze razziali, e inoltre per la liberazione di John Sinclair. Per “One to One” è stato ricostruito il piccolo appartamento al Village in cui vissero per qualche anno, compresa la tv sempre accesa che per John e Yoko costituì una finestra sul mondo e le ingiustizie per si battevano e da cui ci vengono riproposti spezzoni di notiziari e di pubblicità di quel periodo, montati in alternanza frenetica con filmati casalinghi ed interviste inediti e con gli audio delle telefonate (registrate e conservate) tra John o Yoko e loro amici e interlocutori.
Poi il film, che dura un’ora e quaranta minuti, racconta del “One to One Benefit Concert”, evento suddiviso in due set, il pomeriggio e la sera del 30 agosto 1972 al Madison Square Garden di New York: un concerto benefico a sostegno dei bambini con disabilità intellettive confinati in una situazione degradante presso la Willowbrook State School. Del concerto che gli dà il titolo, nell’arco del film vengono proposti diversi brani, tra cui ottime versioni di “Come Together”, “Mother”, “Don’t Worry Kyoko”, “instant Karma” e “Imagine”. Le riprese di quel concerto - che sarebbe rimasto l’unico live completo di Lennon dopo i Beatles - sono già state edite ma qui l’audio, rimasterizzato da Sean Lennon, rende il suono più pulito e potente, facendo un po’ rimpiangere di non poterlo ascoltare per intero. In repertorio anche alcuni brani dell’album “Some Time in New York City”, registrato l’anno prima, canzoni inedite legate al loro impegno politico di quegli anni, tra cui “Attica State”, “Sunday Bloody Sunday”, “John Sinclair” e “Woman is the Nigger of the World”, quest’ultima testimonianza della partecipazione di entrambi, ma soprattutto di Yoko, ai primi raduni del movimento femminista americano, come ben documentato dal film.
Per scelta di Kevin Macdonald, in “One to One” non compaiono invece interviste a testimoni delle vicende raccontate, forse perché già abbondantemente presenti in altri documentari sul periodo newyorkese di Lennon e Ono, come “U.S.A. contro John Lennon” del 2006 e “LENNONYC” del 2010.Nel finale del film si accenna alla dissociazione della coppia Ono dalle iniziative militanti di Jerry Rubin, prologo del successivo distacco dal coinvolgimento politico attivo. Contemporaneamente, era ormai il 1973, John e Yoko lasciano il Village e Soho per trasferirsi nei quartieri alti al Dakota Building, posto di fronte al Central Park. I motivi di questa svolta il film non li approfondisce. Probabilmente incise lo stato di stress in cui avevano vissuto per via dei controlli dell’FBI e del rischio di espulsione di Lennon dagli States perché considerato cittadino non gradito. La cittadinanza americana sarebbe arrivata solo nel gennaio del 1976, ad un anno e mezzo dello scandalo Watergate e dalle dimissioni di Nixon. Il Dakota sarebbe stata l’ultima casa di Lennon, quella in cui visse da vicino i primi anni del figlio Sean ma anche il luogo della sua morte violenta, ucciso a bruciapelo dalla pistola di Mark David Chapman. Un epilogo triste che tutti conosciamo, ma la storia raccontata da “One to One” non arriva fino a lì.