San Siro, di male in peggio
Il sindaco Sala da cinque anni persegue un solo intento, cedere lo stadio Meazza per soddisfare gli intenti speculativi delle società calcistiche milanesi. I comitati civici cittadini non ci stanno e chiedono che la proprietà di un bene pubblico, simbolo delle glorie calcistiche milanesi, venga salvaguardata.
(Paolo Burgio)05/11/2024
L’insistenza con cui il sindaco Sala ha cercato di andare incontro ai desiderata degli investitori che possiedono le squadre di calcio milanesi dimostra una determinazione ed una tenacia rimarchevole. Beninteso nulla a che vedere con il sostegno allo sport del calcio ed alla tifoseria milanese.
Si tratta di realizzare la speculazione che sta a cuore alle due squadre, o meglio ai fondi ed ai finanzieri che le posseggono. Si tratta di imbastire un’operazione finanziaria acquisendo una proprietà pubblica a condizioni del tutto favorevoli, per gli acquirenti, realizzando il progetto iniziale, già a suo tempo presentato, rinviato e cancellato, che prevedeva l’abbattimento del Meazza, ora modificato con la bella pensata di avere in futuro due stadi, uno nuovo e uno vecchio, il Meazza.
Al comune cittadino può sfuggire la logica di una tal soluzione, e infatti da questo punto di vista la cosa non ha senso, ma dal punto di vista dei manager e dei proprietari delle squadre ne ha parecchio, le diverse centinaia di milioni di euro che, facendo i conti, si possono realizzare, come ci spiega il giornalista Gianni Barbacetto in questo articolo.
Ora l’operazione non sembra aver ostacoli, da Roma viene benedetta, la Soprintendenza ha ritirato il vincolo che veniva posto sulla struttura, l’Agenzia delle Entrate ha fornito una valutazione del valore del bene da sottrarre al patrimonio pubblico.
Sala ha disertato il Consiglio Comunale per annunciare in conferenza stampa lunedì 4 novembre che le squadre hanno presentato una dichiarazione di interesse per acquisire la proprietà dello stadio di San Siro, abbandonando la minaccia di realizzare due nuovi stadi, uno a San Donato ed uno a Sesto S.G.
Tutto ciò è avvenuto al di fuori del Consiglio Comunale, sollevando le proteste dei consiglieri di opposizione ed anche di alcuni della maggioranza, trattati dal sindaco come “utili idioti”, secondo quanto hanno essi stessi dichiarato.
Vedremo come finirà questa vicenda, gestita dal sindaco Sala quasi come un fatto personale, su cui sin dall’inizio era evidente che non potevano esistere altre soluzioni che la cessione dello stadio di San Siro alle società calcistiche.
Come si fa a non reagire? I cittadini milanesi sono invitati a far sentire la loro voce contro una simile gestione del patrimonio comunale.
Pubblichiamo intanto integralmente il Comunicato stampa dei comitati civici e ambientalisti milanesi.
Comunicato stampa dei comitati civici e ambientalisti milanesi.
Leggiamo sui giornali che è arrivata la valutazione sullo stadio Meazza richiesta dal sindaco Sala alla Agenzia delle Entrate e che lo stesso sindaco dichiara: “abbiamo fatto ciò che le squadre ci hanno chiesto di fare”.
Noi cittadini invece chiediamo:
- Come mai Anne Hidalgo - la sindaca di Parigi - non ha avuto bisogno di chiedere pareri, ma ha affermato che lo stadio Parco dei Principi di proprietà del Comune non si vende a meno di 350 milioni, dichiarando che "il Parco dei Principi è un patrimonio della città e dei parigini"?
- Come mai il sindaco di Milano non segue l'esempio della sindaca di Parigi nel difendere la res publica dei milanesi contro la speculazione dei fondi di investimento proprietari delle squadre interessati solo ai preziosi terreni cittadini?
- Come mai a Bologna la squadra rosso blu e Webuild hanno siglato un accordo che prevede la ristrutturazione del Dall'Ara e invece a Milano pare impossibile?
Il sindaco Sala ha capito bene quali sono i reali motivi per cui i fondi americani proprietari delle squadre hanno rigettato la proposta di ristrutturazione?
Il sindaco Sala è a conoscenza che la società “Milan-Inter Stadium” - che gestisce, per conto dei Club, le attività dello Stadio Meazza affittandolo per concerti, location, eventi aziendali, convention, meeting - ha fatturato nel 2023 € 27.067.126,00 € a fronte di un canone di locazione onnicomprensivo di 9.300.000€ ?
- Cosa ha fatto il Comune di Milano dopo che la sezione lombarda della Corte dei Conti lo ha bacchettato sulle mancate verifiche degli interventi di riqualificazione dello stadio di San Siro effettuati a scomputo della quota di canone dovuta all’amministrazione da M-I Stadio, visto che una parte del canone viene riscossa dal Comune "sotto forma di interventi di manutenzione straordinaria o di innovazioni" realizzati da M-I Stadio, secondo quanto previsto dalla convenzione che regola i rapporti tra proprietario e concessionario dello stadio?
- Cosa sta facendo il Comune di Milano per fermare il consumo di suolo, a parte le continue dichiarazioni dell'assessore Tancredi e di tutta la Giunta, se poi a San Siro anche il parco dei Capitani e i suoi 52.000 mq di verde verrebbe spazzato via?
- Come sarebbero andate le cose se non ci fosse stato l'assist a Scaroni di Francesco Squeri, il sindaco di San Donato Milanese, entusiasta di permettere la costruzione di un nuovo stadio accanto all’Abbazia di Chiaravalle all’interno del Parco Agricolo Sud Milano - anche lui del tutto indifferente al tema del consumo di suolo e in barba alle direttive europee - dando così la possibilità ai manager del Milan di spaventare il sindaco Sala con la minaccia di abbandonare San Siro?
E’ davvero raccapricciante sentire un sindaco - Beppe Sala - affermare che ha fatto quel che chiedevano le squadre: i poteri forti e ricchi chiedono, la politica si affretta a soddisfarli, su proprietà del Comune stesso, quindi di noi tutti cittadini.
Firmano:
Facciamo l’appello – Stop consumo di suolo
ForestaMI e poi DimenticaMI
Schierarsi Milano
ReferendumXSansiro
Comitato Salviamo il Parco Bassini
Gruppo Quartiere Suffragio
Agenda Verde
Comitato Difesa Ambiente Zona 5
Comitato alberi per Milano, Boschiamo
Associazione Parco piazza d'Armi le Giardiniere
Comitato Popolare Difesa Bosco Falck
Greensando
Comitato Milanese Acquapubblica
Comitato Baiamonti Verde Comune
Comitato Salviamo Benedetto Marcello
KlimatFest
Osservatorio Mameli
Che ne sarà di Città Studi
Lambrate-Rubattino Riparte
Comitato La Goccia
Movimento Beni Comuni
Coordinamento Democratico Costituzionale
Rete Ambiente Lombardia
Comitato Intercomunale Silla 2
Comitato No Asfalto – Tutela strade lastricate
Associazione Amici Parco Nord
Associazione Gruppo Verde San Siro
Difensori della natura
Camera Sud Milano
Milano in Comune
Gabriele Mariani
Patrizia Bedori
Adriana Berra
Irene Pizzocchero
Arianna Azzellino
Veronica Dini
Elena Granata
Paolo Pileri
Carlo Monguzzi
Elena Sironi
Mariella Cappellutti
Lucia Hollstegge
Emanuele Breveglieri
Nadia Boaretto
Margherita Del Piano
Luciana Pellegreffi
Andrea Sanvito
Tiziana Riva
Anita Sonego
Eugenio Galli
Innocente Curci
Andrea Bonessa
Anna Camposampiero
Daniela Macchi
Dario Cinquetti
Serenella Fabiani
Luciana Bordin
Lorenzo Murray
Graziano Galli
Ivan Salvagno
Erica Rodari
Maria Castiglioni
Paolo Burgio
Cristina Simonini
Emanuela Gusso
Gilberto Gibo Rossi
Elisa Brunetto
Pierfrancesco Sacerdoti
Patrizia Rossetti
Valeria Volpe.
Milano, 3 novembre 2024
Facciamo l’appello – Stop consumo di suolo
Si tratta di realizzare la speculazione che sta a cuore alle due squadre, o meglio ai fondi ed ai finanzieri che le posseggono. Si tratta di imbastire un’operazione finanziaria acquisendo una proprietà pubblica a condizioni del tutto favorevoli, per gli acquirenti, realizzando il progetto iniziale, già a suo tempo presentato, rinviato e cancellato, che prevedeva l’abbattimento del Meazza, ora modificato con la bella pensata di avere in futuro due stadi, uno nuovo e uno vecchio, il Meazza.
Al comune cittadino può sfuggire la logica di una tal soluzione, e infatti da questo punto di vista la cosa non ha senso, ma dal punto di vista dei manager e dei proprietari delle squadre ne ha parecchio, le diverse centinaia di milioni di euro che, facendo i conti, si possono realizzare, come ci spiega il giornalista Gianni Barbacetto in questo articolo.
Ora l’operazione non sembra aver ostacoli, da Roma viene benedetta, la Soprintendenza ha ritirato il vincolo che veniva posto sulla struttura, l’Agenzia delle Entrate ha fornito una valutazione del valore del bene da sottrarre al patrimonio pubblico.
Sala ha disertato il Consiglio Comunale per annunciare in conferenza stampa lunedì 4 novembre che le squadre hanno presentato una dichiarazione di interesse per acquisire la proprietà dello stadio di San Siro, abbandonando la minaccia di realizzare due nuovi stadi, uno a San Donato ed uno a Sesto S.G.
Tutto ciò è avvenuto al di fuori del Consiglio Comunale, sollevando le proteste dei consiglieri di opposizione ed anche di alcuni della maggioranza, trattati dal sindaco come “utili idioti”, secondo quanto hanno essi stessi dichiarato.
Vedremo come finirà questa vicenda, gestita dal sindaco Sala quasi come un fatto personale, su cui sin dall’inizio era evidente che non potevano esistere altre soluzioni che la cessione dello stadio di San Siro alle società calcistiche.
Come si fa a non reagire? I cittadini milanesi sono invitati a far sentire la loro voce contro una simile gestione del patrimonio comunale.
Pubblichiamo intanto integralmente il Comunicato stampa dei comitati civici e ambientalisti milanesi.
Comunicato stampa dei comitati civici e ambientalisti milanesi.
Leggiamo sui giornali che è arrivata la valutazione sullo stadio Meazza richiesta dal sindaco Sala alla Agenzia delle Entrate e che lo stesso sindaco dichiara: “abbiamo fatto ciò che le squadre ci hanno chiesto di fare”.
Noi cittadini invece chiediamo:
- Come mai Anne Hidalgo - la sindaca di Parigi - non ha avuto bisogno di chiedere pareri, ma ha affermato che lo stadio Parco dei Principi di proprietà del Comune non si vende a meno di 350 milioni, dichiarando che "il Parco dei Principi è un patrimonio della città e dei parigini"?
- Come mai il sindaco di Milano non segue l'esempio della sindaca di Parigi nel difendere la res publica dei milanesi contro la speculazione dei fondi di investimento proprietari delle squadre interessati solo ai preziosi terreni cittadini?
- Come mai a Bologna la squadra rosso blu e Webuild hanno siglato un accordo che prevede la ristrutturazione del Dall'Ara e invece a Milano pare impossibile?
Il sindaco Sala ha capito bene quali sono i reali motivi per cui i fondi americani proprietari delle squadre hanno rigettato la proposta di ristrutturazione?
Il sindaco Sala è a conoscenza che la società “Milan-Inter Stadium” - che gestisce, per conto dei Club, le attività dello Stadio Meazza affittandolo per concerti, location, eventi aziendali, convention, meeting - ha fatturato nel 2023 € 27.067.126,00 € a fronte di un canone di locazione onnicomprensivo di 9.300.000€ ?
- Cosa ha fatto il Comune di Milano dopo che la sezione lombarda della Corte dei Conti lo ha bacchettato sulle mancate verifiche degli interventi di riqualificazione dello stadio di San Siro effettuati a scomputo della quota di canone dovuta all’amministrazione da M-I Stadio, visto che una parte del canone viene riscossa dal Comune "sotto forma di interventi di manutenzione straordinaria o di innovazioni" realizzati da M-I Stadio, secondo quanto previsto dalla convenzione che regola i rapporti tra proprietario e concessionario dello stadio?
- Cosa sta facendo il Comune di Milano per fermare il consumo di suolo, a parte le continue dichiarazioni dell'assessore Tancredi e di tutta la Giunta, se poi a San Siro anche il parco dei Capitani e i suoi 52.000 mq di verde verrebbe spazzato via?
- Come sarebbero andate le cose se non ci fosse stato l'assist a Scaroni di Francesco Squeri, il sindaco di San Donato Milanese, entusiasta di permettere la costruzione di un nuovo stadio accanto all’Abbazia di Chiaravalle all’interno del Parco Agricolo Sud Milano - anche lui del tutto indifferente al tema del consumo di suolo e in barba alle direttive europee - dando così la possibilità ai manager del Milan di spaventare il sindaco Sala con la minaccia di abbandonare San Siro?
- Il Sindaco di San Donato non avrebbe dovuto invece fornire un assist al Comune di Milano, in un'azione di coordinamento tra enti territoriali responsabili di garantire la sostenibilità ambientale dei piani di governo del territorio?
E’ davvero raccapricciante sentire un sindaco - Beppe Sala - affermare che ha fatto quel che chiedevano le squadre: i poteri forti e ricchi chiedono, la politica si affretta a soddisfarli, su proprietà del Comune stesso, quindi di noi tutti cittadini.
Firmano:
Facciamo l’appello – Stop consumo di suolo
ForestaMI e poi DimenticaMI
Schierarsi Milano
ReferendumXSansiro
Comitato Salviamo il Parco Bassini
Gruppo Quartiere Suffragio
Agenda Verde
Comitato Difesa Ambiente Zona 5
Comitato alberi per Milano, Boschiamo
Associazione Parco piazza d'Armi le Giardiniere
Comitato Popolare Difesa Bosco Falck
Greensando
Comitato Milanese Acquapubblica
Comitato Baiamonti Verde Comune
Comitato Salviamo Benedetto Marcello
KlimatFest
Osservatorio Mameli
Che ne sarà di Città Studi
Lambrate-Rubattino Riparte
Comitato La Goccia
Movimento Beni Comuni
Coordinamento Democratico Costituzionale
Rete Ambiente Lombardia
Comitato Intercomunale Silla 2
Comitato No Asfalto – Tutela strade lastricate
Associazione Amici Parco Nord
Associazione Gruppo Verde San Siro
Difensori della natura
Camera Sud Milano
Milano in Comune
Gabriele Mariani
Patrizia Bedori
Adriana Berra
Irene Pizzocchero
Arianna Azzellino
Veronica Dini
Elena Granata
Paolo Pileri
Carlo Monguzzi
Elena Sironi
Mariella Cappellutti
Lucia Hollstegge
Emanuele Breveglieri
Nadia Boaretto
Margherita Del Piano
Luciana Pellegreffi
Andrea Sanvito
Tiziana Riva
Anita Sonego
Eugenio Galli
Innocente Curci
Andrea Bonessa
Anna Camposampiero
Daniela Macchi
Dario Cinquetti
Serenella Fabiani
Luciana Bordin
Lorenzo Murray
Graziano Galli
Ivan Salvagno
Erica Rodari
Maria Castiglioni
Paolo Burgio
Cristina Simonini
Emanuela Gusso
Gilberto Gibo Rossi
Elisa Brunetto
Pierfrancesco Sacerdoti
Patrizia Rossetti
Valeria Volpe.
Milano, 3 novembre 2024
Facciamo l’appello – Stop consumo di suolo