Un autunno di grandi mostre a Milano

Tante opportunità sia nelle sedi espositive più importanti sia negli spazi presenti nel Municipio 3. ()
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Il mese di ottobre ha visto un totale ricambio nelle proposte espositive a Milano, con nuove importanti mostre nei principali musei e spazi espositivi della città ma anche interessanti opportunità di visita nelle gallerie di cui è ricco il territorio del Municipio 3. Scorriamo qui rapidamente molte delle esposizioni in corso o di prossima apertura.

Cominciamo da Palazzo Reale che in questo momento offre un poker di notevoli proposte d’arte più una mostra outsider più “popular” ma di grande interesse:Mike Bongiorno 1924 - 2024, dedicata a uno dei protagonisti della storia televisiva italiana, fino al 17 novembre. E’ invece aperta fino al 26 gennaio Munch. Il grido interiore, ampia retrospettiva che celebra il Maestro ungherese Edvard Munch con 100 opere che ripercorrono l’intero percorso umano e artistico dell'artista. Fino al 2 febbraio Picasso lo straniero, la vita e l’opera del grande artista spagnolo raccontata, a cinquant’anni dalla scomparsa, a partire dal suo stato di immigrato in Francia. Termina il 2 febbraio anche la mostra L’operazione fotografica, una rilettura dell'opera di Ugo Mulas con oltre 300 immagini che ripercorrono l’intera produzione del grande fotografo: dal teatro alla moda, dai ritratti di artisti internazionali e di personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo, fino al suo rapporto con la città di Milano. Fino al 9 febbraio Baj chez Baj, retrospettiva di Enrico Baj, uno dei Maestri della neoavanguardia italiana, nel centenario della nascita: accanto a I Funerali dell’anarchico Pinelli un percorso antologico attraverso molte altre sue opere. www.palazzorealemilano.it/

Il MUDEC/Museo delle Culture ospita invece, fino al 16 febbraio, Niki de Saint Phalle, antologica della pittrice, scultrice e film maker francese le cui opere monumentali spesso coloratissime e all’apparenze gioiose (come Il giardino dei tarocchi in Maremma) si intrecciano con una riflessione più sofferta sulle discriminazioni sociali e di genere, stereotipi che ha affrontato attraverso la sua arte. Sempre fino al 16 febbraio, Dubuffet e l’Art Brut. L’arte degli outsider che racconta di un’arte ‘grezza’ e ‘pura’, inventata dal pittore e teorico francese Jean Dubuffet nella Parigi post-bellica: un’arte dell’istinto, dell’espressione incontaminata, che non si preoccupa delle regole, delle tecniche accademiche o delle convenzioni. www.mudec.it/

All’Hangar Bicocca, fino al 12 gennaio, A Seed Under Our Tongue prima mostra antologica in Italia dedicata a Saodat Ismailova, artista dell’Uzbekistan. I suoi film e le sue installazioni, con suggestiva iconografia e narrazioni ipnotiche, riflettono sul potere della natura, l’eredità coloniale e il delicato rapporto tra umanità e ambiente. Sempre fino al 2 febbraio Jean Tinguely, mostra dell’artista elvetico che, nella seconda metà del Novecento, ha messo al centro del suo lavoro la ricerca attorno alla macchina, al suo funzionamento e movimento, liberandola dalla “tirannia dell’utilità”. Qui sono esposte circa quaranta opere, marchingegni assurdi e sorprendenti. Tinguely è stato marito di Niki de Saint Phalle. https://pirellihangarbicocca.org/

Alla Triennale, fino al 12 gennaio, Gae Aulenti (1927-2012), ampia retrospettiva dedicata a una delle figure più rappresentative dell’architettura e del design contemporanei. In oltre sessant’anni di carriera, la poliedrica progettista ha toccato numerosi ambiti: dal disegno a scala urbana all’exhibition design, dall’architettura del paesaggio alla progettazione di interni, dal "furniture design" alla grafica, fino alla scenografia teatrale. https://triennale.org/

Alla Fabbrica del Vapore, fino al 27 ottobre, Obey - The Art of Shepard Fairey. Street artist americano divenuto famoso per il poster HOPE, ritratto di Barack Obama per la campagna presidenziale del 2008, Obey si distingue per uno stile audace guidato dalle culture dell’hip hop e del punk che gli hanno insegnato a mettere in discussione le convenzioni sociali e ad assumere una posizione riguardo a tematiche attuali come pace, giustizia, diritti umani, abuso di potere e ambiente. Fino al 31 ottobre, Jean-Marie Barotte, mostra che ripercorre il cammino dell’artista italofrancese, a partire dall’esperienza pittorica iniziata nel 1991 mentre era in tournée con la compagnia di teatro di Tadeusz Kantor. Fino alla sua scomparsa, nel febbraio 2021, si è dedicato totalmente alla pittura lavorando tra Milano, Parigi e Ibiza. www.fabbricadelvapore.org/

Alla Fondazione Prada dal 31 ottobre al 24 febbraio For My Best Family, il nuovo progetto espositivo ideato dall’artista marocchino Meriem Bennani combinando una nuova installazione site-specific con un film d’arte co-diretto con Orian Barki, attraverso il ricorso al realismo magico e all’umorismo. Sole crushing è una grande installazione meccanica che anima centinaia di infradito in un “balletto-sinfonia-rivolta”. Il film For Aicha è un potente strumento per affrontare temi attuali e controversi in una forma inventiva e coinvolgente. www.fondazioneprada.org/

Presso Armani/Silos, fino al 3 novembre, 1977-2021 Aldo Fallai per Giorgio Armani è il racconto di quasi trent’anni di ininterrotto dialogo artistico, di una collaborazione protrattasi per quasi un trentennio. Risale a metà degli anni Settanta, agli albori del Made in Italy, l’incontro del fotografo fiorentino con Giorgio Armani, allora agli esordi della sua vicenda di stilista e cui Fallai ha poi dato un apporto estetico essenziale. www.armanisilos.com/it/

Al PAC/Padiglione D’arte Contemporanea fino al 27 ottobre decima edizione del progetto di fotografia sociale RI-SCATTI con la mostra Somebody To Love, in cui otto malati di AIDS si raccontano attraverso la fotografia. Il progetto incentiva una comunicazione corretta e attenta per migliorare le vite di chi, ancora oggi, subisce ingiuste discriminazioni. www.pacmilano.it/

Nel Municipio 3 segnaliamo:

Giò Marconi, in Via Tadino, ospita fino al 20 dicembre Lavish Phantoms of the House of Dust, personale dell’artista britannica Tai Shani, un nuovo corpo di opere (sculture, dipinti, disegni e animazioni) che creano un ambiente visivo pieno di echi spettrali e tracce infestate. Nelle stesse date Everyday Mystery, personale di Alice Visentin, artista torinese che - attraverso dipinti, disegni, film analogici e wall paintings - esplora la capacità generativa dell'immaginazione e la possibilità di accedere ad altri livelli di percezione ed esperienza. www.giomarconi.com/en

Alla Galleria Vistamare, in Via Spontini, fino al 9 novembre, The Essence of Light, mostra di Luisa Lambri in cui l’artista si pone in dialogo ideale con alcune opere di pittura e scultura di Ettore Spalletti. Le “fotografie di luce” realizzate dalla Lambri guardano al possibile rapporto tra fotografia e astrazione, cercando di ricreare al computer l’intensità luminosa dei colori usati da Spalletti e mirando ad ottenere “impasti” di colori digitali e immateriali che si avvicinino quanto più possibile ai quei punti di luminosità. www.vistamare.com

Alla Galleria Massimo De Carlo, in Viale Lombardia, dal 30 ottobre al 30 novembre Sanford Biggers, artista americano di colore che vive e lavora a New York. La pratica di Biggers comprende una gamma di media (film, installazioni, video, disegno, scultura e performance) attraverso cui sfida i nostri rapporti dati con la storia, i suoi simboli e le credenze consolidate, combinando tradizioni ed estetiche afroamericane con il simbolismo giapponese e con i ritmi della musica Hip Hop. https://massimodecarlo.com/


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