Realizzata la manifestazione per il futuro del Forlanini
(Adalberto Belfiore)14/05/2012
Probabilmente un ulteriore rinvio ad una domenica meteorologicamente più propizia, come già avvenuto settimana scorsa per via della pioggia, avrebbe garantito un’affluenza molto maggiore perché le raffiche di vento e il crollo delle temperature, di almeno dieci gradi rispetto al sabato di caldo torrido appena trascorso, non hanno certo favorito la tradizionale passeggiata al Forla di molte famiglie e gruppi di amici, target ideali di quest’iniziativa.
La formula della giornata, iniziata con una biciclettata da piazzale Susa al Forlanini lungo l’unica (e davvero insoddisfacente) pista ciclabile di Zona 3, è stata quella di unire attività ri/creative ad interventi di contenuto, tutti con un alto grado di competenza e professionalità. Così Gianni Dapri, del Politecnico di Milano, nella sua introduzione ha ricostruito l’importanza storica e culturale di tutta l’area del Forlanini, nata a fine ‘800 con i lavori per la costruzione della massicciata ferroviaria e il riporto delle terre di scavo.
Subito dopo si è registrata l’importante presenza dell’Assessore all’Urbanistica Lucia De Cesaris che nel suo intervento ha definito “una complicazione” la presenza del campo golf entro una delle aree di interesse del Forlanini. Avvallando di fatto, se non ancora attraverso l’adozione di misure formali, la decisione del Consiglio di Zona 4 di dare parere sfavorevole all’espansione richiesta dalla Federazione. Non solo. L’esponente della Giunta Pisapia ha dichiarato che l’Amministrazione procederà ad una revisione della convenzione al fine di verificare il rispetto di tutte le clausole, senza escludere neppure “una scelta diversa per il futuro”. Ossia una possibile trattativa per il recupero dell’area a fini diversi. La presenza dell’Assessore è stata certamente un successo dei Comitati per Milano. E lo è stato anche il fatto che abbia affermato l’importanza delle iniziative dei cittadini per sensibilizzare e rendere possibili grandi progetti per i grandi parchi di cui Milano ha bisogno.
In un clima molto disteso ed informale, malgrado il freddo non proprio usuale ancora a metà maggio (che ha dato alla De Cesaris lo spunto per un’osservazione sull’evidenza dei cambi climatici in corso), Rossella Traversa e Simonetta D’Amico, rispettivamente consigliere e presidente della Commissione ambiente di Zona 4, hanno spiegato il processo che ha portato il il CdZ a dare parere negativo all’ampliamento, dichiarando l’intenzione del Consiglio di “studiare eventuali falle” della convenzione e di voler impedire “l’inquinamento visivo” che sarebbe determinato dal collocamento di insegne pubblicitarie ai confini dei terreni dati in concessione.
Anche in questa giornata ventosa e fredda il vecchio Forlanini è apparso, nella sua semplice e quasi austera bellezza, un patrimonio prezioso per tutti i milanesi, da difendere e valorizzare con tutti i mezzi a disposizione. Così certamente lo hanno inteso gli attivisti e i volontari delle numerose associazioni presenti. Italia Nostra, WWF i GAS, Emergency, la vecchia Propatria. Impossibile menzionarli tutti. Mentre i gruppi di praticanti di Thai chi chuan davano a poca distanza dimostrazione della bellezza dei lenti ed armonici movimenti di questa disciplina ed i ragazzini presenti al seguito dei loro genitori, non moltissimi purtroppo, si divertivano con i giochi di legno, belle invenzioni di Gianni Ruggero e del suo Giocolaboratorio, sotto un cielo percorso da nuvole grigie e veloci continuavano gli interventi per illustrare i problemi portati all’attenzione della città dall’iniziativa dei Comitati.
Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia, ricordava che Milano negli ultimi anni ha perso ben 500 ettari di terreno agricolo “anzi 512 con quest’ultima concessione” e faceva osservare l’assurdità di “preservare le cascine senza garantire alle stesse terreni coltivabili”. Il dirigente ecologista ha anche spiegato che “gli accordi con le Associazioni ambientaliste” vantati dalla Federazione Golf sono riferibili soltanto all’applicazione di protocolli di maggiore sostenibilità (che rimane pur sempre problematica dato l’impiego massiccio di diserbanti e pesticidi nonché l’enorme consumo di acqua) dei campi per la pratica di questo sport, in modo che siano in linea con le ultime direttive internazionali. Ma non implicano affatto, ha detto in modo chiaro ed esplicito, l’assenso degli ambientalisti all’ubicazione di un campo da golf all’interno di un parco urbano.
Il Presidente dell’Associazione Amici del Parco Nord, nonché Consigliere provinciale, Arturo Calaminici ha fatto notare che la vicenda di quel Parco per certi aspetti è molto simile: non sarebbe stato possibile senza l’impegno dei cittadini. Si è anche detto sorpreso dal modo in cui si è arrivati alla concessione per il campo golf qui al Forlanini. Una cosa fatta “di soppiatto” l’ha definita. Ed ha ricordato la necessità di formulare osservazioni all’imminente stesura del Piano territoriale per definire in modo vincolante gli ambiti agricoli strategici del sistema provinciale dei Parchi.
Antonio Longo, del Politecnico di Milano, ha spiegato visivamente, con l’aiuto di foto aeree, mappe ed elaborazioni schematiche, l’impatto dei terreni dati in concessione per il golf su tutto il complesso sistema di aree ancora agricole o a verde che potrebbero essere integrate nel Grande Forlanini per rendere possibile, attraverso semplici opere infrastrutturali, il collegamento naturalistico tra il centro di Milano e l’Idroscalo. A questo proposito ha osservato, riferendosi all’imminente realizzazione della MM4, che a Berlino, ad esempio, le linee della metropolitana ed i Parchi urbani sono progettati assieme, per garantire la migliore fruibilità di quest’ultimi.
Le nuvole spinte dal vento ad un certo punto sono sembrate addensarsi pericolosamente sui gazebo e sui banchetti minacciando le torte dolci e salate e tutti gli altri ricchi generi di conforto offerti ai presenti a cambio di una semplice offerta. Il presidio dei volonterosi era iniziato fin dalla mattina e dal primo pomeriggio è stato possibile anche firmare la petizione per la creazione del registro comunale dei testamenti biologici. Io scelgo: un’altra battaglia di civiltà di estrema importanza per tutti noi. Ma il Forlanini di questa domenica, col vento ed il freddo fuori stagione, era davvero per pochi intimi. Solo un gruppo di Neocatecumeni, se pur è lecito accostare piani tanto incommensurabili, con le danze, i canti ritmati e il crocifisso, dimostrava la stessa pervicacia dei Comitati per Milano nel portare avanti le proprie idee, a dispetto del tempo.
Interessante, perfino toccante, anche l’intervento di Libero Traversa, anziano consigliere comunale milanese nei lontani anni ’70. Nelle sue parole si sono potute rivivere tematiche antiche ma non per questo inattuali e, tanto meno , risolte. La lotta e l’impegno per la creazione di un grande polmone verde per la città, la politica dei consorzi di comuni (oltre a Milano, Segrate e Peschiera nella fattispecie) che tante aspettative aveva creato in termini di buona ed efficiente amministrazione, il peso della speculazione dei vari Ligresti e Bonomi e Bolchini. L’anziano amministratore ha ricordato, menzionando anche l’ambientazione da queste parti di Rocco e i suoi fratelli, il capolavoro di Luchino Visconti, che l’Idroscalo, fino al 1970 era una zona malfamata e tutta ancora in mani private. Ed ha anche aggiunto, sottovoce, come a sottolineare la potenza di certi interessi: “qui quelli hanno comprato tutto e tutti”.
Verso la fine della giornata è tornato il sole, evento simbolico a cui molti si sono abituati dopo il famoso arcobaleno della primavera scorsa. Come a ricordare ancora una volta che, malgrado i disastri e l’incuria dei tanti anni di cattiva amministrazione che abbiamo finalmente alle spalle, è necessario non perdere il senso del lungo cammino percorso e di quello ancora da fare. Quasi tutti gli intervenuti hanno sottolineato che la vicenda del campo da golf, “l’incidente” come qualcuno l’ha definito, può e deve essere volta in positivo e contribuire al rilancio dell’attenzione sia dell’Amministrazione che dei cittadini per il recupero di un patrimonio prezioso ed insostituibile per il futuro della città.
Ecco il video della manifestazione