Comedians

Nell’ultimo film di Gabriele Salvatores tornano i comici malinconici della commedia di Trevor Griffiths. Un segnale del tempo che stiamo vivendo? ()
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Potrebbe essere il termometro dei tempi, uno di quei testi che ogni 30/40anni vanno riproposti perché segnano la temperatura di come stanno andando le cose, per le persone e la politica. Scritto negli anni ’70 da Trevor Griffiths, Comedians debuttò a teatro nel 1975. Salvatores ne fece un suo spettacolo teatrale nel 1985, al teatro dell’Elfo. Allora i protagonisti erano giovani attori ancora non troppo conosciuti (Paolo Rossi, Silvio Orlando, Claudio Bisio, Bebo Storti, Renato Sarti) ma spavaldi e spericolati, in cerca di successo quanto i personaggi del testo.

Il grande successo a teatro fu di buon auspicio per Salvatores che si trovò aperta la strada del cinema. Adattandolo ancora una volta con gli stessi attori ne fece un film anarcoide, Kamikazen – Ultima notte a Milano (1987). Ma eccoci a oggi: impossibilitato a proseguire con la preparazione del suo nuovo film in costume (Il ritorno di Casanova) a causa dell’emergenza sanitaria, Salvatores torna a Comedians, dopo 35 anni. I tempi sono cambiati, i sei uomini che frequentano un corso serale di stand-up comedy cercano anche loro il successo ma sono persone deluse dalle loro vite, disposti a tutto per farsi notare, per trovare un riscatto alla mediocrità.

Dall’ ’85 ad oggi abbiamo assistito alla nascita dell’impero televisivo, al moltiplicarsi dei canali dove tutti vogliono apparire, tutti vogliono un comico. Non importa l’arte, una comicità intelligente, come vorrebbe il loro insegnante Eddie Barni (Natalino Balasso), quello che conta è far ridere, anche con battute di bassa lega e soprattutto sessiste (ai tempi in cui fu scritto non esisteva la parte femminile nella comicità) come va cercando Bernardo Celli (Christian De Sica) l’esaminatore, lo scopritore di talenti da portare in TV. E’ duro questo film, anche cupo, girato in interni tornando a un impianto teatrale, ma provocatorio, inquieto, lo si guarda sentendosi a disagio per quei personaggi dalla moralità malinconica. Riflessivo.

In programmazione all’Arcobalen Filmcenter e al Cinema Plinius

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