Dissuasione
Il linguaggio bellico utilizzato da tanti governi per descrivere la pandemia serve a togliere spazio e voce a idee nuove per una società diversa?
(Giovanni Costantini)16/06/2020
Perché tanti governi utilizzano un linguaggio bellico per descrivere la pandemia? Forse perché questa crisi, come tutte le crisi, apre dei vuoti, che portano a immaginare modelli diversi, soluzioni alternative, a riattivare un pensiero critico? E quel linguaggio serve forse a neutralizzare qualunque idea nuova di società possa emergere? Illuminante, e preoccupante al contempo, l'analisi del filosofo spagnolo Amador Fernandez-Savater (Obbedienza o apocalissi: la strategia della dissuasione, su volerelaluna.it, nella traduzione di Pierluigi Sullo).
Forse in effetti è proprio questa strategia che permette al nostro Governo di adottare misure quali il decreto Rilancio, che ancora una volta privilegiano gli interessi privati, senza che da parte dell'opinione pubblica si sollevi una reale voce critica (Il “decreto rilancio”, ovvero il prevalere degli interessi privati, nell’analisi della Rete dei Numeri pari).
Forse in effetti è proprio questa strategia che permette al nostro Governo di adottare misure quali il decreto Rilancio, che ancora una volta privilegiano gli interessi privati, senza che da parte dell'opinione pubblica si sollevi una reale voce critica (Il “decreto rilancio”, ovvero il prevalere degli interessi privati, nell’analisi della Rete dei Numeri pari).