Girovagando: Manifatture Aperte nel Municipio 3

Anche nel nostro municipio venerdì e sabato scorsi le 'botteghe' artigianali hanno ospitato i cittadini e mostrato il lavoro necessario a realizzate le loro creazioni, grazie all'iniziativa "Manifatture Aperte", organizzata dal Comune per far conoscere ai cittadini la realtà della manifattura, dell'artigianato e della fabbricazione digitale in città e dintorni. ()
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Andare a bottega una volta significava imparare un mestiere facendo un tirocinio che durava anni, pagando inoltre il privilegio di studiare con un maestro. Oggi i termini dell'apprendistato non sono più gli stessi, ma la creatività resta indispensabile e non è detto che ciò non valga anche per tutti gli artigiani, compreso l'idraulico. La formazione artistica significa 'mestiere', ma l'estro personale, la predisposizione, vi giocano una parte importante.
Poter visitare le botteghe artigianali della zona, anche se non tutte per limiti di tempo, è stata una scoperta di creatività diverse, di passioni personali che rivendicano la loro manualità come 'altro' dalla produzione industriale.

Giassi Mosaico

In un tranquillo cortile interno di via Bazzini, Maria Giassi ha aperto il suo laboratorio di mosaici e di ceramica Raku quasi 2 anni fa.
Ha frequentato per 8 ore al giorno, per 3 anni la scuola di Spilimbergo per apprendere le tecniche del mosaico con pietra, vetro, marmo, ma nelle sue creazioni adopera anche altri materiali naturali. Mostra al pubblico esempi dei due tipi di mosaico, quella diretta in cui si incollano le tessere sulla colla cementizia bi-componente, che risulta con superfici irregolari che creano giochi di luce e quella a rovescio, in cui si incollano le tessere sul foglio con il disegno, si prepara il fondo che lo deve accogliere sul muro o il pavimento e dopo avere incollato il mosaico e tolta la carta si provvede a livellare spingendo con l'attrezzo apposito le sporgenze per ottenere una superficie liscia.
La sua arte comprende le ceramiche Raku in b/n con geometrie evanescenti e incantevoli, inoltre tiene laboratori artistici per bambini e adulti.

Tolomeo Spazio Arte
Una riproduzione artistica o fotografica può non essere esclusiva, ma quando interviene una cornice personalizzata, il risultato è un prodotto unico. Questo fa la bottega “Tolomeo” in via Ampère, che utilizza le antiche tecniche e materiali naturali per realizzare i suoi lavori.

Vengono mostrati i numerosi passaggi di lavorazione, 7 per la preparazione di base e altri giorni per la lucidatura; settimane necessarie per passare dalla lista di legno al prodotto finito e decorato con una foglia d'oro o argento o simili.

Durante la spiegazione ritornano termini antichi: tecnica del '600, tecnica a guazzo, a missione, colla di coniglio, gesso, bolo, gomma lacca, pietra d'agata per lucidare. Fabio è l'artista ed è anche restauratore di dipinti a olio e mobili antichi da ben 33 anni


Atelier orafo “Le Metissage” di Diala Kante
Diala si presenta: “Sono un orafo designer italo-senegalese, i miei gioielli, che uniscono gusto etnico e stile europeo, nascono dall'intreccio di culture e tradizioni che compongono la mia vita”. In Italia ha frequentato per 2 anni la scuola di Valenza Po.
Sotto gli occhi del pubblico, nel negozio e laboratorio in via Filippino Lippi, lavora e crea un anello in argento, un modello unico con fasce lisce e martellate, perché è in grado - provenendo da una famiglia di gioiellieri – di realizzare, partendo dalla fusione del metallo, sino al prodotto finito. Per questo a lui è possibile utilizzare vecchio oro di famiglia per creare delle fedi nuziali personalizzate.
Fusione con il cannello, posa in lingotteria, laminazione e modellazione, levigatura e punzonatura oggi vengono eseguite con macchinari moderni, ma manuali, inoltre in una teca si possono vedere gli attrezzi che in tempi lontani venivano utilizzati per creare quei gioielli che noi ammiriamo nei musei.

Noah Guitars
Nella villa Busca Serbelloni di via Rombon, all'angolo con via Crescenzago, si trova il laboratorio di produzione di chitarre elettriche in alluminio, in cui lavorano architetti, liutai, ingegneri.
La cassa, in alluminio aeronautico, stampato in un'officina di Trento, giunge al laboratorio per la lucidatura, la decorazione, l'assemblaggio che comprende sia il lavoro del liutaio, per il manico in legno, che dello studio di architettura per il disegno e il restante assemblaggio. Il legno utilizzato è l'acero, perché il palissandro è ottenuto da piante rare e protette, gli altri elementi sono auto-prodotti internamente.
Nella stanza al piano terra, persino dentro l'enorme camino, sono esposti diversi modelli utilizzati per clienti famosi come Stefano Cerri, Marco Colombo, Lou Reed, Saturnino Celani, Sting, Springsteen, Ben Harper.
Ogni chitarra ha una caratteristica esclusiva, un colore o un motivo decorativo, e può celare una piccola opera d'arte o un ricordo personale. Tutti questi particolari vengono studiati e progettati nello studio accanto, dove gli architetti si confrontano con l'ingegnere aeronautico. Infine un musicista prova gli strumenti e una musica dolce accompagna la visita.

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