Università e Territorio. Gli eventi di novembre 2019 (2)

Un aggiornamento delle novità più interessanti a Città Studi (e non solo). ()
Incontro auttore Calabresi
Fra le nuove proposte vi segnaliamo i consueti appuntamenti del Politecnico "Incontro con l’autore" e "Arte e Scienza" . In Statale, una nuova rivista on-line dedicata a un tema di grande attualità “Autoritarismi e Democrazie”; uno studio sulle microplastiche che certifica la loro presenza anche nell’acqua in bottiglia; la ricostruzione storica del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) fatta da studenti, laureati e docenti di Medicina. Il tutto liberamente accessibile sul sito della Statale. Inoltre, una mostra per spiegare in cosa consiste il lavoro del filosofo e raccontare che, contrariamente a quanto si crede, può essere accessibile a tutti. La mostra sarà seguita dalla creazione di un vero Museo della Filosofia.

Incontro con l’autore – Mario Calabresi
Il nuovo appuntamento della rassegna Incontro con l’autore ospiterà Mario Calabresi, giornalista e scrittore, che dialogherà con Federico Bucci, delegato del Rettore per le Politiche culturali di Ateneo.
Mario Calabresi presenterà il suo nuovo libro "La mattina dopo", uscito a settembre, che racconta il vuoto che tutti viviamo il giorno dopo un grande dolore. «Sono anni che mi interrogo sul giorno dopo. Sappiamo tutti di cosa si tratta, di quel risveglio che per un istante è normale, ma subito dopo viene aggredito dal dolore».

Quando si perde un genitore, un compagno, un figlio, un lavoro, una sfida decisiva, quando si commette un errore, quando si va in pensione o ci si trasferisce, c’è sempre una mattina dopo. Un senso di vuoto, una vertigine. Che ci prende quando ci accorgiamo che qualcosa o qualcuno che avevamo da anni, e pensavamo avremmo avuto per sempre, improvvisamente non c’è più. Perché dopo, una perdita o un cambiamento, arriva sempre il momento in cui capiamo che la vita va avanti, sì, ma niente è più come prima, e noi non siamo più quelli di ieri. Un risveglio che è inevitabilmente un nuovo inizio. Una cesura dal passato, un da oggi in poi.

A questo momento, delicato e cruciale, Mario Calabresi dedica questo suo libro, partendo dal proprio vissuto per poi aprirsi alle esperienze altrui. E racconta così prospettive e vite diverse, che hanno tutte in comune la lotta per ricominciare, a partire dalla mattina dopo. Per Daniela è dopo l’incidente in cui ha perso l’uso delle gambe, per Damiano è dopo il disastro aereo a cui è sopravvissuto, per Gemma è dopo la perdita del marito. Ma è anche un viaggio nel passato familiare, con la storia di Carlo e del suo rifiuto di prendere la tessera del fascismo, che gli costò il posto di lavoro ma gli aprì una nuova vita felice. Storie di resilienza, di coraggio, di cambiamento, storie di persone che hanno trovato la forza di guardare oltre il dolore dell’oggi, per ricostruirsi un domani. Perché, realizza Calabresi, «il giorno dopo finisce quando i conti sono regolati, quando ti fai una ragione delle cose e puoi provare a guardare avanti, anche se quel davanti magari è molto diverso da quello che avevi immaginato».

Mario Calabresi: nato a Milano nel 1970, giornalista, è stato direttore della «Stampa» dal 2009 al 2015 per poi passare alla direzione di «Repubblica» dal 2015 fino al febbraio 2019. Da Mondadori ha pubblicato: Spingendo la notte più in là (2007), La fortuna non esiste (2009), Cosa tiene accese le stelle (2011) e Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa (2015).
L’evento si terrà in italiano. Ingresso libero fino a esaurimento posti.

Politecnico di Milano - lunedì 11 novembre 2019 dalle 18:00
Auditorium, Via Pascoli 53 – Milano
www.eventi.polimi.it/events/incontro-con-lautore-mario-calabresi/



Arte e Scienza – Incontro con la chef stellata Viviana Varese
VIV@PoliMi – Alta cucina e tecnologia a Milano
Incontro del ciclo Arte e Scienza con
Viviana Varese, Chef stellata del ristorante VIVA e Luigi De Nardo, docente di Food Engineering, Politecnico di Milano
Un incontro con la nota chef stellata, Viviana Varese, per parlare della sua esperienza come leader dell’alta ristorazione, nel rispetto delle materie prime, ma con un occhio sempre attento alle nuove tecnologie. Un’occasione per avere uno sguardo ampio sulla cucina a Milano, città che ormai dialoga con le cucine di tutto il mondo. La chef racconterà al pubblico il suo punto di vista e la sua capacità di costruire una squadra in modo inclusivo.

La cucina è per Viviana sinonimo di vita. E, proprio come la vita, richiede passione, impegno, creatività, dedizione, umiltà. Tutte caratteristiche che la Chef stellata – nata nel 1974 a Salerno – dimostra di avere fin da piccola, quando si avvicina ai fornelli grazie alla trattoria di pesce di famiglia. La sua storia personale e professionale la porta poi a lasciare la Campania per crescere, imparare e formarsi in diversi locali (compreso l’Albereta, del Maestro Gualtiero Marchesi e El Celler De Can Roca, a Girona, Enigma di Albert Adrià a Barcellona, Aponiente di Angel Leon a Cadice e Relae di Christian Puglisi), fino ad aprire nel 1999 – a Orio Litta, nel lodigiano – il Girasole, la sua prima insegna. Poi, l’incontro con Sandra Ciciriello dà il via all’apertura nel 2007 di Alice Ristorante a Milano, ad ottenere la Prima Stella della Guida Michelin nel 2011 fino al trasferimento del ristorante all’interno di Eataly Smeraldo, sempre a Milano. Evoluzione che ha come obiettivo puntare sempre al meglio, senza smettere di sperimentare nella metodologia e tecnica in cucina con costante ricerca di prodotti di grande qualità. I piatti di Viviana Varese guidano alla scoperta dei sapori del mare e della terra, combinando ingredienti di prima qualità per il piacere della vista e del palato. E la perfetta armonia dei sapori, nel rispetto della stagionalità, si fonde con le moderne tecnologie; questi ingredienti hanno contribuito alla crescita di Alice Ristorante che da Febbraio 2015 è entrato a far parte dell’Associazione Le Soste. A maggio 2015 invece Viviana diventa chef Ambassador di Expo Milano 2015.

Politecnico di Milano - mercoledì 13 novembre 2019 dalle 18.00
Aula Rogers, Via Ampère 2 - Milano
www.eventi.polimi.it/events/arte-e-scienza-incontro-con-la-chef-stellata-viviana-varese/



Nuovi Autoritarismi e Democrazie, la nuova rivista online dell'Osservatorio NAD
“Nuovi Autoritarismi e Democrazie: Diritto, Istituzioni, Società" è la nuova iniziativa editoriale, multidisciplinare e multilingue, nata dalla sinergia tra differenti interessi di ricerca all'interno del Dipartimento di Studi internazionali, giuridici e storico-politici dell’Università Statale di Milano.

La rivista - disponibile online in Open Access sulla piattaforma riviste.unimi.it - affianca l'Osservatorio su Nuovi Autoritarismi e Democrazie (NAD), in un progetto scientifico che coinvolge giovani ricercatori, assegnisti e dottori di ricerca oltre che studenti della laurea magistrale in Scienze Politiche e di Governo dell'Università Statale di Milano a cui è offerta anche la possibilità di collaborare con articoli scientifici e notizie di cronaca.
Attraverso il confronto anche con docenti e ricercatori di altre Università, italiane e straniere, la rivista intende contribuire al dibattito scientifico nazionale e internazionale sulle trasformazioni politico-istituzionali e i mutamenti socio-economici di paesi collocati nelle aree geografiche dell'Europa centro-orientale e del Medio Oriente, oltre che di Africa, Cina, Asia e America Latina.

https://lastatalenews.unimi.it/nuovi-autoritarismi-democrazie-nuova-rivista-online-dellosservatorio-nad




Microplastiche nelle comuni acque in bottiglia
A dimostrarne la presenza uno studio, tra i primi a livello mondiale, condotto da un gruppo di ricerca dell'Università Statale di Milano.
Oltre alla presenza di microplastiche nell'acqua delle comuni bottiglie in plastica da 500 ml, la continua apertura e chiusura dei tappi determina il distacco di un numero enorme di micro-frammenti di plastica con dimensioni osservate tra 0,54 e 39,9 µm.

Lo studio dal titolo "Does mechanical stress cause microplastic release from plastic water bottles?", condotto dal dipartimento di Scienze e Politiche ambientali dell'Università Statale di Milano e pubblicato sulla rivista Water Research evidenzia come lo stress meccanico, derivante dalla manipolazione delle bottiglie, non aumenti in modo significativo il rilascio di microplastiche, mentre emerge che il punto debole delle bottigliette sia proprio il tappo da cui possono essere rilasciati un numero elevato di micro-frammenti in seguito al suo riutilizzo (apertura/chiusura).

"Il riutilizzo delle bottiglie in plastica, auspicabile dal punto di vista ecologico, determina un inevitabile maggior rilascio di particelle soprattutto se prolungato – afferma Paolo Tremolada, docente di Ecologia presso il dipartimento di Scienze e Politiche ambientali.Bottiglie in plastica o i loro sostituti ecologici "le borracce", dovrebbero prevedere un sistema di chiusura a basso rilascio di microplastiche come potrebbe essere quello a pressione rispetto ai sistemi a vite delle normali bottiglie in plastica. In base alle attuali conoscenze, non sembra che esista un rischio per la salute anche se il dibattito circa i possibili rischi associati all’ingestione di microplastiche è ancora aperto".

https://lastatalenews.unimi.it/microplastiche-comuni-acque-bottiglia




La mostra "Il Museo della Filosofia: le prime stanze"

Obiettivo della mostra far sperimentare a studentesse e studenti delle scuole e al grande pubblico in che cosa consiste il lavoro del filosofo.

Si inaugura il 5 novembre, alle ore 17, presso le salette dell'Aula Magna (via Festa del Perdono 7), la mostra "Il Museo della Filosofia: le prime stanze", promossa dal dipartimento di Filosofia "Piero Martinetti" dell'Università degli Studi di Milano per far sperimentare a studentesse e studenti delle scuole e al pubblico dei non addetti ai lavori in che cosa consiste il lavoro del filosofo e sfatare la convinzione diffusa che la filosofia sia riservata a pochi specialisti.
"La mostra – commenta Paolo Spinicci, docente di Filosofia teoretica in Statale e tra i promotori dell'iniziativa – costituisce il primo nucleo di quello che auspichiamo sarà un vero e proprio Museo della Filosofia stabile, capace di presentare tutte le sfaccettature di questa splendida disciplina intellettuale".
'"L'iniziativa ha visto attivamente all'opera non solo gli studiosi del dipartimento ma anche gli studenti dei corsi di laurea in filosofia, che faranno da guide alle sale, e il personale amministrativo coinvolto, oltre alla passione di Anna Rossi, creatrice del logo del museo, selezionato tra le oltre mille proposte ricevute.
L'inaugurazione della mostra sarà preceduta dall'incontro aperto al pubblico – ore 14.30, presso la Sala di rappresentanza del rettorato – per presentare contenuti e obiettivi dell’iniziativa, insieme al rettore Elio Franzini, al direttore del dipartimento di Filosofia "Piero Martinetti", Luca Bianchi, all'assessore alla Cultura del Comune di Milano, Filippo Del Corno, e a Paolo Spinicci, che, con Clotilde Calabi, Chiara Cappelletto e Anna Ichino, ha curato la realizzazione della mostra.

Sempre il 5 novembre, alle ore 17, presso la Biblioteca di Filosofia (via Festa del Perdono 7) prende il via anche "Il museo che verrà", una seconda mostra dove il visitatore sarà chiamato a dare forma alle altre sale del museo che si vorrebbe realizzare in futuro.
Il progetto si inserisce a pieno titolo nelle attività di terza missione promosse dall'Università Statale di Milano ed è stato possibile anche grazie al finanziamento straordinario per i "Dipartimenti di Eccellenza" che il Ministero dell'Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha assegnato al dipartimento di Filosofia "Piero Marinetti" nel 2018.
Iniziativa patrocinata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e dalla Società Filosofica Italiana - Sezione Lombarda.

Mostra “Il Museo della Filosofia: le prime stanze” - Dal 5 al 21 novembre 2019
Ingresso libero e gratuito
Orari visite
Lunedì-venerdì: 9-13.30 | 14-19.
Sabato 16 novembre 9-13.30 | 14-19.
Mercoledì, apertura serale fino alle 21.30

https://lastatalenews.unimi.it/mostra-museo-filosofia-prime-stanze





La migliore sanità del mondo
Un ritratto a tutto tondo del SSN nel volume - online su riviste.unimi.it – "opera prima" di studenti, laureati, specializzandi e docenti di Medicina.

La migliore sanità del mondo. Appunti per conoscere, capire la storia del nostro sistema sanitario… e provare a leggerne il futuro è il titolo dell'opera prima di studenti, laureati, specializzandi e docenti di Medicina e Chirurgia dell'Università Statale di Milano, disponibile online in Open Access sulla piattaforma riviste.unimi.it.
"Il volume nasce dalla curiosità di saperne di più e [...] chi lo ha scritto con me è stato stimolato proprio da quel desiderio di conoscenza e confronto che una volta animava le tesi compilative, che si caratterizzavano per essere una raccolta di materiali che aiutasse a capire meglio un argomento, a sviluppare una discussione e, solo alla fine, ad elaborare autonomamente delle conclusioni" – spiega Paolo Nucci, docente di Malattie dell'apparato visivo in Statale, nell'introduzione al volume scritto con i giovanissimi Filippo Cambieri, Lorenzo Maria Caminada, Greta Castellucci, Andrea Lembo, Celeste Limoli, Luca Marelli, Veronica Mondani e Gianluca Monsellato.

Un libro "corale" che prende il via con l'intervista a Francesca Biondi, docente di Diritto costituzionale in Statale, in cui l'esegesi della norma sul diritto alla salute, contenuta nell'art. 32 della Costituzionale italiana, fa da contesto a una tutela della salute continuamente minacciata e disattesa da risorse statali e regionali sempre più scarse e interrogativi etici che mettono a repentaglio non solo il benessere dei pazienti, ma anche l'agire del medico e la sua deontologia professionale.
Ma per capire il presente e immaginare il futuro, si ha sempre bisogno di ricordare il passato e così il volume offre una ricostruzione storica del sistema sanitario italiano che, dalla legge Crispi-Pagliani del 1886 e il riconoscimento delle Opere pie fino all'attuale sistema conseguente alla riforma costituzionale del 2001 e al riconoscimento costituzionale dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), ha garantito e continua a garantire cure e una tutela della salute che pongono la sanità italiana tra le migliori al mondo.
Non manca nel volume il riferimento alle molte falle del sistema – lunghe liste d'attesa, forte differenziazione dei livelli di assistenza e cura tra nord, centro e sud Italia – dove, però, continua a verificarsi il "paradosso italiano" di una ricerca scientifica (motore di sviluppo per una moderna "società della conoscenza") scarsamente finanziata ma con una produttività tra le migliori a livello mondiale.
Particolarmente lucide anche le proposte di miglioramento e l'ulteriore implementazione del sistema sanitario nazionale, come la ridefinizione dell'assistenza ospedaliera e dell'accesso ai servizi di emergenza del territorio o l'istituzione di un fondo straordinario per l'innovazione che concorra alla realizzazione della sanità del futuro basata sulla cosiddetta "medicina della 4P": predittiva, personalizzata, preventiva e partecipativa. Una visione per il futuro dove il paziente non è più fruitore passivo della prestazione sanitaria, ma sempre più informato, esperto e consapevole della propria malattia e degli stili di vita sani.

https://lastatalenews.unimi.it/migliore-sanita-mondo

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