Arte e Scienza - L’architettura delle stelle

Titolo affascinante e misterioso per un incontro organizzato dal Politecnico di Milano, Aula Rogers, Via Ampère , 2 - martedì 5 giugno 2018 , dalle 18


()
arte e scienza

La ricerca si prospetta ambiziosa e suggestiva e , visto che si tratta di “un rapporto tra ambiti disciplinari all’apparenza lontani “ , si potrebbe fare un abbinamento musicale con In a Silent Way di Miles Davis e proiezione della cupola stellata del mausoleo di Galla Placidia di Ravenna, mirabile piccola architettura che già da sola pare una stella.

Incontro di “Arte e Scienza” fra Marcello Fulchignoni, docente di Astronomia all’Université Diderot, Paris e Roberto Dulio, docente di Storia dell’architettura su L’architettura delle stelle.

Disegni e immagini del Planetario Ulrico Hoepli (1929-30), realizzato a Milano dall’architetto Piero Portaluppi, si rivelano come punto di partenza per un dialogo – un trait-d’union simbolico – tra architettura e astronomia. Si palesa in primo luogo la stessa esistenza dell’architettura nell’ambito di un sistema che è quello studiato dall’astronomia. E poi emerge un’antica relazione che l’osservazione delle stelle – di cui il planetario, o gli osservatori, sono l’ultima declinazione scientifica – stabilisce con l’architettura. Ne origina o influenza le sue forme, la disposizione e la simbologia – la cupola come specchio del cielo – delle sue parti. Infine l’immaginario della ricerca astronomica, la sua attrezzatura, l’utilizzo di materiali artificiali e la fiducia verso un fine universale, finiscono per avere una ricaduta sull’architettura, sulle sue utopie, sulle sue forme costruite. Insomma un rapporto tra ambiti disciplinari all’apparenza lontani, ma in realtà legati da una continua relazione.

Marcello Fulchignoni è nato a Roma nel 1943. Dopo essersi laureato in Fisica presso l’Università “La Sapienza” di Roma nel 1967, consegue la Laurea in Matematica nel 1969 presso lo stesso ateneo. Ricercatore all’Istituto di Astrofisica Spaziale del CNR dal 1970 al 1987, diviene Professore incaricato di Statistica per Geologi e Geografi presso “La Sapienza” nel 1970: un’incarico che materrà fino al 1987. Nel 1978 fonda il Reparto di Planetologia dell’Istituto di Astrofisica Spaziale del CNR, Istituto per il quale ricopre la carica di direttore dal 1982 al 1987. Dal 1987 al 1993 è Professore associato di Fisica del Sistema Solare presso “La Sapienza” e, nel 1993, diviene Professore ordinario di Astrofisica all’Università Denis Diderot-Paris 7 e dal 2012 è Professore emerito della stessa Università.
Ha partecipato allo studio dei materiali lunari riportati a terra nel corso delle missioni Apollo (1969-74). È stato Principal Investigator dei programmi di analisi dei dati delle missioni NASA Mariner 9, Viking 1 e 2 verso Marte e Mariner 10 verso Mercurio, Voyager 1 e 2 verso i Pianeti Giganti. È stato Principal Investigator dell’esperimento Huygens Atmospheric Structure Instrument imbarcato sulla sonda Huygens della missione Cassini (ESA/NASA/ASI,1997-2017) che ha misurato le proprietà fisiche dell’atmosfera di Titano nel corso della discesa della sonda nell’atmosfera del maggiore dei satelliti di Saturno (2005). È stato Interdisciplinary Scientist per la scienza asteroidale della missione Rosetta (ESA, 2004-2016) rivolta all’esplorazione di due asteroidi e della cometa. Si interessa a tutto ciò allo scopo di studiare e caratterizzare l’ambiente in cui si è formato il Sistema Solare dalla nebulosa primitiva.

INGRESSO LIBERO SU ISCRIZIONE : www.eventi.polimi.it/events/arte-e-scienza-marcello-fulchignoni/



Commenta

 
 Rispondi a questo messaggio
 Nome:
 Indirizzo email:
 Titolo:
Prevenzione Spam:
Per favore, reinserire il codice riportato nell'immagine.
Questo codice serve a bloccare i tentativi di inserimento automatici.
CAPTCHA - click right for audio Play Captcha