Nell’area industriale De Nora: un nuovo complesso residenziale a Lambrate.

Edilizia convenzionata, edilizia privata e un nuovo giardino nell’area “ex De Nora” in Via San Faustino. ()
de nora

Dopo gli incontri pubblici già organizzati dal Municipio 3 sui progetti del Politecnico, su  Via Rizzoli e sul progetto RE Lambro, lunedì 9 gennaio la Commissione Territorio presieduta da Dario Monzio Compagnoni con la partecipazione dell’Assessore all’urbanistica, Antonella Bruzzese, ha relazionato consiglieri e cittadini sullo stato e sul futuro del progetto di edilizia  a Lambrate sull’area della ex fabbrica De Nora, e ha annunciato che a febbraio ci sarà un incontro analogo per informare sul progetto di Via Ampere, al quale ricordiamo è legata, attraverso il meccanismo degli oneri di urbanizzazione, la ristrutturazione del “lato scuola e giochi bimbi” di Piazza Leonardo.

Il progetto edilizio “ex De Nora” è un altro progetto di rigenerazione urbana che  trasformerà un ambito industriale in un nuovo comparto a carattere residenziale con una nuova grande area verde pubblica.  Si tratta del Piano Attuativo approvato lo scorso novembre dalla Giunta, ora di proprietà di Sant’Ilario Cooperativa Edilizia e Aroned 2001, azienda di proprietà di De Nora, specializzata nello sviluppo di progetti immobiliari, compreso tra via Crespi, via dei Canzi e via San Faustino.

La riqualificazione dell’area, in passato oggetto di occupazioni abusive, prevede la bonifica e la demolizione quasi totale degli immobili presenti.  Su una superficie di 23.579 mq, oltre il 50% sarà dedicato a edilizia residenziale sociale (8.253 mq) e convenzionata (almeno 3.955). Al centro dei nuovi edifici, che saranno organizzati a corte, nascerà un parco pubblico alberato di 11.837 mq, attrezzato con giochi per bambini e percorsi pedonali e ciclabili. Sarà infine completata la pista ciclabile lungo via dei Canzi.

Il parere favorevole del Municipio 3 sul progetto era già stato dato nella passata consigliatura, con una serie di osservazioni e richieste che sono state quasi totalmente recepite, in particolare per quel che riguarda la realizzazione tempestiva delle opere di urbanizzazione, a mano a mano che le fasi attuative procedono, metodo usato anche per il progetto ex Galotti tra Pitteri e Via dei Canzi. Questo per evitare quel che è successo in passato in altri ambiti, come al Rubattino, ad esempio, dove si è costruito lasciando le opere di urbanizzazione, le opere pubbliche in generale,  alla fine, con il risultato che non vengono realizzate per vari motivi, fallimenti, mancanza di soldi, cessione delle aree, diverse priorità, ecc.

In questa ulteriore fase del percorso attuativo, il Municipio parteciperà, in qualità di invitato,  alla conferenza dei servizi che ha come tema specifico la presa visione del progetto, in particolare per quanto riguarda le opere di urbanizzazione a scomputo. Il Municipio non ha una struttura tecnica che lo rappresenti nella conferenza dei servizi e quindi questo invito è certamente importante.

 Le opere di urbanizzazione funzionali di cui si discuterà sono a scomputo degli oneri  generati dall’intervento privato e riguardano nello specifico opere di urbanizzazione primaria e secondaria.

Le opere di urbanizzazione primaria previste sono:

-la sistemazione del marciapiede di via Crespi antistante l’area con la realizzazione di una pista ciclabile monodirezionale;

- la riqualificazione di Via Crespi consistente nell’ampliamento della nuova sede stradale su entrambi i lati ai fini della creazione di stalli di sosta e marciapiedi risagomati e nuova illuminazione pubblica;

- la sistemazione del marciapiede di Via San Faustino, sempre antistante l’area da edificare, e la realizzazione di nuovi stalli di sosta in collegamento al nuovo percorso di mobilità dolce interno all’intervento e nuova illuminazione pubblica;

- il rifacimento del tratto di marciapiede lato ovest di Via dei Canzi mediante la realizzazione di pavimentazione a masselli e aiuole a verde;

- la realizzazione di nuovi sottoservizi per il futuro allaccio degli edifici.

Per quanto riguarda le opere di urbanizzazione secondaria sono previste

- la formazione di un giardino pubblico attrezzato con impianto di irrigazione automatico a goccia;

- la realizzazione di un percorso principale di attraversamento del giardino in collegamento tra via Crespi e via San Faustino;

- la realizzazione di un sistema di percorsi pedonali e spazi verdi  compresa la realizzazione di due spazi pavimentati e alberati posti alle testate nord e sud dell’area;

- un nuovo percorso pubblico di mobilità dolce e la realizzazione di aree giochi nell’area centrale dei giardini verso via San Faustino;

- la posa di arredi in legno e rastrelliere portabiciclette.

Il presidente Monzio Compagnoni ha commentato che, rispetto al parere espresso a suo tempo dal Consiglio tutte le osservazioni e richieste sono state recepite, compresa la parte relativa alla messa a disposizione del verde tramite una maggior apertura in modo che la configurazione definitiva si configuri e sia percepita effettivamente per quello che è: un verde pubblico. Mentre nella versione precedente il verde restava chiuso tra le palazzine, fra le quali ora c’è una netta separazione e un chiaro percorso di attraversamento.

Per quanto riguarda il tema delle altezze nella parte prospicente le casette dei ferrovieri di Via S. Faustino, il signor Michele Sacerdoti ha fatto notare che nel parere precedentemente espresso dall’allora Consiglio di Zona 3 era contenuta una richiesta di abbassamento, richiesta che, a suo parere, non è stata soddisfatta. L’assessore Bruzzese ha risposto sul tema delle altezze e ha confermato che la richiesta di abbassamento era stata fatta agli uffici tecnici, premesso comunque  che le misure e le distanze sono a norma di legge. La soluzione finale prevede comunque una sagomatura differente delle altezze per cui la parte verso le casette è di sei piani e la parte più alta si affaccia all’interno, con un minor impatto sulle case stesse. Anche le aperture realizzate tra i blocchi di edifici, oltre a garantire la permeabilità dell’area verde, sul lato San Faustino creano spazi verso le case dei ferrovieri.  Ora, ha infine chiarito il Presidente Monzio Compagnoni, il percorso del progetto è stato concluso e tutti i pareri sono stati dati e, nella quasi totalità, recepiti,  compresa la osservazione volta a modificare la conformazione del giardino rendendolo più fruibile da un’utenza pubblica. Adesso nelle fasi di attuazione ci si esprime sugli oneri di urbanizzazione, con una tempestività rispetto all’avanzamento del progetto che rappresenta, come già detto, una significativa novità rispetto ai vecchi modi di operare.

La Commissione è passata poi a esaminare i disegni del progetto nei dettagli. Sottolineati particolarmente due aspetti: che, grazie agli oneri di urbanizzazione a scomputo, la dimensione del verde è pubblica, nella sostanza e nella forma permeabile; sarà al centro degli immobili e avrà anche alberature importanti nella parte non sovrastante i parcheggi e sarà dotata anche di campi giochi. E poi l’area verde avrà anche funzione di collegamento e di attraversamento in un asse ideale che da Piazza Vigili del fuoco, attraverso il futuro parco all’interno dell’altro complesso in costruzione sull’area ex Galotti tra Via Pitteri e Via dei Canzi, fino al giardino condiviso di via S. Faustino e all’ex scalo merci di Lambrate da cui ci si aspetta un ulteriore contributo a verde. Al piano terra potranno essere realizzate opere compatibili con la destinazione residenziale, commerciali o di servizio.

Le consegne degli appartamenti inizieranno nel 2022 con gli edifici della cooperativa S.Ilario.

 


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Re: Nell’area industriale De Nora: un nuovo complesso residenziale a Lambrate.
20/01/2018 Pierangelo Rovelli
Caro Mariani, condivido totalmente il tuo giudizio sulla qualità del progetto e sulle responsabilità politiche che hanno portato a approvare in quegli anni progetti simili, in assenza di pianificazione urbanistica e demografica. Io però non scrivo articoli di propaganda politica, ma di informazione e ritengo più utile dare informazioni sulle ultime decisioni che riguardano questi peogetti (ex De Nora, ex Galotti,...)piuttosto che recriminare su scelte politiche ormai immodificabili.
Ci tenevo a sottolineare un paio di cose importanti:
- il nuovo metodo introdotto con la consigliatura precedente di "concordare" con la proprietà i tempi di realizzazione delle opere di urbanizzazione a scomputo in modo di avere un avanzamento in parallelo tra queste e il progetto edilizio, garantendo quindi, anche attraverso un controllo pubblico, che i lavori vengano effettivamente svolti;
- il fatto che siano state recepite le osservazioni di modifica proposte dal precedente Consiglio, che peraltro votò a favore del progetto,compresa la riduzione dell'"effetto giardino di condominio" dell'area verde attraverso un'apertura ampia che consenta attraversamenti pubblici.
Condivido in fine il tuo auspicio che il futuro ci riservi finalmente, una edilizia pianificata e non "contrattata", nell'ottica di valutazioni non speculative del bisogno sociale e urbanistico del quartiere.


Re: Nell’area industriale De Nora: un nuovo complesso residenziale a Lambrate.
19/01/2018 gabriele mariani
Innanzitutto una premessa:
Questo progetto fu impostato nelle sue quantità (quanto costrurci sopra) all'epoca della giunta Morattì. Purtroppo quelle quantità erano già diritto acquisito quando venne esaminato per la prima volta negli anni precedenti. Non si poterono nè si potrebbero cambiare adesso.

Occorrerebbe però, a mio parere, fare qualche considerazione un po' piu' articolata che vada oltre la semplice presa d'atto se non addirittura fino al solito acritico elogio delle magnifiche sorti progressive dell'edilizia milanese(atteggiamento purtroppo ormai consolidato in questo Municipio 3)

La mia opinione su questo progetto la espressi già nella scorsa consigliatura: questo è un pessimo progetto,
Troppa volumetria concentrata ai bordi con un verde pubblico messo al centro.
La permeabilità visiva e il transito dalla via pubblica verso il verde pubblico interno appare estremamente ridotta.
Questo verde i fatto non è verde pubblico ma un grande giardino condominiale sul quale si affacciano edifici compatti e continui estremamente incombenti sull'intorno.

Questo pessimo progetto (altri ne verranno) è il risultato di due fattori negativi:
1) è il prodotto dell'urbanistica contrattata (lotto per lotto) al posto dell' urbanistica pianificata (un piano d'area)
2) è l'esito di una contrattazione nella quale una delle due parti (il Comune, allora la Giunta Moratti) non è in grado (culturalmente) o, peggio, non vuole curare gli interessi pubblici come dovrebbe.

Spiace però constatare che, almeno per chiarezza d'intenti nessuno di questi aspetti sia emerso.
Tutto procede magnificamente, tutti contenti che al di là della ferrovia si continui a riempire ogni lotto di case e case senza risolvere il tema dell'isolamento viabilistico che le aree di lambrate e del rubattino soffrono da sempre.

L'approccio adottato per gli scali ferroviari (urbanistica contrattata al posti di quella pianificata), grandi volumetrie su spazi dalla forma oblunga (è il caso di lambrate) reitererà esiti progettuali analoghi a questo.

Si tratta "solo" di aspettare qualche anno, poi si vedrà.


Re: Nell’area industriale De Nora: un nuovo complesso residenziale a Lambrate.
18/01/2018 elisa
Continuare a costruire in zona Rubattino senza prevedere nuovi sottopassaggi per la viabilità da e per via Bassini e viale argonne mi sembra poco lungimirante.


Re: Nell’area industriale De Nora: un nuovo complesso residenziale a Lambrate.
17/01/2018 Michele Sacerdoti
Nelle tavole del progetto allegate al PII sul sito del
Comune non c'è la diminuzione dell'altezza degli edifici
verso le casette dei ferrovieri.
Tuttavia gli edifici potrebbero allargarsi verso il giardino interno
rispetto ai rendering e quindi in teoria il
progetto edilizio potrebbe abbassarsi.
E' quindi necessario aprire una trattativa con l'operatore e il progettista arch. Caputo, i
tempi ci sono perché i due edifici saranno costruiti tra 4 anni in base al cronoprogramma.


 
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