Dot Room, design, arte, sartoria, composizioni verdi

La luminosità della vetrina e dell’interno bianco, in via Lippi 10, colpisce l’occhio, pochi tocchi di colore: il verde degli steli delle orchidee bianche che scendono, capovolte, dal soffitto, un manichino indossa un capo scuro. ()
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Eleganza e discrezione nei colori e un processo di sottrazione di elementi, il risultato è l’essenza della bellezza dell’arte.

Solo quando si entra, emergono altri elementi che caratterizzano subito il laboratorio come spazio di ricerca dell’oggetto distintivo, unico. Su una parete un modulo verticale di piccole piante verdi, di fronte, monili neri. L’arredamento è minimo : uno scaffale in vetro per morbide sciarpe e plaid.

Le creative sono tre donne: Giulia, Chiara, Emer.

Da quanto tempo avete aperto il vostro laboratorio e che cosa vi unisce e vi ha spinto a farlo ?

Ci unisce l’amicizia che è nata dall’incontro dei nostri figli nelle aule scolastiche; proveniamo però da esperienze professionali diverse: Chiara da un’esperienza decennale in una galleria d’arte , Emer, irlandese, è laureata in economia e tedesco, io, Giulia, sono agronoma, ho fatto ricerca nell’istituto di agraria e ho la passione per le piante d’arredamento. Abbiamo deciso insieme di cambiare lavoro, per dar vita a un obiettivo comune: creare qualcosa di unico nella nostra città. Recentemente abbiamo ricevuto un riconoscimento ufficiale, il premio Grazia e Laboratoires Lierac per “Imprenditrici creative 2017”.

Quindi ognuna di voi opera una propria ricerca collegata ?

È così. Periodicamente scegliamo un tema che ognuna sviluppa nel proprio campo. Dot Room significa punto d’incontro. Le nostre differenze professionali sono il nostro punto di forza; comune è la ricerca della qualità del materiale che distingue l’oggetto unico.

Giulia: propongo del verde da tenere in ambienti chiusi, ma non la solita pianta che giganteggia solitaria, sono creazioni che arredano e sono facili da mantenere: piante capovolte da appendere, moduli verdi verticali, kokedama pensili, ovvero piante con la radice racchiusa in una sfera di muschio. Questa bella pianta grigia, formata da un cespo di nastri aggrovigliati , è una epifita, non ha radici e vive nutrendosi del pulviscolo nell’aria, può essere posata ovunque.

Chiara: mi occupo della sartoria, degli accessori, della scelta degli oggetti per lo spazio da riempire. Ogni capo è unico; effettuo una ricerca accurata dei materiali, curo la realizzazione dei modelli, degli accessori come: colli per ornare da spostare da un capo all’altro, nocche realizzate con cravatte di seta, fasce per capelli, sciarpe-cappuccio reversibili.

Emer invece procura capi irlandesi in morbida lana o cashmere dai colori tenui: sciarpe, maglioni, plaid.

Vedo anche diversi capi d’abbigliamento, accessori, monili…

“Contrasto” è il tema che unisce la ricerca di questa stagione: bianco e nero, morbido e grezzo, lineare e barocco, oggetti particolari, ma anche aromi per l’ambiente inusuali, ma discreti, borse, capelli e queste collane di un’artista francese.


Dot Room, via Lippi 10, Milano

www.dotroom.it


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