Milano, città d’Europa?
Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera di un gruppo di pensionate e pensionati milanesi che vogliono costruire una città accogliente e autonomamente si preparano all’Expo 2015.
(gruppo di pensionate e pensionati dello Spi)04/04/2012
Caro Sindaco Pisapia,
siamo un gruppo di pensionate e pensionati del Sindacato Spi di una sede di Milano e vogliamo riportare una nostra esperienza nel cuore di questa città.
Da oltre un anno abbiamo costituito un gruppo di studio di lingua inglese per la comunicazione attiva.
La particolarità del corso è di essere gratuito e coordinato da un’insegnante di lingua inglese in pensione, il suo scopo è di mettere in grado i partecipanti di comunicare, tenendo presente i bisogni linguistici che servono nell’incontrare lo “straniero”.
L’appuntamento del 2015 EXPO, noi pensiamo, sarà un momento che vedrà in prima linea i pensionati nell’accoglienza del mondo intero: dare informazioni stradali, indicare come raggiungere luoghi e avvenimenti, accogliere non solo con un sorriso ma con parole di benvenuto gli stranieri che verranno a Milano e si rivolgeranno a noi in lingua inglese.
Per migliorare la conoscenza della lingua abbiamo organizzato un viaggio a Londra. Eravamo in 16.
Un viaggio fatto per uno scopo ci ha regalato una prospettiva nuova: una metropoli di 7 milioni di abitanti organizzata e funzionante nel trasporto pubblico (sia metropolitana che bus), traffico privato molto ridotto, poche auto in sosta, ma soprattutto l’aria più pulita.
Sappiamo che le auto per entrare in città pagano una cifra salata (20 sterline) ed è scoraggiato in tutti i sensi il traffico privato, gli autobus notturni sono molto numerosi, i taxi sono tanti e non molto costosi ed è in atto un upgrade (rinnovamento) molto efficace del sistema dei trasporti.
Ci siamo chiesti, tornando ieri, perché non sia possibile rendere Milano una vera città europea, anche a costo di scelte a prima vista impopolari. Il viaggio ci ha permesso di conoscere, migliorare la lingua ma soprattutto osservare modelli civili e capire che un’altra città a misura umana è possibile.
Caro Pisapia ti sosterremo sempre nelle future scelte per la città, anche se i cambiamenti sono difficili e contrastati.
Ma le decisioni prendile per favore, vogliamo una città europea!!
A nome del gruppo pensionate e pensionati
Serena Pasinetti, insegnante di inglese
siamo un gruppo di pensionate e pensionati del Sindacato Spi di una sede di Milano e vogliamo riportare una nostra esperienza nel cuore di questa città.
Da oltre un anno abbiamo costituito un gruppo di studio di lingua inglese per la comunicazione attiva.
La particolarità del corso è di essere gratuito e coordinato da un’insegnante di lingua inglese in pensione, il suo scopo è di mettere in grado i partecipanti di comunicare, tenendo presente i bisogni linguistici che servono nell’incontrare lo “straniero”.
L’appuntamento del 2015 EXPO, noi pensiamo, sarà un momento che vedrà in prima linea i pensionati nell’accoglienza del mondo intero: dare informazioni stradali, indicare come raggiungere luoghi e avvenimenti, accogliere non solo con un sorriso ma con parole di benvenuto gli stranieri che verranno a Milano e si rivolgeranno a noi in lingua inglese.
Per migliorare la conoscenza della lingua abbiamo organizzato un viaggio a Londra. Eravamo in 16.
Un viaggio fatto per uno scopo ci ha regalato una prospettiva nuova: una metropoli di 7 milioni di abitanti organizzata e funzionante nel trasporto pubblico (sia metropolitana che bus), traffico privato molto ridotto, poche auto in sosta, ma soprattutto l’aria più pulita.
Sappiamo che le auto per entrare in città pagano una cifra salata (20 sterline) ed è scoraggiato in tutti i sensi il traffico privato, gli autobus notturni sono molto numerosi, i taxi sono tanti e non molto costosi ed è in atto un upgrade (rinnovamento) molto efficace del sistema dei trasporti.
Ci siamo chiesti, tornando ieri, perché non sia possibile rendere Milano una vera città europea, anche a costo di scelte a prima vista impopolari. Il viaggio ci ha permesso di conoscere, migliorare la lingua ma soprattutto osservare modelli civili e capire che un’altra città a misura umana è possibile.
Caro Pisapia ti sosterremo sempre nelle future scelte per la città, anche se i cambiamenti sono difficili e contrastati.
Ma le decisioni prendile per favore, vogliamo una città europea!!
A nome del gruppo pensionate e pensionati
Serena Pasinetti, insegnante di inglese