Una nuova tassa sulla casa: il Certificato di Idoneità Statica

Pochi si sono accorti che il Comune di Milano ha instituito una nuova tassa sui proprietari di casa che non ha uguali nel resto d’Italia, il Certificato di Idoneità Statica per gli edifici più vecchi di 50 anni. I professionisti iscritti all’Ordine degli Ingegneri se se ne avvantaggeranno direttamente. ()
Milano, corso Buenos Ayres 01
Si tratta dell’obbligo della verifica di stabilità degli edifici quando raggiungono i cinquant’anni di età con l’ottenimento di un certificato che dura solo quindici anni, che è stato imposto dal Regolamento Edilizio approvato dal Consiglio Comunale nel 2014 e che scatterà nel 2019, dopo 5 anni dall’approvazione.

All’inizio si applicherà a 27.000 edifici in tutta Milano ma a seguire a tutti, via via che raggiungeranno i 50 anni dalla loro costruzione. Si dovrà dare ad un ingegnere l’incarico di effettuare la verifica con una tariffa che è stata stabilita per il primo livello dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano e che è pubblicata sul suo sito.

L’Ordine ha anche definito con il Comune di Milano le linee guida che i professionisti dovranno seguire per produrre il Certificato di Idoneità Statica.

Si tratta di un ricollaudo statico che prevede due livelli di verifica: il primo non richiede di arrivare ad un vero e proprio collaudo statico secondo quanto previsto dalle normative nazionali vigenti ma si limita ad un controllo visivo delle strutture e delle facciate e balconi. Il secondo livello, molto più approfondito, si applica solo agli edifici che non hanno superato il primo livello, vale a dire quelli per i quali sono evidenti segnali di sofferenza sulle strutture o che sono stati negli anni oggetto di rimaneggiamenti importanti sulle strutture e/o di sopraelevazioni. Il suo costo è imprevedibile perché implica esami sperimentali e analitici e la messa in opera di rinforzi.

Lo stesso Ordine degli Ingegneri ha ritenuto che la verifica porta a un “costo sociale molto forte anche se non sempre giustificato” e quindi ha cercato di ridurlo con la verifica di primo livello che tuttavia ha anch’essa un costo notevole di circa 10.000 euro per un edificio di media dimensione. Se poi non ci sono i disegni e la documentazione sulle strutture esistenti, come succede spesso per gli edifici di più di 50 anni, il costo è più alto.

Senza Certificato di Idoneità Statica l’edificio perde l’agibilità e i notai non possono effettuare compravendite perché il certificato deve essere allegato. Sostanzialmente i proprietari e gli inquilini verrebbero buttati in mezzo alla strada e l’immobile perderebbe qualunque valore!

Questa normativa è incostituzionale in quanto solo il parlamento la potrebbe imporre a livello nazionale. E infatti il Governo ha nel 2014 impugnato davanti alla Corte Costituzionale una analoga legge della Regione Puglia e questa l’ha subito annullata, tanto era ovvio che il Governo avrebbe vinto il ricorso. Analoghe norme comunali e provinciali riguardanti l’istituzione del fascicolo di fabbricato, molto meno costoso, sono state annullate da sentenze della Corte Costituzionale e del Consiglio di Stato.

La norma del Regolamento Edilizio è stata impugnata nel 2014 davanti al TAR della Lombardia da Confedilizia in quanto illegittima e vessatoria ma il ricorso sarà discusso solo vicino alla scadenza dell’obbligo.

Dovranno essere sottoposti alla verifica anche gli edifici del Comune e degli altri enti pubblici a Milano, le case popolari dell’Aler, gli edifici religiosi.

Almeno ci fosse un vantaggio per la sicurezza degli edifici. Ma la verifica non è di tipo antisismico e comunque Milano non è in zona sismica e la verifica non garantisce dallo scoppio del gas, che è l’unica causa di crolli recenti nella nostra città né dalla caduta di vasi di fiori sulla testa di qualche passante.

Il codice del condominio e il codice penale definiscono le responsabilità di amministratori e proprietari mentre il codice civile obbliga già ad effettuare questo tipo di verifica in caso di sopraelevazione di un edificio e recupero dei sottotetti.

La verifica porterà ad un enorme lavoro per ingegneri e tecnici abilitati di tutta Italia, quelli di Milano non saranno sufficienti, e ulteriori fatturati alle imprese edilizie. Forse questo è uno dei veri motivi della normativa e infatti le professioni tecniche fanno continue pressioni sul Parlamento per norme di questo genere sugli edifici esistenti. Mentre queste verifiche sono sicuramente utili nelle zone sismiche del paese, classificate come 1 e 2, sono assolutamente spropositate per Milano, classificata per poco in zona 3. L’ultimo terremoto vicino a Milano è avvenuto a Monza nel 1300.

Mi sono battuto quando il regolamento edilizio è stato discusso e approvato contro questa norma ma senza risultati. L’Ordine degli Ingegneri ha sostenuto che sarebbe stata poco costosa grazie alla verifica di primo livello. Tuttavia lo stesso Ordine ha sollevato un problema con il Comune: il regolamento non parla di verifica “leggera” ma solo di verifica e c’è il rischio che se dopo una verifica di primo livello un edificio dovesse crollare il professionista possa essere messo sotto processo. E infatti l’Ordine ha segnalato il rischio ai propri iscritti anche se il Comune ha risposto che non lo ritiene un problema, lasciando comunque alla responsabilità deontologica del professionista decidere il livello di approfondimento necessario tra primo e secondo livello. C’è quindi da aspettarsi una notevole crescita dei costi perché il professionista non vorrà assumersi dei rischi civili e penali.

Ora ho avviato una raccolta di firme su una lettera al Sindaco Sala, che essendo stato eletto dopo l’approvazione del Regolamento Edilizio è ignaro di questa tassa applicata di nascosto ai suoi concittadini. Si chiede di abrogare la norma prima del 2019.

Invito tutti a scaricare la lettera dal sitohttp://www.msacerdoti.it/stabilitaedificipetizione.pdf e a raccogliere le firme, inviando poi le firme scansionate o una adesione via mail con i propri dati a m.sacerdoti@tiscali.it. Provvederò personalmente a protocollarle in Comune.

Sul sitohttp://www.msacerdoti.it/notizie.htm#290914vi sono altre informazioni e articoli pubblicati.



Regolamento Edilizio di Milano del 2014

Art.11 - MANUTENZIONE E REVISIONE PERIODICA DELLE COSTRUZIONI

6. Tutti i fabbricati, entro 50 anni dalla data di collaudo delle strutture, o in assenza di questo, dalla loro ultimazione, dovranno essere sottoposti ad una verifica dell’idoneità statica di ogni loro parte secondo la normativa vigente alla data del collaudo o, in assenza di questo, alla data di ultimazione del fabbricato, che dovrà essere certificata da un tecnico abilitato. A tale verifica dovranno essere sottoposti anche gli edifici interessati, per almeno la metà della loro superficie, da cambio di destinazione d’uso, da interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione se non sussistono gli estremi di legge per un nuovo collaudo statico. Tali certificazioni dovranno poi essere allegate al fascicolo del fabbricato o alla documentazione dell’edificio come indicato all’Articolo 47 del presente Regolamento e dovranno indicare la scadenza oltre la quale e necessaria la successiva verifica. Entro 5 anni dall’entrata in vigore del presente Regolamento, tutti i fabbricati esistenti ultimati da più di 50 anni o che raggiungeranno i 50 anni in questo periodo non in possesso di certificato di collaudo, dovranno essere sottoposti a tale verifica e certificazione.

Entro 10 anni dall’entrata in vigore del presente Regolamento, tutti i fabbricati esistenti con data di collaudo delle strutture superiore a 50 anni o che raggiungeranno i 50 anni in questo periodo, dovranno essere sottoposti a tale verifica e certificazione. Il certificato di idoneità statica dovrà anche indicare gli elementi strutturali che potrebbero non essere idonei per le normative vigenti al momento della redazione del certificato stesso pur non inficiandone la sua regolarità. Tale certificato dovrà essere integrato da una relazione sullo stato di conservazione degli elementi strutturali “secondari” e degli elementi non strutturali dell’edificio (parapetti, facciate, tamponamenti, ecc.), ponendo particolare attenzione al rischio di crollo di elementi esterni e/o su zone comuni e alla presenza di lesioni e cedimenti in atto, cosi come indicati nell’art.7.2.3 delle Norme Tecniche del D.M. 14. 1.2008, anche redatta da un altro tecnico abilitato. Nel caso del mancato rilascio di tale certificazione nei limiti temporali previsti viene meno l’agibilità dell’edificio o delle parti di questo non certificate. In caso di compravendita i notai dovranno allegare tali certificazioni all’atto di vendita.




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Re: Una nuova tassa sulla casa: il Certificato di Idoneità Statica
24/05/2017 Corsi Carlo Alberto
Signori,
ringrazio per la segnalazione. Con la presente desidero sapere se mi potreste mandare un modulo di un'istanza da presentare al Consiglio di Zona che a sua volta lo spedirà al Comune per la revoca di questa norma.
In quest'attesa, Vi ringrazio sin d'ora e porgo i miei migliori saluti.
Carlo Alberto Corsi
Milano 24.05.2017


 
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