Studiamo Città Studi

Il 27 marzo si svolgerà una passeggiata tra le facoltà scientifiche della Statale

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Citta Studi dal Cremlino
Indipendentemente dal pensiero personale di chi pensa che l'eventuale trasferimento delle facoltà scientifiche da Città Studi all'area Expo sia più o meno opportuno e/o legittimo, la cosa certa è che il discorso del trasferimento ha portato Città Studi in primo piano e da questo punto parte la riflessione di SinistraxMilano di zona 3.
Perché bisogna dirlo: se è vero che l'eventuale trasferimento porrà questioni serie sulle funzioni del quartiere, è altrettanto vero che la situazione attuale non è certo rosea. Gli edifici delle facoltà sono totalmente impermeabili al quartiere che alterna momenti di grande traffico e animazione a momenti di deserto.

E' a partire dalla questione dell'impermeabilità degli spazi universitari che inizia il lavoro del gruppo, a cominciare da lunedì 27 marzo con una passeggiata per conoscere le facoltà scientifiche, accompagnando la cittadinanza in un percorso in cui diversi interlocutori racconteranno la realtà della loro facoltà.

Appuntamento 17,40 in via Golgi 19
Partenza (puntuale) della passeggiata ore 18 entrando dal Dipartimento di Chimica
18,15 passaggio sotto le "torri" di biologia
18,30 Dipartimento di Fisica
18,45 Dipartimento di Veterinaria
19,00 Dipartimento di Agraria
19,15 Dipartimento di Matematica
Si conclude alle ore 19,30 con Aperitivo allo Union Club di Via Moretto da Brescia (prenotazione al momento della partenza di chi ne vorrà usufruire)

Questo appuntamento sarà l'inizio di un percorso a più tappe che coinvolgerà, non solo cittadini, ma anche Associazioni e Comitati che operano sul territorio, al fine di approfondire le necessità dei diversi stakeholder che insistono sull'area e da questa rilevazione giungere ad una proposta di progetto che sia indipendente dallo spostamento o meno delle facoltà scientifiche da Città Studi.
Uno dei punti qualificanti della posizione di SinistraxMilano è che quando avverranno spostamenti di funzioni (esempio Vetrinaria), si pensi immediatamente ad usi temporanei degli spazi, in modo da non lasciarli all'abbandono ed al degrado.

Parallelamente a questo percorso su Città Studi, SinistraxMilano pone il proprio sguardo alla popolazione studentesca che è sempre stata ignorata dalla politica. In altre vicende, quando ponevo a politici la necessità di ascoltare anche gli studenti, mi veniva risposto: "Non sono elettori di questa città", come se l'attenzione verso i 180.000 frequentatori dei nostri atenei riguardasse la politica solo in termini di voti. Eppure Milano è una delle maggiori città universitarie d'Europa con 12.000 studenti stranieri.
Tra le proposte del gruppo c'è il riconoscimento di una forma di "cittadinanza" degli studenti fuori sede e ragionamenti sull'integrazione delle Università all'interno del contesto cittadino, mettendo in evidenza l'importanza della popolazione studentesca in una città come Milano ove rappresentano il 14% dei residenti.


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Re: Studiamo Città Studi
26/03/2017 Elena Picciotto
Le vie di Città Studi sono piacevolmente vuote e silenziose la sera e nel week-end; sono piacevolmente animate da una popolazione giovane e vivace durante i giorni feriali. Poco frequentate nei momenti di chiusura dell’Università, come è normale per un'area non residenziale, ma mai desolate, come avviene anche nella nostra città in alcune aree residenziali prive di servizi in cui alla sera gli abitanti sono barricati in casa. E non sono mai completamente deserte, perché gli edifici dell’Università sono all’interno di un tessuto residenziale e le vie in cui si trovano sono comunque interessate dagli spostamenti dei residenti della zona.
Gli edifici dell’Università sono destinati a docenti, ricercatori e studenti. Non esiste motivo per cui gli abitanti di Città Studi debbano accedere all’interno di questi edifici senza motivi di contatti con chi vi lavora. Esattamente come per un’azienda privata. Diversamente da un centro commerciale.
Anche se un improbabile vantaggio economico (!) costringerà la popolazione di Città Studi a rassegnarsi al trasferimento, non vedo motivazione per sostenere che la situazione attuale non sia rosea. Nè dal punto di vista dei residenti, nè da quello degli studenti, nè da quello del personale universitario! Perché mai?


Re: Studiamo Città Studi
23/03/2017 Ennio Galante
Nell'analisi "sociologica" di città studi (mancanza di interazione con la cittadinanza, strade vuote di notte) nessuno cita mai le centinaia, forse migliaia di docenti, ricercatori, tecnici che vivono nel quartiere. Ma vi siete chiesti se il Parco Ravizza è effettivamente un elemento strutturale che interagisce con la Bocconi? Questa preoccupazione esiste per Milano-Bicocca e Milano-Bovisa? qualcuno le ha mai non dico "misurate", ma neanche prese in considerazione. Come mai? forse perchè mancano argomenti validi per il trapianto di città studi? Come mai a Città Studi è in via di completamento la sede di Informatica. Qualche sospettoso dice che il buco di bilancio di Arexpo esiste da poco (e magari si potrebbe sanare con una iniezione di M€ ?!


 
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