Via Civitavecchia-Rizzoli, facciamolo diventare un luogo di cultura e socialità!
Cultura diffusa, progetti di coesione sociale, presenza costante dei Custodi Sociali e, perché no, anche i vigili di quartiere e la vita in una zona dimenticata può cambiare!
(Paolo Morandi)21/12/2016
(Paolo Morandi)21/12/2016
Sabato scorso, 17 dicembre, grazie ad una rete di associazioni, in cui vede coinvolto anche z3xmi, si è svolta una festa natalizia nelle case MM di via Civitavecchia e via Rizzoli.
Quell'angolo dimenticato rappresenta per la nostra l'unica vera e propria periferia. Lo è in quanto mancano i servizi: non c'è un negozio nel raggio di chilometri, ne un ambulatorio medico.
La presenza dell'argine del Lambro fa si che si siano sviluppate baraccopoli, il palazzo abbandonato della Rizzoli è diventato oggetto di occupazioni di senza tetto, le ampie vie con possibilità di parcheggio da la possibilità a camper di parcheggiare, la presenza del vicino parco Lambro fa si che spesso disperati facciano visita alle case popolari in oggetto. Eppure, dal punto di vista urbanistico, questo quartiere sarebbe un fiore all'occhiello dell'edilizia popolare: ampli spazi per vivere con la collettività, tanto verde, spazi gioco.
Nel corso degli anni i cittadini del quartiere si sono lamentati spesso di essere stati abbandonati ed anche per questo che noi come giornale e le associazioni che si occupano di Coesione e Custodia Soicale nella zona, con anche l'aiuto del Municipio 3, hanno dato vita ad un primo appuntamento.
Ritardi nelle autorizzazioni da parte di MM hanno creato problemi di diffusione dell'iniziativa, ma, ciò nonostante, i cittadini che sono intervenuti (più perché capitati per caso che perché a conoscenza dell'iniziativa), hanno partecipato molto volentieri e hanno chiesto di ripetere l'iniziativa.
La sfortuna ha voluto che nella notte di venerdì, nei palazzi di via Rizzoli, si rompesse anche il riscaldamento, per cui i condòmini erano arrabbiati (è la terza volta nell'ultimo mese), ma la presenza massiccia dei rappresentanti del Municipio 3 ha permesso di far sentire una risposta immediata.
In via Civitavecchia, oltre alla merenda, si è esibito il Policrome Khoros con canti natalizi molto ben accolti dai presenti.
In via Rizzoli, grazie a Locus, z3xmi ha invece organizzato una mostra/performance intitolata "La poesia a Milano non è una Mongolfiera" in cui un attore, Mario Bertasa, accompagnato dalla nostra Virginia Sutera al violino, ha letto da pannelli esposti nell'atrio di uno dei palazzi, poesie milanesi, intrattenendo il pubblico lungo il percorso. Le reazioni sono state veramente positive, per cui speriamo di poter riproporre una simile iniziativa.
L'importante è che quanto accaduto il 17 dicembre non sia un'occasione isolata, ma che ci sia continuità di azione.
Scrive Marco Angioni del Comitato Inquilini di via Civitavecchia:
Abbiamo toccato il tasto; questa inziativa, che vogliamo non risulti una parentesi ma diventi una costante, mira a sensibilizzare la realtà di "quartiere", vogliamo far vedere con una presenza palpabile che uniti possiamo migliorare realmente il luogo in cui viviamo, possiamo contribuire ad avere un'attenzione maggiore su ciò che ci circonda che noi in primis rispettiamo, possiamo essere gli occhi di ciò che funziona male per poterlo bonificare, possiamo accorgerci che magari anche il nostro vicino di casa ha bisogno di una mano, non dobbiamo permettere ai più deboli di sentirsi "soli" con problemi personali invalicabili, abbiamo tutti i medesimi problemi che messi tutti insieme divengon un unico problema ove l'unione consente di poterlo affrontare....
Abbiamo festeggiato mangiando del panettone, una meranda per "ragazzi" con pane e nutella, brindato con il classico spumante e conversato ripromettendoci di riuscire a coinvolgere e sensibilizzare sempre più ciò che sono le risorse per poter vivere e godere la zona come fosse "casa mia"...
Quell'angolo dimenticato rappresenta per la nostra l'unica vera e propria periferia. Lo è in quanto mancano i servizi: non c'è un negozio nel raggio di chilometri, ne un ambulatorio medico.
La presenza dell'argine del Lambro fa si che si siano sviluppate baraccopoli, il palazzo abbandonato della Rizzoli è diventato oggetto di occupazioni di senza tetto, le ampie vie con possibilità di parcheggio da la possibilità a camper di parcheggiare, la presenza del vicino parco Lambro fa si che spesso disperati facciano visita alle case popolari in oggetto. Eppure, dal punto di vista urbanistico, questo quartiere sarebbe un fiore all'occhiello dell'edilizia popolare: ampli spazi per vivere con la collettività, tanto verde, spazi gioco.
Nel corso degli anni i cittadini del quartiere si sono lamentati spesso di essere stati abbandonati ed anche per questo che noi come giornale e le associazioni che si occupano di Coesione e Custodia Soicale nella zona, con anche l'aiuto del Municipio 3, hanno dato vita ad un primo appuntamento.
Ritardi nelle autorizzazioni da parte di MM hanno creato problemi di diffusione dell'iniziativa, ma, ciò nonostante, i cittadini che sono intervenuti (più perché capitati per caso che perché a conoscenza dell'iniziativa), hanno partecipato molto volentieri e hanno chiesto di ripetere l'iniziativa.
La sfortuna ha voluto che nella notte di venerdì, nei palazzi di via Rizzoli, si rompesse anche il riscaldamento, per cui i condòmini erano arrabbiati (è la terza volta nell'ultimo mese), ma la presenza massiccia dei rappresentanti del Municipio 3 ha permesso di far sentire una risposta immediata.
In via Civitavecchia, oltre alla merenda, si è esibito il Policrome Khoros con canti natalizi molto ben accolti dai presenti.
In via Rizzoli, grazie a Locus, z3xmi ha invece organizzato una mostra/performance intitolata "La poesia a Milano non è una Mongolfiera" in cui un attore, Mario Bertasa, accompagnato dalla nostra Virginia Sutera al violino, ha letto da pannelli esposti nell'atrio di uno dei palazzi, poesie milanesi, intrattenendo il pubblico lungo il percorso. Le reazioni sono state veramente positive, per cui speriamo di poter riproporre una simile iniziativa.
L'importante è che quanto accaduto il 17 dicembre non sia un'occasione isolata, ma che ci sia continuità di azione.
Scrive Marco Angioni del Comitato Inquilini di via Civitavecchia:
Abbiamo toccato il tasto; questa inziativa, che vogliamo non risulti una parentesi ma diventi una costante, mira a sensibilizzare la realtà di "quartiere", vogliamo far vedere con una presenza palpabile che uniti possiamo migliorare realmente il luogo in cui viviamo, possiamo contribuire ad avere un'attenzione maggiore su ciò che ci circonda che noi in primis rispettiamo, possiamo essere gli occhi di ciò che funziona male per poterlo bonificare, possiamo accorgerci che magari anche il nostro vicino di casa ha bisogno di una mano, non dobbiamo permettere ai più deboli di sentirsi "soli" con problemi personali invalicabili, abbiamo tutti i medesimi problemi che messi tutti insieme divengon un unico problema ove l'unione consente di poterlo affrontare....
Abbiamo festeggiato mangiando del panettone, una meranda per "ragazzi" con pane e nutella, brindato con il classico spumante e conversato ripromettendoci di riuscire a coinvolgere e sensibilizzare sempre più ciò che sono le risorse per poter vivere e godere la zona come fosse "casa mia"...
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