L'Assessore Rozza ha un grosso problema di udito!

Possibile che l'Assessore Rozza riesca a sentire solo alcune voci e altre no?
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carmela rozza
Il tutto è iniziato con l'assemblea pubblica indetta dall'Assessore Rozza in Municipio 3 il 19 settembre che, a mio parere, l'ho trovato un'ingerenza sulla questione sicurezza rispetto alle deleghe dei Municipi. Come era prevedibile, l'Assemblea è stato solo uno sfogatoio in cui la sicurezza non è mai stata considerata se non, forse, per il racconto di un episodio di esibizionismo, ma che si è poi concentrata su questioni di fastidio dovuto ai rumori notturni dei locali di via Lecco e della presenza di ROM a Lambrate.
Quello che è scaturito da quell'assemblea è però un mostro che poco ha a che fare con una vera politica di sicurezza.
L'Assessore ha quindi preso contatti con i cittadini che avevano espresso le loro lamentele ed ha dato seguito con azioni a dir poco discutibili.
In via Lecco ha pensato bene di inviare controlli a tappeto sui locali, soprattutto frequentati da gay, alla ricerca di irregolarità. Sfortuna ha voluto che anche il Municipio 3 si fosse mosso, a parer mio in maniera affrettata e solo per dar seguito ad una mozione presentata dalla destra, con una delibera  (n° 19 del 12/10/16) intitolata “Problematiche di sicurezza: via Lecco e dintorni” ed in cui, tra l'altro, si sollecitano controlli nella zona. Anche se per tempi tecnici, la delibera non è stata la causa scatenante di questi controlli, in un suo Comunicato Stampa Arci Gay ha attaccato duramente il Municipio 3, a cui è seguito un chiarimento del Presidente, Caterina Antola.
Eppure c'è da ricordare che il vecchio Consiglio di Zona 3 aveva intrapreso un percorso molto interessante per arrivare nella zona ad una "movida sostenibile", facendo sedere attorno ad un tavolo il DUC Buenos Aires, rappresentanti della cittadinanza e  consiglieri di Zona. L'effetto non si è fatto attendere, con un'autoregolamentazione dei locali per evitare il più possibile schiamazzi, provvedere in proprio alla pulizia delle strade, distribuire solo bevande in bicchieri di plastica (fino a novembre scorso c'era anche un'ordinanza pubblica in merito) ed altre iniziative. Eppure l'Assessore si è mossa senza ascoltare neanche i suoi compagni di partito ed ha proceduto con le proprie azioni che subito sono apparse come atti omofobi e di repressione della movida gay.
Ciò non bastasse, ha ignorato completamente la presenza a Lambrate di un laboratorio di partecipazione della cittadinanza che riunisce una ventina di Associazioni sotto il nome di ViviLambrate  e, dando ascolto solo ad un gruppo intollerante e che vive attraverso post e commenti su Facebook che spesso arrivano a vero e proprio razzismo, ha deciso che uno dei punti della nostra Zona che saranno coperti dalla presenza di ronde congiunte polizia ed esercito, sarà proprio Lambrate.
Non voglio entrare nel merito della discussione esercito si o esercito no, ma l'identificazione di Lambrate quale luogo insicuro e pericoloso la trovo veramente pretestuosa e si sarebbe dovuto cercare di dare più voce ad un recupero sociale degli spazi, al posto di far scendere in campo l'esercito.

Assessore, prima di agire, la prossima volta, ascolti anche altre campane. Vedrà che a guadagnarci saranno tutti.

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