Incontro pubblico presentazione cantieri M4 Gozzi - Argonne - Indipendenza - Dateo - Tricolore

Ieri, 7 novembre, presso la sala Consigliare del Municipio 3 c'è stata una Commissione per la ripresa dei contatti tra il Municipio ed i Comitati di cittadini sorti sul problema dei cantieri M4.
Hanno parlato il Comitato Argonne-Susa, il Comitato Pratone e l'Associazione Grande Parco Forlanini.
I punti sollevati sono sempre gli stessi:

• mancanza di comunicazione ed informazione
• riapertura della ciclabile Argonne-Dateo
• spostamento dell'uscita di via Marciano su viale Argonne
• restituzione progressiva alla cittadinanza deille aree di cantiere non più utilizzate
• servizi compensativi
• spostamento dell'attraversamento pedonale di piazzale Susa
• miglioramento delle cesate
  

Ricordiamo che il Comitato Argonne-Susa ha presentato già l'anno scorso un documento di proposte all'Amministrazione e che nonostante i molteplici incontri con l'Amministrazione, nulla hanno valso. I punti sono sempre gli stessi e con il passare del tempo si ha la sensazione che, fino ad adesso, l'Amministrazione non sia stata in grado di gestire i lavori e le imprese applatanti con una visione politica e prospettica, per cui il dialogo aperto, che comunque c'è sempre stato, non ha approdato a nulla.

Adesso c'è questo nuovo appuntamento pubblico, annunciato con colpevole ritardo, che si terrà venerdì 11 alle 17.30 presso l’Auditorium dell’Opera San Francesco – in via Kramer, 5.

L'incontro sarà dedicato ai cantieri M4 che interessano i seguenti cantieri:

• Stazione Tricolore
• Manufatto Indipendenza
• Stazione Dateo
• Manufatto Gozzi
• Stazione Susa/Manufatto Argonne
• Stazione Argonne

Si farà il punto sullo stato di avanzamento dei lavori, si ricapitoleranno i bandi predisposti dall’Amministrazione a sostegno di chi vive e lavora nelle aree interessate dai cantieri, oltre a confrontarsi sulle istanze del territorio.

All’appuntamento prenderanno parte gli assessori, Cristina Tajani e Marco Granelli, oltre ai tecnici e ai settori che, a vario titolo, si stanno occupando della realizzazione dell’opera.

E' arrivata in redazione una lettera aperta di un cittadino, Emanuele Breveglieri, presente anche alla Commissione di ieri, indirizzata proprio a Granelli e alla Tajani, la riportiamo integralmente:

Gentili assessori, tecnici e rappresentanti dei settori coinvolti.

E' da settembre 2013 che i cantieri hanno invaso la zona est di Milano, purtroppo senza nessuna pianificazione sull'impatto che avrebbero avuto sulla popolazione, sulla salubrità della vita nelle immediate vicinanze dei luoghi di lavoro, sulle aree compensative da destinare a supporto della qualità e del benessere urbano. Non parliamo poi di decoro e viabilità.

E' dallo stesso periodo che assistiamo ad iniziative di “partecipazione di facciata”, ad esempio i workshop, tanto decantati sulla stampa, che, a distanza di anni, non hanno portato a NESSUN risultato, se non quello di fiaccare le energie e le competenze dei numerosi cittadini che si sono messi a disposizione della collettività, oppure le “riunioni” come quella prevista per l'11 di novembre e proprio di questa vorrei parlare.

Questi incontri seguono uno schema collaudato: un'ora e mezza di chiacchiere e slide in Powerpoint, seguita da 30 minuti scarsi di domande del pubblico e poi dal classico “è tardi, dobbiamo chiudere”. Fino ad adesso ha funzionato alla perfezione:l'ex assessore Maran e il dott. Terragni sono stati maestri in questa tecnica.

Ma da venerdì proporrei un cambiamento di tattica: prima fate parlare noi, Comitati, cittadini, commercianti, poi date le risposte e, se avanza tempo, ci fate vedere le diapositive delle vacanze (o della metro 4), tanto il Power point è sempre lo stesso da tre anni e in tre anni di questo andazzo non abbiamo avuto una risposta, un riscontro, una minima miglioria delle condizioni dei cantieri e di vivibilità dei quartieri interessati.

Restando in attesa di un vostro cortese riscontro vi do appuntamento a venerdì 11....

Emanuele Breveglieri

Condividiamo la richiesta di Breveglieri nella speranza che l'incontro di venerdì non sia solo l'ennesimo appuntamento in cui non si aggiunge nulla di nuovo, ma che possa essere l'occasione per riaprire il dialogo, però in maniera più costruttiva.