Autore: Iole Natoli
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@Luana De Vita - Mi spiego meglio, Luana, dopo aver letto l'intervista di golem. Su un punto convergiamo in assoluto, perché la preoccupazione che lì viene espressa è anche la mia: «I giornali che trattano la vicenda della Corte di Cassazione come se fosse l'assoluzione di un pedofilo oltre a essere triste, è gravissima. Non vorrei che qualcuno che volesse molestare una bambina possa pensare a un'assoluzione possibile». E non solo i giornali lo hanno scritto ma anche blog, che peraltro si attendono un plauso.
Dopo di che le nostre strade divergono e non perché io contesti l’affermazione secondo cui "quanto descritto finora nei media è solo una fantasia basata sull'incapacità di comprendere il linguaggio del diritto” (ho scritto anch'io di parti di fantasia in un mio articolo), ma perché la Cassazione stessa, travasando NELLA SUA MOTIVAZIONE il termine "relazione amorosa", ha dato direttamente adito al fraintendimento e ciò cozza sia con la necessità di non indurre altri pedofili a ritenersi autorizzati a commettere crimini del genere, sia col diritto che il pubblico possiede di capire ciò che, nelle camere alte del diritto, viene contrassegnato dal timbro della non modificabilità di una sentenza.
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