Autore: Nadia Boaretto
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Onestamente non mi ci oriento e nella mia testa riassumo così: ci sono dei vizi di forma e bisogna rifare il processo. In una questione così delicata mi chiedo: i giudici che hanno espressi con il vizio di forma non potevano stare più attenti? Oppure le nostre leggi sono così bizantine da riuscire difficili per i giudici stessi, esposti quindi a facile errore? È frustrante constatare che tutto ricomincia daccapo e che il cittadino, la minorenne in questo caso, non ha alcuna tutela finora riconosciutale. Rimane il fatto che la società civile deve dare grande risonanza a un caso di abuso sessuale su una bambina di 11 anni e in questo senso è giusto e normale che i movimenti, delle donne in particolare, ma non solo, si pronuncino a favore di un linguaggio più etico e più giuridicamente corretto.
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