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 Re: A chi è affidata la nostra salute?
Autore: Gerardo Ceriale 
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Grazie per la schematizzazione Aldo Gazzetti. E' proprio così (e ne parlavo anche col sig. Burgio): noi singole persone diventiamo sempre più singoli consumatori, che affrontano come tali (cioè da soli) le disfunzioni del servizio sanitario.
La forza della comunità, dell'affrontare insieme la situazione ci sfugge come possibilità, eppure esiste. Si chiama mutualità, cooperazione, associazionismo. Ma anche questa possibilità viene misconosciuta da alcuni nella convinzione che se i cittadini prendono parte attiva e civile, l'amministrazione pubblica è indotta a sfilarsi ancor di più dalle responsabilità. Insomma un circolo vizioso da cui non si esce se non con un improbabile sovvertimento delle istituzioni.
Nel frattempo, in attesa di questo rivolgimento, "la durata delle liste di attesa dissuade molti dal farsi curare o li induce a pagare la prestazione", con somma gioia di chi ci lucra.

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