Il cinema italiano visto da Milano, edizione 2016

Spazio Oberdan ospiterà dal 5 al 12 marzo la 14ma edizione della rassegna che presenta il meglio del cinema italiano visto dalla periferia dell’impero (almeno per ciò che riguarda il cinema). Organizza da par suo la Fondazione Cineteca Italiana.

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Il cinema italiano visto da Milano immagine 2016

Per chi ama il cinema italiano (e ci vuole un po’ di coraggio) l’occasione è da non perdere.

Numerosi gli appuntamenti che si suddividono in scenari diversi. C’è il concorso “Rivelazioni”, ci sono le anteprime per Milano (“Amori a prima vista”), la riproposizione dei migliori film della stagione testé passata (“Riprendimi”), i doverosi omaggi (“Ricordati di me”), i film ritrovati e restaurati (“Ritorni di fiamma”) e persino una serie di lezioni nei licei milanesi (“Chi mi ama mi segua”).

Nel concorso “Rivelazioni” sono attese cinque opere prime non ancora distribuite in sala, i nomi degli autori dicono poco, almeno al grosso del pubblico, ma potrebbero diventare gli autori di culto delle prossime stagioni. La selezione è caduta su opere che sono state presentate a importanti festival (Roma, Venezia, Locarno…) per le quali le attese sono molto alte. Deciderà il vincitore una giuria composta dagli spettatori.

Tra le anteprime, qualche citazione è d’obbligo. Si va da “Era d’estate” di Fiorella Infascelli, dedicata al lavoro istruttorio di Falcone e Borsellino, a “Prima che la vita cambi noi”, un documentario di Felice Pesoli, intravisto in assaggio a Invideo, dedicato ai movimenti giovanili degli anni ’60 e ’70 del secolo che fu.

L’impegno civile è invece rappresentato da “Rapido 904-La strage di Natale” di Martino Lombezzi, mentre “Gramsci 44” di Emiliano Barbucci racconta la figura del grande intellettuale e politico marxista.

Se invece avete voglia di rivedere (o vedere se ve li siete persi) i migliori film della precedente stagione cinematografica, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Qualche consiglio? “La felicità è un sistema complesso” di Gianni Zanasi con l’imperdibile coppia Valerio Mastandrea e Giuseppe Battiston, “Un posto sicuro” di Francesco Ghiaccio sul dramma dell’amianto in quel di Casale Monferrato, “Assolo” di e con Laura Morante.

E a Laura Morante è anche dedicata, con Ettore Scola, la sezione “Ricordati di me”. Della attrice/autrice verranno riproposti, oltre ad “Assolo”, “Ciliegine” e “Nessuno mi pettina”, mentre per ricordare il grande regista recentemente scomparso verrà proiettato, tra l’altro, il film a lui dedicato dalle figlie Paolo e Silvia, “Ridendo e scherzando-Ritratto di un regista all’italiana”.

E’ previsto anche un omaggio a Claudio Caligari.

Tra i “Ritorni di fiamma”, la Cineteca Italiana presenterà in anteprima nazionale il dvd “Il filmaker che cadde sulla terra” dedicato all’opera di Gianfranco Brebbia, creativo autore di opere di video-arte negli anni ’70.

Per la sezione “Chi mi ama mi segua” alcuni interpreti/autori del nostro cinema (Laura Morante, Gianni Zanasi, Marco D’Amore, Isabella Ragonese, Silvia Scola e Fiorella Infascelli) andranno a far lezione (non tradizionale) di cinema in alcuni licei milanesi (Volta, Carducci, Parini, Manzoni, Casiraghi, Galvani). Fortunati quegli allievi.

Oltre alle persone citate, hanno garantito la loro presenza al festival anche Francesco Ghiaccio e Veronica Pivetti, oltre ad alcuni dei giovani autori previsti in rassegna.

Resta solo da ricordare di consultare il sito www.cinetecamilano.it per avere informazione di tutto il programma e delle modalità di accesso, ricordando che, oltre a Spazio Oberdan, le proiezioni e gli incontri si terranno presso il MIC (Museo Interattivo del Cinema) e Area Metropolis 2.0 di Paderno Dugnano.

E speriamo che sia una bella occasione per rilanciare il tanto bistrattato cinema italiano…



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