Due giornate di studio e azione sull'agricoltura contadina e la sovranità alimentare

A Milano alla Fabbrica del Vapore il prossimo 6 e 7 febbraio un convegno per difendere e promuovere buone pratiche per lo sviluppo dell'agricoltura contadina.

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Questo convegno, organizzato dalla Campagna per l'Agricoltura Contadina, dal Comitato per l'Expo dei Popoli e altre associazioni attive come reti e gruppi di economia solidale, è assai importante non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per tutti quei cittadini che si stanno rendendo conto della necessità di cambiare il sistema che regola la produzione agro-alimentare, sistema a cui ci siamo abituati ed assuefatti, ma che sempre più chiaramente sta evidenziando disastrosi effetti sulla nostra salute e sull'ambiente in cui viviamo.

Il modello di sviluppo dell'agro-alimentare che si è affermato nell'ultimo secolo, basato sull'impiego sempre più diffuso dei mezzi che la tecnologia e l'industria chimica hanno messo a disposizione ha radicalmente mutato e stravolto la produzione agro-alimentare. Ma, invece di migliorare le condizioni di lavoro e di vita dei contadini e la buona qualità del cibo, si è progressivamente modificato, sopratutto negli ultimi cinquant'anni, privilegiando i grandi operatori a svantaggio dei piccoli, rincorrendo la quantità e non la qualità, spingendo al ribasso il valore dei prodotti agricoli e alimentari, per massimizzare i profitti dell'industria e della grande distribuzione.

Così abbiamo assistito alla scomparsa dell'agricoltura locale, alla concentrazione della produzione nelle mani di pochi, all'introduzione di norme e regole a scapito dell'agricoltura contadina, con tutte le conseguenze che oggi ci tocca constatare per la nostra salute, il clima e l'ambiente.

Nessuno vuol sostenere che bisogna ritornare al buon tempo antico, arare i campi col sudore della fronte e rinunciare ai mezzi che la scienza e la tecnica ci mettono a disposizione, ma è giunto certamente il tempo in cui il modello di sviluppo deve essere rivisitato e in cui il sapere scientifico e la tecnologia devono essere indirizzate a favorire questa radicale inversione di tendenza, contrariamente a quanto avvenuto sinora.

Gli effetti sul mal-essere della popolazione causato dalla cattiva alimentazione, l'impoverimento dei terreni e la perdita di diversità biologica conseguenti alle monocolture intensive, i cambiamenti climatici, la contaminazione di acqua e aria derivante dall'uso massivo di fertilizzanti e pesticidi, sono ben noti ed evidenti a tutti.

Tanto da aver indotto le autorità pubbliche a sottoscrivere a conclusione di Expo 2015 la Carta di Milano (Milan Urban Food Policy Pact), un protocollo che impegna le maggiori città del mondo a promuovere un modello di sviluppo che pone come obiettivo la sicurezza alimentare e la giustizia sociale. Ottima cosa.

Ma forse non tutti sanno, o forse vogliono ignorare, che l'impiego dei fertilizzanti è una delle principali cause di produzione di gas serra e di inaridimento dei terreni, che le coltivazioni OGM comportano lo spargimento di una enorme quantità di diserbanti e pesticidi, creando alla lunga un accumulo insostenibile di prodotti tossici e nocivi, che la percentuale di popolazione mondiale con disturbi alimentari sta crescendo in modo allarmante.

Nonostante ciò, ed è ovvio, la grande industria fa di tutto per difendere i propri interessi e contrastare, se non l'abbandono, di certo irrealizzabile nel breve-medio periodo, almeno l'inversione di tendenza dell'attuale modello del sistema agro-alimentare, facendo emanare norme e regolamenti per impedire lo sviluppo dell'agricoltura su piccola scala (basti pensare alla questione delle sementi, alla brevettabilità degli organismi vegetali e animali), cercando di imporre trattati e regole per favorire i propri interessi contro l'interesse dei coltivatori e dei consumatori (vedi le negoziazioni in corso sul TTIP - Transatlantic Trade and Investment Partnership – che ha come obiettivo dichiarato la deregolamentazione delle normative, incluse quelle a tutela della sicurezza alimentare e della certificazione degli alimenti).

Quello che maggiormente preoccupa è il fatto che il settore è dominato da un numero relativamente ristretto di multinazionali in grado di esercitare una influenza determinante sulle decisioni della politica ia livello globale e di condizionare l'opinione pubblica. 

Si vanno comunque diffondendo molteplici esperienze di agricoltura “contadina”, sostenute dalle reti e dai gruppi di economia solidale, a cui si dedicano giovani ed a cui si convertono meno giovani coltivatori.

Da qui l'importanza del convegno “Semi al vento” in programma alla Fabbrica del Vapore con l'intento di sensibilizzare i cittadini sul tema e di elaborare proposte e azioni per l'introduzione di norme di legge che servano ad incentivare e promuovere queste nuove esigenze, anche in relazione alle dichiarazioni programmatiche enunciate da più parti per affermare il diritto ad un cibo sano e giusto, la sovranità alimentare, la sostenibilità ambientale del sistema agro-alimentare.

Riportiamo il programma, per chi fosse interessato a partecipare.

Venerdì 5 febbraio, Loggia dei Mercanti dalle 12 alle 18

Giornata di sensibilizzazione in collaborazione con il progetto “Food Smart Cities for Development” del Comune di Milano con proiezioni video e documentari sulla sovranità alimentare, mostra a fumetti, intervalli musicali e vin brulé

Venerdì 5 febbraio dalle 18 alle 20. Urban Center - Galleria Vittorio Emanuele.

Conferenza:Il futuro del cibo nel rapporto città-campagna

Tavola rotonda con i rappresentanti di Comune di Milano, Comune di Barcellona, Comune di Utrecht, Coordinamento Europeo Via Campesina, World Rural Forum, Comitato EDP, Campagna per l’Agricoltura Contadina.

Sabato 6 febbraio. Dalle 9:30 alle 12:30. Fabbrica del Vapore.
Sessione Analitica con il duplice obiettivo di presentare da un punto di vista “contadino” il contesto sociale, economico, ambientale e di comparare le proposte legislative originate dalle “Linee Guida per una Legge Quadro sulle Agricolture Contadine”

Ore 9:30-10:30 

- Saluti e avvio dei lavori a cura del Comitato per l’Expo dei Popoli (Giosuè De Salvo)

- PAC 2014-2020 e PSR – Piani di Sviluppo Rurale (Orazio Rossi)

- Diritto alle Sementi e alle altre Risorse Genetiche (Claudio Pozzi)

- Linee Guida per una Legge Quadro sulle Agricolture Contadine (Roberto Schellino

Ore 10.30-10:45 Pausa Caffè

Ore 10:45-11.45 Presentazione delle proposte di legge depositate in Parlamento:

-Legge quadro sull’agricoltura contadina, primo firmatario on. Adriano Zaccagnini

-Interventi per il sostegno e la promozione delle agricolture contadine, primo firmatario on. Paolo Parentela

-Norme per la tutela della terra, il recupero e la valorizzazione dei terreni agricoli abbandonati e il sostegno delle attività agricole contadine, primo firmatario on. Susanna Cenni

-Disposizioni per l’individuazione, il recupero e l’utilizzazione dei terreni agricoli abbandonati e interventi in favore dell’agricoltura e delle aree montane, primo firmatario on. Manfred Schullian

Ore 11.45-12.30 Dibattito

Sabato 6 febbraio, dalle 14:30 alle 18:30, Fabbrica del Vapore.
Sessione Convergenze Strategiche per far emergere i punti di contatto delle battaglie dei “mondi” affini e porre (o rafforzare) le basi di azioni congiunte organizzata con 5 gruppi di lavoro
GRUPPO 1: Agricolture Contadine e Economia Solidale/Commercio Equo
GRUPPO 2: Agricolture Contadine e Agricoltura Biologica e Biodinamica/Agricoltura Sociale
GRUPPO 3: Agricolture Contadine e Consumo di Suolo/Accesso alla Terra/Accesso all’Acqua
GRUPPO 4: Agricolture Contadine e Cooperazione allo Sviluppo e Solidarietà Internazionale
GRUPPO 5: Agricolture Contadine e Commercio Internazionale

 

Dalle 14:30 alle 17 si svolgeranno le discussioni in parallelo dei cinque gruppi.
Dalle 17 alle 18:30 ci sarà la restituzione in assemblea plenaria


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