Intervista ad Antonio Iannetta

Intervista ad Antonio Iannetta, outsider di lusso in queste Primarie. ()
Iannetta
Antonio Iannetta è nato nel 1974. Padre di due bambini, è il più giovane contendente in corsa fra i quattro in lizza nello schieramento interno al centrosinistra. Laureato alla Facoltà di matematica, fisica e scienze naturali, in conservazione della natura e delle sue risorse, afferma di avere un interesse particolare per l’ambiente e la sua difesa.

Iannetta è un manager del sociale con esperienza nell'Unione Italiana Sport Per tutti (Uisp), un’associazione che promuove il diritto allo sport per tutti che tra Milano e provincia conta 550 società sportive e 70mila tesserati. Dal 2013 è il direttore generale ma nella Uisp è stato responsabile delle relazioni internazionali, responsabile di marketing e comunicazione e dei rapporti con gli istituti di credito, fino a presidente di Uisp Milano (2002-14) e membro della direzione nazionale. Per anni ha coordinato progetti dicooperazione internazionale relativi allo sport in Paesi come la Somalia, la Palestina e il Brasile, accumulando inoltre esperienza nelle relazioni con le istituzioni sia amministrative che politiche della città di Milano.

Come pensa di affrontare il problema dello smog a Milano?

Siamo consapevoli che la salute, specialmente per i più piccoli, è a rischio all’interno dell’area metropolitana di Milano. Questo rischio è principalmente dovuto alla scarsa qualità dell’aria. Siamo consci che questa è una problematica che andrebbe gestita a livello nazionale, ma all’interno della Città Metropolitana abbiamo un piano preciso per migliorare sensibilmente la qualità dell’aria. Tre milioni e mezzo di alberi piantumati in tutta l’area metropolitana entro il 2021, un albero per ogni cittadino. Inoltre creeremo un anello verde intorno alla città collegando i grandi parchi metropolitani, dal Parco Nord al Parco Sud: un grande polmone verde a disposizione di tutti i cittadini, un vero punto di ritrovo per le famiglie. Inoltre redistribuiremo le aree pedonali in modo equo in tutta l’area metropolitana, potenzieremo le piste ciclabili e il bike sharing. La bicicletta dovrà diventare la regina della mobilità in città. 

Come potranno essere reperiti i fondi necessari per realizzare gli interventi in grado di risolvere il problema dell'aria pulita?

Queste iniziative possono essere realizzate grazie ai fondi di soggetti privati pronti a investire in progetti sociali. Abbiamo già mappato le aree dove intervenire e sappiamo quali sono i soggetti con i quali conversare per trovare i fondi. 

La macchina comunale soffre di un eccesso di burocrazia. E' vero? Se è vero quale antidoto occorre?

All’interno del Comune di Milano ci sono risorse con alte competenze, penso che una razionalizzazione di questo grande patrimonio umano debba essere sicuramente prevista. Penso inoltre che laddove ci sono delle risorse non produttive o poco utili alla città sia corretto tagliarle per dare maggior energia ai settori più produttivi. 

Dopo la recente esperienza di bilancio partecipativo pensa che iniziative di questo tipo siano una risposta adatta a soddisfare le richieste di partecipazione dei cittadini?


Il bilancio partecipativo è un’ottima idea, ma non nuova, già cinque anni fa ho partecipato allo sviluppo di questa idea. Ritengo che il bilancio partecipativo sia un ottimo strumento per i cittadini per sentirsi parte attiva della vita politica e economica della propria città. Soprattutto è un ottimo modo per far sì che i cittadini vengano messi in grado di interagire e di dialogare con le scelte del Comune per modificarle a loro beneficio.

La Città Metropolitana apre una nuova sfida per l'area milanese, sia in relazione alla dimensione allargata ai comuni che ne fanno parte, sia in relazione al necessario decentramento amministrativo di Milano. Quali idee ha in proposito?

La nostra proposta è quella di creare una agenzia unica dei trasporti pubblici che serva l’intera area metropolitana, in questo modo si favoriranno gli spostamenti in ingresso e in uscita dalla città di Milano. Questa agenzia dovrà garantire un servizio efficiente e puntuale a tutti i cittadini. Inoltre siamo convinti che il biglietto potrebbe tornare al prezzo di 1 euro. Con queste iniziative si stimoleranno i cittadini all’utilizzo dei mezzi pubblici e si diminuirà sensibilmente l’utilizzo dei mezzi privati. Questa operazione potrà essere effettuata con la riorganizzazione delle agenzie di trasporti già esistenti e non necessiterà di fondi aggiuntivi.

Giuseppe Sala ha dichiarato che per soddisfare le esigenze di bilancio pensa di ricorrere alla privatizzazione di SEA e/o A2A. È d'accordo?

In linea di massima non sono contrario, ma va valutato caso per caso l’utilità sociale delle partecipate e il loro effettivo peso finanziario.


Pierfrancesco Majorino ha proposto nel suo programma l'istituzione del reddito minimo garantito.
È d'accordo?

Non penso che il reddito di cittadinanza sia la vera questione. Penso che il reale problema sia l’occupazione. Il reddito di cittadinanza è solamente un cerotto alla grande ferita che è la disoccupazione in questo momento in Italia, specialmente quella giovanile. La soluzione sarà intervenire con politiche in grado di aiutare giovani, start up, ma anche esercenti e PMI già esistenti.

In zona 3 il problema della destinazione dell'area Expo ha aperto due questioni rilevanti: le prospettive di sviluppo futuro del polo universitario di Città Studi e del polo ospedaliero (per così dire) che comprende l'INT e il Besta. Cosa ne pensa?

Lo spazio di Expo è un’importante risorsa per tutta l’area metropolitana di Milano. Sono numerosi i progetti che possono trovare vita in quei luoghi e sono già state fatte alcune proposte. Per noi la cosa fondamentale è non perdere tempo. Riunire le idee e renderle concrete il più velocemente possibile. L’ultima cosa di cui l’area di Expo necessita è rimanere in stato di abbandono, questa sarebbe la fine più triste che si potrebbe prospettare. Muoviamoci a creare un tavolo dove si diano fin da subito progetti concreti e utili. Per quanto riguarda le questioni specifiche della zona tre, una volta in carica, sentiremo tutte le parti coinvolte per poter dare una risposta specifica su tutte le problematiche esistenti.
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