Primarie Centrosinistra: cosa sta succedendo?
Z3xmi intende seguirne gli sviluppi ad iniziare da questo articolo.
(Paolo Morandi)13/12/2015
Da un lato Giuseppe Sala, un candidato (non ancora ufficiale) proposto centralmente da Roma che, dalle sue dichiarazioni, si pone in parziale discontinuità con l'attuale amministrazione Pisapia e dall'altra chi vede nella candiatura dell'ex commissario unico di Expo un elemento divisivo della sinistra e che desidera un candidato in continuità con Pisapia.
Le due posizioni fino a due settimane fa erano impersonate da Sala e da Pierfrancesco Majorino, sceso in campo già dalla scorsa estate e che ha cominciato in questi giorni la raccolta delle firme per la partecipazione alle primarie.
Che queste primarie sarebbero state un problema per la sinistra, si capisce da subito. Renzi, con la sua proposta forte di Sala, sperava di sbaragliare qualsiasi dubbio e di evitare le forche caudine delle Primarie. Quando poi Majorino insistette affinché le primarie si svolgessero, il PD ha preteso che Pisapia diventasse garante imparziale per lo svolgimento delle primarie.
Il Sindaco però ha portato a Renzi la propria visione e cioé che Sala fosse visto nella realtà della sinistra milanese come un candidato divisivo ed ha proposto un nome, quello della vice Sindaca Francesca Balzani. I maligni dicono che al nome Renzi abbia risposto "Balzani, chi?", per sottolineare il fatto che la candidata non fosse sufficientemente nota. La realtà è che ai tempi delle primarie liguri, la Balzani si schierò apertamente per Cofferati contro la renziana Paita e questo non è mai piaciuto a Renzi. La notorietà è di fatto un falso problema, in quanto anche nella contesa Boeri-Pisapia, il secondo partiva sicuramente in un deficit di popolarità, immediatamente ribaltato dall'azione di migliaia di volontari.
Dopo il colloquio con Renzi, Pisapia però è andato ben oltre e si è palesemente schierato sul nome della Balzani, cosa che gli è costato da una parte il plauso di chi aspettava con ansia una presa di posizione del sindaco uscente, ma anche critiche ed attacchi da parte del PD che voleva che il sindaco o si prestasse ad un nuovo mandato o rimanesse fuori dalla mischia.
Poi c'è stato il balletto sulla data delle primarie, in cui il PD desiderava imporre una data unica per tutte le primarie a marzo, per molti troppo avanti, ed il PD considerava la data proposta (il 7 febbraio) troppo vicino al carnevale. Alla fine l'ha spuntata il 7 febbraio, ma fino all'ultimo il PD ha cercato di minare tale data, anche disertando la riunione di coalizione per la decisione sul periodo di raccolta delle firme di presentazione alle primarie.
Di fatto, attualmente, l'unicio candidato certo è Pierfrancesco Majorino, che ha già iniziato la raccolta delle firme per la presentazione alle primarie e da mesi si muove nei quartieri spendendosi e formando comitati elettorali.
Pesante come un macigno arriva oggi la presa di posizione dei rappresentanti più di spicco dei Comitati per Milano.
"La 2 Giorni dei Comitati X Milano ha ribadito che il candidato Sindaco alle prossime elezioni debba essere in assoluta continuità con l'esperienza dell'Amministrazione di Giuliano Pisapia.Da sempre Paolo Limonta è amico e vicino politicamente a Giuliano Pisapia, per cui la presa di posizione espressa quale primo firmatario di questo appello è veramente importante e desterà molte critiche, proprio per la richiesta espressa di ritiro di Majorino a favore della Balzani (ufficialmente ancora non candidata).
Questo soprattutto a fronte dell'eventuale candidatura di Giuseppe Sala che ha invece affermato la necessità di avviare un percorso di discontinuità con quanto avvenuto in questi cinque anni.
Noi riconosciamo a Pierfrancesco Majorino il grande lavoro svolto come Assessore alle Politiche Sociali in questi cinque anni.
E gli riconosciamo sicuramente la caparbia volontà di mettersi in gioco da subito, candidandosi alle primarie e ribadendo la necessità che questo strumento restasse al centro del percorso politico del centrosinistra milanese.
Il quadro politico si è però evoluto e la disponibilità della Vice Sindaca Francesca Balzani a proporre la sua candidatura deve, a nostro avviso, essere valutata molto positivamente.
Dai numerosi riscontri che abbiamo avuto nei quartieri e nelle zone dove operiamo quotidianamente ci arriva la conferma di un grande gradimento della Vice Sindaca.
Ovviamente per noi non è assolutamente ipotizzabile che alle primarie partecipino due Assessori dell'attuale Giunta.
Noi auspichiamo quindi che si realizzi un accordo politico tra Pierfrancesco Majorino e Francesca Balzani che definisca quest'ultima come candidata alle primarie del centrosinistra milanese.
Un accordo politico non tra due persone, ma tra due percorsi che hanno coinvolto e coinvolgono migliaia di cittadine e cittadini milanesi.
Un accordo politico tra chi si è reso interprete di buone pratiche che hanno rappresentato ampiamente la filosofia e la cultura del cambiamento.
E che hanno avviato la sedimentazione di un nuovo senso civico di appartenenza alla nostra comunità.
Perché noi alla nostra città non rinunciamo..."
E ReteDEM, dopo le prime critiche raccolte dalla presa di posizione degli esponenti dei Comitati firmatari dell'appello di cui sopra, sono usciti con un loro comunicato stampa:
RETEDEM CHIEDE UN INCONTRO A BALZANI E MAJORINO PER ARRIVARE A UNA SINTESI E A UN’ALLEANZAUna cosa è certa: se la sinistra arancione vuole avere una chance per controbattere ai 50.000 voti che CL ha promesso a Sala, deve presentarsi unita e coesa su un solo nome, qualsiasi esso sia.
Come ReteDem abbiamo sostenuto con convinzione la candidatura di Pierfrancesco Majorino.
Crediamo che la sua forza, il suo coraggio, le sue idee rappresentino una base importante per capitalizzare quanto di positivo sia stato fatto dalla Giunta “arancione” che ha rappresentato uno straordinario momento di svolta – per Milano e per il Paese – dopo anni di cupo, incattivito, grigiore e inadeguata gestione incarnate dalle amministrazioni berlusconiane e leghiste.
Majorino e la sua gestione dell’assessorato alle Politiche sociali sono una delle punte avanzate della “rivoluzione gentile” che ha caratterizzato il nuovo Governo della città.
Il percorso che ha portato Majorino alla sua candidatura alle primarie è stato bello, trasparente e appassionatamente partecipato. Le stesse primarie, che si svolgeranno e che oggi diamo per “naturali”, in realtà sono in larga parte merito della tenacia di Pierfrancesco che ha tenuto la “barra dritta” quando tanti altri sembravano vacillare.
Nelle ultime settimane il quadro di riferimento ha avuto però delle significate variazioni: la proposta del sindaco di candidare Francesca Balzani impone una forte riflessione. Balzani rappresenta la stessa cultura politica e civile di tutti noi.
La gran parte del “popolo progressista” non capirebbe perché le candidature di Majorino e Balzani debbano essere considerate alternative.
Il rischio di una doppia candidatura – rischio non solo algebrico ma soprattutto politico – è che si finisca con il determinare un risultato altro e non voluto.
A fronte di questo rischio c’è un’unica soluzione: con Pierfrancesco Majorino e Francesca Balzani tutti noi dobbiamo trovare una sintesi e costruire un’alleanza.
Una sintesi forte, senza preclusioni, senza pregiudizi, senza personalismi.
Per questo ReteDem chiede un primo incontro a Majorino e Balzani , per poi coinvolgere tutti coloro che sostengono il progetto dell’uno e dell’altra, per arrivare a una sintesi e a un’alleanza.
Nella totale trasparenza e per una visione buona della politica. Per Milano, per il bene comune
Bertolé, Giungi, Bocci, Monguzzi