Incontro con Alessandro Papale

Abbiamo incontrato Alessandro Papale, presidente della Commissione Cultura e Socialità del Consiglio di Zona 3 per farci raccontare le prossime iniziative culturali nella nostra zona.

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Copia di papale

Cosa accadrà nella nostra zona da qui alla fine dell’anno?

Abbiamo in calendario numerose manifestazioni. La più immediata è legata alla “prima” della Scala quando il 7 dicembre prossimo verrà rappresentata l’opera “Giovanna d’Arco” di Giuseppe Verdi. In accordo con il Comune di Milano, che mette a disposizione le attrezzature necessarie, i cittadini della nostra zona potranno assistere in diretta all’opera presso l’Auditorium Stefano Cerri di via Valvassori Peroni 56 (250 posti disponibili). Una bella occasione per partecipare al grande evento.

Inoltre, sino a fine dicembre, grazie a una convenzione stipulata con il Teatro Martinitt di via Pitteri, 1000 cittadini della zona potranno assistere a un prezzo simbolico di 1 euro a uno spettacolo cinematografico a loro scelta che avrebbe normalmente il costo di 6 euro. I cittadini interessati devono iscriversi a una apposita mailing-list presso il sito web del Consiglio di Zona 3.

Da una parte si vuole valorizzare un’attività culturale che si svolge in periferia e dall’altra dare la possibilità a 1000 cittadini di andare al cinema a un prezzo decisamente contenuto.

Mi rimane da segnalare che a gennaio riaprirà il bar nel complesso culturale di via Valvassori Peroni. I soggetti che hanno vinto il bando dovranno anche proporre e gestire attività culturali che si svolgeranno all’Auditorium. E’ un’importante novità anche perché il bando, per la prima volta, ha voluto valorizzare più che l’aspetto commerciale proprio quello culturale.

Un primo bilancio della Commissione cultura dopo quattro anni di attività?

Rispetto al passato, il cambiamento più importante che ha voluto la maggioranza che governa il Consiglio di Zona 3 è stato quello di passare da una gestione con diffusione a pioggia delle risorse a una impostazione più programmatica, istituendo progetti specifici come le stagioni della cultura e quelle della scienza e favorendo la progettualità. Abbiamo cercato di indirizzare il territorio verso progetti culturali mirati come, ad esempio, è avvenuto con le iniziative dedicate a Expo. Si può dire che l’80% delle risorse disponibili sono state utilizzate per iniziative proprie del Consiglio di Zona.

Abbiamo anche deciso di valorizzare le ricorrenze come la Festa della donna, il 25 aprile, la Giornata della Memoria e la Giornata contra la violenza sulle donne.

Abbiamo teso in generale a cercare una proposta culturale fruibile, privilegiando la programmazione e cercando di raggiungere un pubblico sempre più vasto. Ci siamo anche dedicati all’opera lirica e ora stiamo lavorando a un progetto ancora più ambizioso presso l’Auditorium Stefano Cerri con il coinvolgimento di musicisti e cantanti.

Proprio l’Auditorium è stato il centro delle nostre attività culturali, si pensi ai concerti musicali del progetto Area M che hanno coinvolto musicisti molto importanti alla presenza di un pubblico sempre numeroso.

Penso che si sia fatto molto malgrado il budget a nostra disposizioni non superi annualmente i 50 mila euro.

Grazie e buon lavoro.


(a cura di Paolo Burgio e Massimo Cecconi)


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