Il cinema Palestrina: incontro con Domenico Di Noia

Da novembre 2014 ha ripreso la programmazione il cinema Palestrina con una nuova gestione, che tanto nuova non è per i cinema milanesi. Abbiamo incontrato Domenico Di Noia che, con Antonio Sancassani e Raul Della Cecca, è ora alla guida di questa storica sala della zona 3 e della città. ()
palestrina
Un po’ di storia: cosa rappresenta il cinema Palestrina nell’offerta cinematografica della città?
Il Palestrina è una sala storica milanese, uno schermo appartenente alla Parrocchia del Redentore di via Palestrina che da sempre si contraddistingue per una programmazione di cinema di qualità. In questi anni ha vissuto alterne vicende con diverse gestioni. È rimasto chiuso per alcuni mesi, sino a quando alla fine del 2014 la Parrocchia ha affidato la conduzione a Progetto Lumière. Abbiamo concordato, coinvolgendo anche l’organismo che si occupa delle sale della Curia, il rilancio della sala, dopo mesi che avevano fatto temere anche la chiusura definitiva. I cittadini della zona erano infatti molto preoccupati anche perché il cinema, che ha una sala da 225 posti, ha sempre organizzato un importante cineforum.

Chi sono i protagonisti di questo rinnovamento?
Progetto Lumière è costituito da Antonio Sancassani, molto noto in città e non solo per la gestione del cinema Mexico, da Raul Della Cecca, un operatore milanese che era già stato gestore del Palestrina, e dal sottoscritto che da una vita mi occupo di cinema (Domenico Di Noia è, tra l’altro, presidente della FICE-Federazione Italiana Cinema d’Essai, ndr).

Per quale motivo tre operatori storici del cinema milanese hanno deciso di imbarcarsi in questa avventura?
Soprattutto per la passione per questo lavoro e, in particolare, per la passione per un cinema di qualità che si contraddistingue sul piano culturale e sociale. È nota la determinazione di Antonio Sancassani attraverso la gestione del cinema Mexico e io stesso ho sempre seguito alcune sale tra cui il cinema multischermo Troisi di San Donato Milanese, mentre Raul Della Cecca è da sempre attivo nel mondo del cinema milanese.

Quali sono i presupposti gestionali della nuova organizzazione?
Dal novembre del 2014 abbiamo ripreso la programmazione del cinema con grande soddisfazione degli abitanti della zona e dei nostri utenti, con l’obiettivo di renderlo una sala vivace che si caratterizzi per una programmazione di qualità e per essere punto di riferimento per un certo cinema indipendente che a Milano stenta spesso a trovare una sua collocazione. Abbiamo ampliato la programmazione e intensificato le attività del cineforum e quelle rivolte ai ragazzi (Il Palestrina dei piccoli).

Da dove proviene il vostro pubblico?
Sicuramente il nucleo portante è costituito dagli abitanti della zona, ma il Palestrina si rivolge a tutta la città, noi abbiamo infatti l’ambizione di rivolgerci a tutto il pubblico interessato alla programmazione di cinema d’essai. Un punto forte è il cineforum del giovedì, 32 appuntamenti all’anno da ottobre a maggio.
Attualmente abbiamo 225 iscritti per la proiezione serale e 130 per le due proiezioni pomeridiane, per un totale di oltre 350 abbonati. Sino a disponibilità di posti, alle proiezioni possono assistere anche i non iscritti.
Per la proiezione serale, collaborano con noi due critici cinematografici, Giancarlo Zappoli e Antonio Autieri, che curano il dialogo con il pubblico, la presentazione e il commento delle pellicole.
Le nostre proiezioni sono sempre molto frequentate a conferma che, soprattutto nelle grandi città, è possibile allungare la vita dei film. È infatti noto che i film vengono “spremuti” in pochissimi giorni e parte del pubblico neppure si accorge dei film in uscita. Noi offriamo la possibilità di veder e rivedere film importanti e significativi.

Quali sono le novità della programmazione futura?
Sul piano organizzativo abbiamo creato un’offerta particolare coinvolgendo, oltre il Palestrina, il cinema Centrale e il cinema Mexico di Milano, nonché il cinema Troisi di San Donato Milanese, tutte sale che hanno una tradizione di cinema d’essai. L’operazione prevede l’acquisto di una Carta cinema (costo € 10) che permette di recarsi in queste sale e pagare un biglietto di ingresso ridotto di € 4,50 a spettacolo. E’ un prezzo veramente competitivo che permette anche di fidelizzare il nostro pubblico.
Inoltre, già a partire dallo scroso anno, abbiamo lanciato “I lunedì del Palestrina” dedicati a eventi legati all’arte, all’opera lirica e ai concerti musicali. Abbiamo anche l’obiettivo di invitare giovani autori per metterli in contatto con il pubblico, perché è importante per gli spettatori poter dialogare con i registi e con i protagonisti del mondo del cinema.

A tuo parere, qual è il futuro del cinema?
In questi ultimi anni, in Italia abbiamo assistito a un proliferare di produzioni cinematografiche. Nel 2014 sono stati prodotti oltre 200 film, in gran parte finanziati con il contributo del Ministero, delle varie Film Commission e da aziende private che comunque si avvalgono di facilitazioni di carattere pubblico (tax credit). Esiste sicuramente un surplus di produzione rispetto alla capacità delle sale di accogliere questi film. Ci sono poi moltissime opere che girano su diverse piattaforme, i canali tematici televisivi, video “on demand”… Ci sono quindi molte occasioni di vedere cinema fuori dalle sale cinematografiche.
Però ancora oggi il successo, o l’insuccesso, di un film viene decretato principalmente dal passaggio in sala.
Ad oggi non esistono film di successo che non siano passati nelle sale.
C’è una forte ripresa delle serie televisive e delle fiction con grossi investimenti, il mercato si sta certamente muovendo, però penso che le sale continueranno ad avere la loro importanza perché il pubblico ha comunque bisogno di luoghi e di momenti di socializzazione. Il Palestrina ad esempio svolge una funzione di socializzazione nei confronti di molte persone anziane che vengono al cinema anche per condividere insieme un’esperienza. Anche i giovani, con le loro modalità, continueranno ad avere bisogno di vedere i film insieme.

Grazie a Domenico Di Noia per la sua passione per il cinema e per il suo… ottimismo.

A cura di Massimo Cecconi

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Re: Il cinema Palestrina: incontro con Domenico Di Noia
29/10/2015 Alex
Complimenti al Palestrina, mi capita di recarmici 3/4 volte all'annno per vedere o rivedere qualche film.
Sono sempre contento e soddisfatto sia dall'ambiente che dalla programmazione.
Complimenti all'organizzazione ed a chi la segue.
Dal mio punto di vista spero proprio che l'esperienza duri a lungo.

Da abitante di Zona 3 vi ringrazio


 
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